Quando i sistemi di pesca da gara a tre ami lasciano spazio alla pura passione per la pesca
L’obbiettivo principale che mi voglio prefiggere con questo blog è quello di rivolgermi agli appassionati della pesca dalla spiaggia in generale. E con questo voglio includere sia gli appassionati che gli agonisti.
Il senso di questo articolo è rivolto a quei pescatori che per ora non intendono affrontare competizioni agonistiche, e tratterà pertanto delle soluzioni pescanti che nei box degli agonisti di certo non troverebbero molto spazio: parlo delle montature a uno o due ami.
Nonostante tutto non credo che l’agonista disdegnerà la lettura di questo articolo, perché dopotutto si sta parlando sempre di ciò che riguarda la nostra passione!
Viceversa, penso che lo stesso accadrà con gli articoli mirati al mondo agonistico: uno sguardo “giusto per curiosità” da parte degli appassionati che non fanno gare sono sicuro che non mancherà.
Almeno questo è il mio auspicio!
Prima di scendere nello specifico, vi voglio spiegare perché queste soluzioni potrebbero trovare poco spazio nelle attrezzature di pesca degli agonisti:
la risposta è semplice, perché l’eccessiva penalizzazione che si subisce utilizzando un’esca in meno rispetto all’avversario IMPONE che le montature da gara prevedano tre snodi per altrettanti ami; saranno solo particolari situazioni a far sacrificare uno o due ami, ma sempre partendo da una configurazione a tre ami.
Se poi aggiungiamo il fatto che predico da sempre la standardizzazione delle montature al fine di averne meno possibile nel box, sarebbe una contraddizione inserire anche queste soluzioni nell’assetto-tipo per affrontare una gara.
Giusto per precisare ancora di più, con l’avvento dei minitravi in acciaio qualcuno di questi ormai fa parte dell’inventario del mio box dedicato alle gare, ma giusto perché sono già pronti e occupano poco spazio 🙂
Ma andiamo con ordine e vediamo di illustrare le “montature a uno o due ami“.

MONTATURA AD UN AMO – IL MINITRAVE
Per ora vi parlerò solo del minitrave, in quanto l’altra opzione mono amo la tratterò assieme a quella che prevede due ami; fidatevi e poi capirete il perché!
Del mono amo ne abbiamo già parlato nell’articolo dedicato all’azione di pesca col mare mosso, ma in questo servizio dedicato ovviamente avrà molto più spazio per gli approfondimenti.
Un discorso che sarà mirato a evidenziare vantaggi e svantaggi, e casistiche sul loro utilizzo. Iniziamo a vedere com’è fatto un minitrave:
Come vedete questa soluzione è talmente ridotta che non lascia spazio a dubbi sul suo utilizzo: l’unica variabile su cui si può lavorare sarà la lunghezza del bracciolo e il suo diametro.
Ora vediamo quali sono alcuni dei vantaggi e degli svantaggi nel suo utilizzo:
VANTAGGI
AMPIA SCELTA: quali sono i vantaggi dell’uso delle montature ad un amo? L’ho appena anticipato!
È una soluzione che ci consente di utilizzare braccioli di qualunque lunghezza perché le possibilità di groviglio sono tutte localizzate in quei pochi centimetri in cui abbiamo lo sgancio rapido dello shock leader e l’aggancio con il piombo; in ogni caso non perdete di vista quanto ho illustrato quando vi ho parlato di “come dimensionare un bracciolo”.
MAGGIORE DISTANZA: a prescindere dalla lunghezza del bracciolo che sceglieremo, il fatto di avere una sola esca sarà fonte di una migliore prestazione di lancio rispetto a quelle soluzioni che invece prevedono tre esche.
Riusciremo quindi a mettere la nostra esca ad una distanza maggiore. In ogni caso, per approfondire questo discorso vi invito a leggere l’articolo “come lanciare le nostre esche più lontano”.
MIGLIORE PRESENTAZIONE DELL’ESCA: un’esca innescata su un bracciolo molto lungo si comporta in modo più naturale, e la sua naturalezza nella fase di calata verso il fondo aumenta le chance di cattura (soprattutto se le prede prevalenti sono predatori).
DIFFIDENZA: aiuta a vincere la diffidenza di prede sospettose come ad esempio le orate che spesso addentano l’esca e la portano a spasso prima di mangiarla. In questi casi un bracciolo più lungo può dare quel tanto in più che consente alla preda di ingoiare l’esca e catturarla.
SVANTAGGI
IN GARA: come già anticipato usare solo un’esca durante una competizione penalizza parecchio nei confronti di chi invece ne utilizza tre.
