Chi pensa che l’azione di pesca di giorno sia simile a quella in notturna compie una gravissima leggerezza!
Già il fatto di pescare sotto il sole piuttosto che al buio ci costringe ad avere una maggior cura per alcuni dettagli che riguardano la realizzazione della nostra paratura, rendendola, ad esempio, più invisibile possibile.
Inoltre, se analizziamo i tipi di prede che caratterizzano la pesca in diurna e la confrontiamo con le tipiche prede notturne, ci rendiamo conto che la i dettagli vanno curati ancora di più!
Ma su quali particolari bisogna prestare maggiore attenzione per avere una ottimale “azione di pesca di giorno”? Vediamo alcuni tra i più importanti, che analizzerò uno a uno:
LE MONTATURE
Per la realizzazione della montatura utilizzeremo rigorosamente il filo fluorocarbon, il cui effetto della invisibilità è apprezzabile (per ovvi motivi) solo nella pesca in diurna. Il fatto che il suo utilizzo sia apprezzato anche nella “azione di pesca di notte” o nella “azione di pesca col mare mosso” è per sfruttare l’altra sua grande peculiarità: la rigidità.
Il diametro del fluorocarbon sarà dimensionato in base al piombo che intenderemo utilizzare, per cui suggerisco questo gruppo di valori augurandomi che possa consentire la composizione di un set completo e funzionale di travi:
- dallo 0.22 sino allo 0.25 per piombi sino a 70 grammi e per una azione di pesca ravvicinata
- dallo 0.30 sino allo 0.35 per piombi sino a 120 grammi e per una azione di pesca intermedia
- dallo 0.50 sino allo 0.70 in caso di piombi più pesanti oppure nel caso si utilizzi il lancio stile ground cast, a seconda della propria abilità
“Per esperienza personale posso aggiungere che ho avuto modo di constatare l’enorme differenza che c’è tra esercitare l’azione di pesca in diurna con un assetto in fluorocarbon e un assetto in semplice nylon: esperienza vissuta in competizioni agonistiche che hanno reso l’idea a suon… di pesci!”
Ed è proprio per questo motivo che ho esteso l’utilizzo del fluorocarbon anche alla realizzazione del trave oltre che del bracciolo. Al contrario, reputo di improbabile utilità il suo utilizzo come shock leader o, ancora peggio, come filo per la bobina del nostro mulinello…
IL BRACCIOLO
Il discorso appena fatto per la montatura vale anche per il bracciolo: “l’azione di pesca di giorno” richiede massima invisibilità e tanto più ci avviciniamo all’esca, quanta più cura per questi dettagli dovremo avere.
Il diametro sarà in funzione della taglia delle prede che intendiamo insidiare: un conto è pescare lecce stella in una competizione (taglia che può andare dai 7 centimetri in su), e un conto è insidiare lecce stella dai 300 grammi in su.
Nel primo caso utilizzeremo braccioli in fluorocarbon intorno allo 0,12 mentre nel caso di prede più grandi e soprattutto più potenti aumenteremo il diametro anche sino ad uno 0,20.
La potenza di questa preda nello specifico è davvero impressionante quando gli esemplari cominciano a superare i 200/300 grammi.
A riguardo sarà mia premura pubblicare quanto prima un articolo su “come dimensionare il diametro del bracciolo” per approfondire questo aspetto che reputo di importanza talmente elevata che merita specifica attenzione. Infatti, è una variabile che può variare in funzione dell’esca, della preda, e delle condizioni meteo marine.
LO SNODO
Con l’esperienza ho avuto modo di appurare che le prede diurne nella maggior parte dei casi si insidiano con una “azione di pesca a galla”. In questo articolo il discorso lo affronteremo superficialmente solo perché sarà trattato più approfonditamente il altro articolo dedicato.
Per creare il nostro punto di collegamento tra il trave e il bracciolo possiamo contare su:
LA SFERA
sicuramente la soluzione più leggera tra quelle disponibili nel mercato, la cui dimensione sarà stabilita in base al diametro del fluorocarbon con il quale abbiamo deciso di costruire il nostro trave. Se poi volete, date uno sguardo a “come bloccare un bracciolo su una sfera”
la sfera presenta due fori che la attraversano: uno più largo è dedicato al passaggio della lenza madre della nostra montatura, l’altro, perpendicolare, sarà attraversato dal bracciolo
“A riguardo suggerisco la scelta di sfere che abbiano i due fori NON INTERSECANTI: infatti, quando i due fori si intersecano accade spesso che il foro destinato ad ospitare il nostro bracciolo venga parzialmente ostruito dal trave, riducendo il diametro massimo utilizzabile”
LA GIRELLA
Questa invece è la soluzione più comune ed utilizzata. Obbiettivamente la girella, per quanto possiamo contare anche su misure piccolissime (es. la 24) non raggiungerà mai la leggerezza di un corpo che pesa molto meno come la sfera.
Anche la dimensione della girella sarà proporzionata al diametro del fluorocarbon che avremo scelto per costruire il nostro trave. Sul mercato per i nostri travi super leggeri possiamo ormai contare su micro girelle che raggiungono la misura dal 24, che soddisfano ampiamente le nostre esigenze di riduzione del peso del sistema pesca.
Attenzione a non commettere l’errore contrario! Evitiamo di usare girelle troppo piccole rispetto alla lenza madre perché se no rischieremmo di comprometterne lo scarico intorno alla montatura.
LE PREDE TIPICHE
Durante un’azione di pesca di giorno si può incorrere in prede come le lecce stella, le tracine, i cefali, le aguglie oppure la grande orata o i grandi predatori nel caso utilizzassimo esche vive o di grandi dimensioni.
Ora non starò a disquisire su tutti i tipi di preda insidiabili, ma qualche consiglio nelle casistiche più frequenti voglio darlo perché si sa… il pescatore ha sempre tanta sete di conoscenza, e un input in più non ha mai fatto male a nessuno. Vediamo qualche aspetto specifico:
TRACINE, LECCE STELLA
l’accorgimento più importante per queste prede è comune, ossia l’utilizzo di soluzioni che consentano all’esca di staccarsi dal fondo: il pop-up su tutti, ma le soluzioni che oggi il mercato offre sono davvero tante;
la lunghezza del bracciolo sarà proporzionata al fondale: è inutile utilizzare braccioli super lunghi quando il fondale è altro 70 centimetri…
può pagare un frequente spostamento dell’esca facendo ogni tanto qualche giro di mulinello.
CEFALI
per questa diffidente preda non sempre la soluzione flottante risulta una scelta vincente: infatti suggerisco di utilizzare sempre dei travi che ospitino almeno due ami, in modo che possiamo utilizzare la doppia soluzione “un amo a galla e un amo a fondo”; in questo modo potremo vedere quale sia la strategia che rende i migliori risultati;
in questo caso suggerisco anche l’uso della lenza che fuoriesce dalla canna leggermente in bando, tenendo possibilmente anche la canna bassa sul nostro picchetto.
AGUGLIE
per questa preda qualora il trave a due o tre ami non dovesse dare alcun risultato, suggerisco l’utilizzo di un trave corto con un solo bracciolo lungo anche due metri o più, e fare la c.d. trainetta sino a che il piombo non arriva nel gradino; ripetendo l’operazione come se stessimo pescando a spinning
in questo particolare caso il bracciolo potrà anche essere sovradimensionato come lunghezza rispetto al fondale.
Se vuoi approfondire l’argomento, puoi leggerti anche l’articolo dedicato all’azione di pesca a galla.
LE MONTATURE CONSIGLIATE
È inutile consigliare degli accorgimenti da adottare per l’azione di pesca di giorno, e poi non suggerire qualche trave da realizzare! Ecco alcune specifiche costruttive con l’indicazione delle misure, per il resto le immagini valgono più di mille parole:
Pesca leggera piombo max 80 grammi
L1 oppure 3×120
Lunghezza 250 cm, diametro fluorocarbon 0,25
Questo trave è in grado di ospitare tre braccioli da 120 cm


Pesca leggera piombo max 80 grammi
L2 oppure 3×75
Lunghezza 170 cm, diametro fluorocarbon 0,25
Questo trave è in grado di ospitare tre braccioli da 75 cm
Pesca intermedia piombo max 120 grammi
M1 oppure 3×120
Lunghezza 250 cm, diametro fluorocarbon 0,35
Questo trave è in grado di ospitare tre braccioli da 120 cm


Pesca intermedia piombo max 120 grammi
M2 oppure 3×75
Lunghezza 170 cm, diametro fluorocarbon 0,35
Questo trave è in grado di ospitare tre braccioli da 75 cm
Pesca sulla distanza piombo dai 150 grammi in su
H1 oppure 3×45
Lunghezza 160 cm, diametro fluorocarbon 0,60
(0,70 per chi fosse dotato di ottime capacità tecniche di lancio)
Questo trave è in grado di ospitare tre braccioli da 45 cm

Un articolo come questo, dal titolo così generico, non poteva che fungere da trampolino di lancio per una lunga serie di articoli più specifici che tratteranno gli approfondimenti in modo più esaustivo.