Sono rarissimi quei casi in cui la penalizzazione non c’è, e si tratta di tutte quelle situazioni in cui la distanza è la skill più importante. Infatti solo in questi casi il sacrificio di una o più esche è sensato in una gara di pesca dalla spiaggia.
IN PESCA: per la mia esperienza di pescatore gli svantaggi in una battuta di pesca per i fatti propri quasi non esistono.
Quando le condizioni meteo marine consentono di utilizzare una soluzione come questa, gli unici problemi in cui potremmo incorrere possono derivare solo da un cattivo dimensionamento e bilanciamento tra diametro del bracciolo e la sua lunghezza.
Per questo motivo rinnovo l’invito alla lettura dell’articolo “come dimensionare un bracciolo”.
MARE MOSSO: nei casi di forte turbolenza avere lo snodo molto vicino al piombo molto spesso crea grovigli sul bracciolo, quindi in questi casi è molto meglio adottare la soluzione illustrata più avanti.
UN ULTIMO CONSIGLIO PREZIOSO
Vista la ridotta lunghezza del minitrave, è sempre meglio stare attenti a scegliere la lunghezza giusta per lo shock leader perché se no rischiate che passando da una montatura da 2,5 mt al minitrave da 15 cm questi potrebbe risultare troppo corto!
Uno shock leader dimensionato sul minitrave può essere la soluzione, ma poi se dovessimo passare ad un trave normale questi risulterebbe troppo lungo.
Il modo migliore per affrontare questa situazione consiste nell’utilizzare lo shock leader conico, in grado di gestire entrambe le situazioni.
MONTATURE DUE AMI
Parlando di questa montatura dovrò per forza dividere l’argomento in due parti, perché la malleabilità di questa soluzione ci consente un doppio utilizzo (ovviamente parlo delle due soluzioni possibili: ad un amo e a due ami). Vediamo prima la montatura:

UTILIZZO AD UN AMO
Sfruttando solo uno snodo possiamo utilizzare braccioli lunghi sino a 180 / 200 cm utilizzando quello alto vicino allo sgancio dello shock leader.
In questo modo nella migliore delle ipotesi il tragitto che una preda potrà percorrere senza sentire la trazione del piombo sarà pari alla lunghezza del bracciolo più quella del trave.
E’ un’ottima alternativa all’uso del minitrave, con la differenza che offre qualche soluzione in più.
Io ad esempio utilizzo molto questa soluzione quando utilizzo il vivo in condizioni di mare molto mosso: in questi casi il minitrave lavora peggio in quanto lo snodo è molto vicino al piombo che, presumibilmente, è saldamente ancorato al fondo.
E’ molto difficile che adotti questa soluzione in altre situazioni di pesca al di fuori di quelle che vi ho appena descritto: per grandi linee il monoamo lo gestisco sempre con il minitrave quando le condizioni meteo marine lo consentono.
Se qualcuno avesse dei dubbi sull’utilizzo di un bracciolo di 2 metri in una montatura lunga 1,80 metri stia tranquillo: solo ed esclusivamente quando si usa lo snodo alto i problemi di groviglio sono bassissimi perché
in fase di lancio il bracciolo è completamente steso al contrario rispetto al piombo;
quando la montatura entra in acqua il problema non sussiste;
quando recuperiamo neanche
Ho voluto precisare che parlavo dello snodo alto perché se invece il mono amo volessimo legarlo allo snodo basso, il rischio che il bracciolo da due metri si aggrovigli aumenta sensibilmente: ad esempio già in fase di lancio in quanto lo stesso bracciolo disteso lungo la montatura rischierebbe il groviglio con lo sgancio dello shock leader.
UTILIZZO A DUE AMI
In questo caso la lunghezza massima dei braccioli sarà prudentemente contenuta entro i 160 cm ciascuno, se calcoliamo che la montatura è lunga 180 cm e che la distanza tra i due snodi è di 170 cm.
Questa opzione è fantastica soprattutto in tre distinte azioni di pesca: vediamole
pesca a fondo, dedicata ad esempio alla cattura delle mormore; entrambe le esche lavoreranno a fondo (cioè senza alcun accessorio flottante), e potranno contare su dei finali molto lunghi.
pesca a galla, come ad esempio quando andiamo a cercare pesci come le occhiate; questa è una delle migliori soluzioni che io abbia mai gestito in questo particolare caso. Ovviamente è perfettamente adattabile anche alla pesca di boghe o sugarelli, o, in diurna, alle lecce stella. Ogni esca sarà preceduta da accessori che consentono a queste di lavorare a galla, come il popup o il flotter. Nel particolare caso delle occhiate avere anche una fonte luminescente sarà motivo di maggiori chance di cattura.
pesca di ricerca, quando ad esempio ci troviamo in una spiaggia che non conosciamo e vogliamo sondare la presenza di grufolatori e nello stesso momento anche quella di prede che mangiano prevalentemente a galla, utilizzeremo un amo a fondo (quello il cui nodo è vicino al piombo) e l’altro con un popup o un flotter.