Un modo spero piacevole per entrare nelle varie sfaccettature che la pesca dalla spiaggia è in grado di dare al pescatore.
Se ti è piaciuto questo articolo ti chiedo solo il favore di condividerlo affinché chiunque abbia sete di conoscenza possa dare uno sguardo anche al mio modo di vedere la pesca.
SEGUIMI SU
Buonasera Roberto,
ti scrivo da Napoli e siccome sono diventato un tuo grande ammiratore ( non è una sviolinata….sono sincero perché per me sei un grande), ma sono un neofita del surf casting e quindi mi diletto a pescare prevalentemente di giorno.
Infatti sto frequentando un molo che io ritengo per me molto utile perché mi da la possibilità di avere di fronte a me mare aperto e profondo, però vorrei farti 2 domande:
Ho una canna 4,20 m da 150 gr. posso usare un piombo da 100 gr. per lanciare più lontano?
Siccome non sono molto pratico con i nodi, posso usare gli stopper per fermare le girelle negli snodi del trave a 3 braccioli?
Grazie in anticipo per le tue risposte .
Un saluto di cuore al grande Roby Accardi
Ciao Giuseppe, innanzitutto grazie 🙂 spero che tra i miei oltre 100 articoli troverai più risposte possibile 🙂
Per quanto riguarda la canna da 150 gr di potenza con 100 gr direi che va bene, ma ricordati sempre di considerare il peso delle esche che lanci e la qualità della canna. Inoltre per lanciare più lontano è sempre meglio avere un filo più sottile in bobina e lo shock leader. A tal proposito ti consiglio di leggere questo articolo.
Per quanto riguarda invece il bloccaggio della girella, il fatto che tu usi comodamente degli stopper, almeno inizialmente, non ci sono problemi 😉
Ciao ho visto la prima foto del primo trave ma siccome io non lo 0,25 fluoro Carbon ma ho un 0,16 fluoro carbon la lunghezza dei braccioli cambia? Il trave cambia ?
Ciao Luca, un bracciolo dello 0,16 è sicuramente più soggetto al groviglio rispetto ad uno fatto con lo 0,25. Prova a leggere qua 😉
ciao roberto. inizio col ringraziarti per i consigli preziosi che dai. ho seri problemi di vista e questa la dice tutta, ma ho la malattia della pesca. ho un castforce xt beach montato su una 4,30 m da 130 gr telescopica. non riesco a vedere dove cade il piombo, ma riesco a misurare le distanze, quindi ho optato di usare il multicolor per le tre bobine. per la pesca diurna puo andare ? hai altre soluzioni ? grazie mille !!!
Ciao David, il multicolor è un ottimo riferimento, se non l’unico. Soprattutto quando non si riesce a vedere il piombo in volo. Soluzioni alternative migliori non ne conosco
CIAO ROBERTO
COMPLIMENTI SIA PER IL SITO CHE PER I VIDEO TI SEGUO TANTISSIMO.
VORREI CHIEDERTI UNA COSA,HO LETTO POCO FA CHE PER I TRAVI LA COLLA NON E’ MOLTO INDICATA…CHE TIPO DI FILO MI CONSIGLI?
GRAZIE MILLE
per fare il nodino che blocca lo snodo puoi usare infilo per legature, oppure il nylon più scadente che hai 🙂
Ciao Robero , ti seguo da tanto e ti stimo .
Volevo dei consigli sulla pesca indirizzata al cefalo in spiagge basse ( calamenti , ami , esche ecc..) in quanto pratico da poco agonismo e questo pesce si presenta in grosse quantitá.
Spero tu possa aiutarmi .
Ciao Gianni, la pesca al cefalo è tra le più rognose, per via del fatto che quando non gli va di mangiare non puoi farci niente.
Sicuramente l’assetto e gli accorgimenti che hai già letto sull azione di pesca di giorno e sulla azione di pesca a galla vanno benissimo.