ATTENZIONE
Per quanto riguarda la situazione di pesca di ricerca delle prede appena illustrata voglio aggiungere un ultimo accorgimento: quando ci troviamo in una spiaggia molto bassa solitamente inverto l’assetto descritto poco fa, ossia l’amo a fondo sarà collegato allo snodo vicino all’aggancio con lo shock leader, mentre l’amo che lavorerà a galla sarà collegato allo snodo posto vicino al piombo. Perché?
In tantissimi casi ho visto pescatori mettere il popup nell’amo alto in modo automatico, scontato, come se non ci fossero altre soluzioni, come se non si dovesse ragionare su questo aspetto… Se la spiaggia è bassa che senso ha sovradimensionare la lunghezza del bracciolo a galla?
Immaginiamo di avere a che fare con un fondale di un metro, e assenza di corrente: in questi casi è più produttivo far lavorare l’amo sgallato posizionandolo sullo snodo vicino al piombo in modo che lavori abbastanza al di sotto del pelo dell’acqua, piuttosto che farlo lavorare sul pelo dell’acqua legandolo sullo snodo alto (più su del pelo dell’acqua non potrà certo lavorare, e meno male!!! Pensate quanti gabbiani rischieremmo di pescare!).
A volte non ci si ferma a ragionare sulle cose più semplici perché siamo troppo presi da quelle più complicate (per le quali spesso non esistono risposte!).
Se ti è piaciuto questo servizio, ti chiedo solo il favore di condividerlo sulla tua bacheca 🙂
SEGUIMI SU
Ciao Roberto
cosa ne pensi invece di usare una minitrave, montando uno rolling direttamente sull’asta di piombo?
Apro un po’ l’anello dell’asta di piombo per inserire una piccola rolling quindi inserisco un pezzo di termoretraibile che possa coprire parte dell’anello, e una rolling leggermente più grande per legare al shockleader.
poi copro la maggior parte dell’anello con la pellicola termoretraibile e lo riscaldo per evitare che la piccola rolling si stacchi.
Ciao Roberto, soluzioni come quella che tu indichi esistono in commercio, e onestamente non ci vedo tutta questa utilità. Un piombo del genere lo puoi usare solo in quel modo, mentre un piombo normale puoi usarlo con qualunque montatura o minitrave 🙂
Ciao Roberto e innanzitutto complimenti per tutto. Ti volevo chiedere ke tipo di montatura usare per sondare le varie fasce d’ acqua sia a mare calmo che poco mosso con un fondale basso nei mesi invernali. So in anticipo che la domanda è molto generica perché bisogna considerare molti aspetti della spiaggia e delle condizioni meteo-marine. Ti ringrazio in anticipo
Ciao Roberto grazie per tutti i tuoi consigli sei unico!!! Una domanda semplice perche sono un novello😀, il trave: tipo di lenza e che sezione? Se in nylon non ce rischio che si spezzi visto che lo shock lider sta sopra? Grazie ancora!!!
Ciao Luciano, infatti il diametro del trave deve essere uguale a quello dello shock leader 😉
Ciao Luciano! Hai per caso letto anche questo articolo?
https://robertoaccardi.com/2019/07/08/dimensionare-una-montatura/
Se dovessi avere ulteriori dubbi chiedi pure 🙂
Grazie Roberto, ora con l’articolo “dimensionare una montatura” è tutto chiaro, pensa che un negozio di pesca mi aveva detto che dovevo attaccare i braccioli allo shocklider… :((( meno male ho chiesto prima a te :)))
Ci vediamo in spiaggia…. Magarii:))
Ciao Roberto!! ora è tutto chiaro grazie al tuo articolo “dimensionare una montatura”..
Ci vediamo in spiaggia.. Magariiii
grazie ancora 🙂
Ciao Roberto ho visto che costruisci i travi con lo sgancio senza girella per il piombo. A questo punto che ne dici di usare il piombo con girella incorporata?