In aggiunta ti consiglio braccioli molto sottili in fluorocarbon, amo a gambo lungo più leggero possibile (es. Hisashi 10120N-R del 16), e come innesco coda di coreano, o americano, oppure la tremolina con la sequenza una a calza e due innescate a metà con le code libere dall’amo .
Grazie roberto ,per le tue guide . Se un giorno decidessi di scrivere un bel manuale di surfcasting ti prenoto gia da ora la prima copia!!! Ahahah sei un grande !!
Grazie Graziano! ormai l’epoca dei libri è andata via con il secolo scorso 🙁 anche questa soluzione è appagante 🙂
ciao roberto cosa ne pensi dei fluoro coated?
Al momento non ho ancora avuto modo né di apprezzarlo né di bocciarlo
mi hanno detto che bracciolo lungo-piombo pesante per garantire l autoferrata e vero?
può contribuire
Ciao Roberto, innanzitutto complimenti, ma volevo chiederti una cosa… con il trave in fluorcarbon le perline, per bloccare le girelline o le sfere, le incolli o usi i nodini? Sembra che la colla sui travi in fluorcarbon non è che tenga molto… me lo confermi?
Ciao Fabrizio, ormai per bloccare gli snodi uso solo i nodini. Al massimo per i travi pesanti uso il nodino e poi lo incollo alla perlina.
La perlina incollata e basta è troppo rischiosa perché durante i lanci il trave ha la sua elasticità che (almeno nel mio caso) alla lunga sgretola la colla e la perlina comincia a muoversi creando garbugli tra braccioli. Per questo motivo per evitare qualunque inconveniente nel momento sbagliato non incollo più.
Non ho riscontrato più o meno presa della colla sul nylon piuttosto che sul fluorocarbon. Sicuramente bisogna saper incollare bene la perlina alla lenza madre, munito di uno stuzzicadenti o di un qualcosa che consenta di mettere la goccia di colla nel punto giusto 😉
Buongiorno Roberto, cosa ne pensi dei nodini portoghesi al trave al posti dei nodini con filo?
Ciao Simone, anche se non sono proprio quei nodi, ma in generale il nodino fatto sul trave al posto del nodino fatto con il filo lo uso regolarmente nei travi leggeri e intermedi. Lo sconsiglio vivamente per questioni di sicurezza nei travi che si usano con lancio angolato e piombi importanti.
Ayoo quando continuiii?o dobbiamo aspettare le puntate tipo serie tv? 😂😂
Complimenti, sempre il top in ogni cosa in cui ti cimenti.. 😉😉
Ciao Billoz, non posso sparare 10 cartucce al giorno se no duro poco 😀 😀 😀 a poco a poco, ci vuole anche il tempo per scrivere in modo chiaro e scorrevole 😉
No è vero, hai ragione… Altrimenti non si ha nemmeno il tempo di seguire tutto bene… Cmq fatto benissimo, semplice semplice ma efficace e concreto…. Ora mi leggo il discorso gare che forse forse è cambiato qualcosa dall’ultima che ho fatto… 😂😂
Si qualcosina è cambiata 🙂 se hai qualche curiosità ulteriore puoi chiederla qua o… mandami un whatsapp 😛
Bellissima intuizione Roby utilissimo per chi a fame di sapere di più sulla pesca sportiva un grande grazie a nome di tutti i pescssportivi
Grazie Sergio 🙂 essere un riferimento positivo per me è importante e le tue parole me lo confermano 🙂
come sempre il numero uno…..
Grazie Mario 🙂 ricorda che sfruttando l’interazione del blog puoi anche suggerire argomenti da affrontare 😉
Un vero maestro…complimenti roby
Grazie Emanuel, ci vediamo presto a Nord 🙂
Bravo Roberto parole semplici ed efficaci. Lo consiglierò a tutti i amici. 👍🏻
Grazie Raffaele 🙂 in effetti non chiedo altro che divulgare e condividere, in modo che queste informazioni tornino utili a più persone possibile 🙂
tutto spiegato molto molto bene… grande Roberto
Grazie cry 🙂
Grazie Roberto i tuoi consigli sono utili soprattutto per me che mi sto avvicinando sempre di più a questo nuova disciplina, il tuo sito me l ha consigliato un grande amico il quale mi sta aiutando, lui gia gareggia , grazie mille