Ciao Pasqualino, il mio scetticismo sulla utilità della girella agli apici delle montature non ti deve condizionare. L’inutile pesantezza della girella nella parte alta del trave influisce negativamente sulla pesca di galla, ma sul piombo no… Quindi puoi anche metterla se vuoi 😉
É giusto dire che un bracciolo piú é lungo e piú deve avere un diametro maggiore?
Di quali condizioni di mare parli? Perché in senso assoluto non è giusto. Se parli di mare molto mosso si.
Intendo a mare calmo?
Bene! piano piano ci arriviamo eh! 😀 ora che sappiamo che parli di mare calmo dipende dalla distanza. Più peschi vicino e meno vale la regola, e viceversa. Hai letto Azione di pesca con il mare calmo?
Ciao Roberto se il vorrei usare un bracciolo da un metro ciascuno su questo trave mi conviene cambiare assetto e mettere travi più corti e raccolti? Oppure questo può essere un tuttofare? Grazie
Io preferirei avere sempre le esche raccolte in questi casi
Ciao Roberto, per la costruzione di un trave da Paf o Surfcasting ho visto che può essere realizzato con il cosiddetto “Dropper Loop Knot” cioè gli snodi vengono creati direttamente con il filo del trave stesso formando una “T” e con bracciolo incorporato. A occhio sembra una montatura antincaglio ma una soluzione del genere può essere valida o si verrebbero a creare inevitabili grovigli a causa della mancanza di girelle/perline? Grazie un grande saluto.
Ciao Mark, ebbene si in quel caso il rischio groviglio sarebbe sempre dietro l’angolo
incantato dai Suoi articoli….COMPLIMENTI ! una semplice domanda : al posto di incollaggi e/o stopper vari,vanno bene,i classici,nodi portoghesi come ” fermi” ?
Grazie Giovanni 🙂
Per bloccare gli snodi vanno bene anche quei nodi. A tal proposito avevi letto questo articolo che potrebbe dare qualche info in più?
ciao Roberto, sono proprio all’inizio di questa tecnica che però mi affascina tantissimo.Abito in provincia di Padova e la zona di pesca più vicina è l’alto Adriatico, dove le spiaggie sono piuttosto basse ; vedi per esempio tutta la zona interessata dalla laguna di Venezia. Pur avendo letto con attenzione e apprezzato moltissimo i tuoi suggerimenti, avrei bisogno di un aiuto per orientarmi su quali travi adottare in queste condizioni di pesca e in questi littorali. inizialmente non mi vorrei complicare tanto la vita e pescare possibilmente con uno o due finali.
Grazie infinite
Ciao Giancarlo, se vuoi cominciare con montature con uno a due ami al massimo, in aggiunta ciò che ho già scritto nell’articolo qui sopra posso solo dirti di fare attenzione a come dimensionare il bracciolo che, in questi casi, sarà mediamente lungo e quindi soggetto a groviglio se non si adottano alcuni accorgimenti. Infatti a tal proposito ti linko un altro argomento interessante che non so se hai già letto.
Se poi dovessi avere qualche altra domanda precisa chiedi pure qui che ti rispondo volentieri 🙂
Ciao Roberto, seguo con tanto interesse il tuo blog, sei di una chiarezza e di una simpatia ( dote a volte rara in coloro che sanno di piu’..) davvero grande!! E non avendo io avuto ” maestri” dal vivo, è davvero bello cio’ che fai, in quanto mi ha consentito di capire tante cose che altrimenti mi srebbero rimaste ” oscure”
Grazie Enzo 🙂 parole come le tue non possono che fare piacere. Soprattutto quando i contenuti poi producono degli effetti positivi 🙂
Scusami Roberto, posso permettermi di fare una domanda forse banale?Pur non essendo abruzzese vivo in Abruzzo, dove le spiagge sono prevalentemente molto basse e sabbiose. E capita spesso che , anche per periodi lunghi, ( come purtroppo sta accadendo adesso!! SIGH) non si riesca a prendere nulla di “decente” …nonostante ,nel caso specifico, ci troviamo anche nel periodo teoricamente migliore…E’ da circa 1 mese che usciamo, ma rimediamo solo cappotti, nonostante: varie tipologie di esche ( arenicola, bibi, americano..), montature in pesca ( diametri di vario spessore , lunghezze…); occhio alle maree,ecc… Secondo te, in questi casi è tutto inutile?, oppure c’è ancora qualche accorgimento da poter provare? (Dicono:i pesci non mangiano..ma quando io faccio snorkeling lungo le coste della tua spettacolare Sardegna, Corsica ecc..ho sempre visto non solo numeros pesci , ma sopratutto sempre intenti a cercare qualcosa da mangiare..) Per cui come è possibile( se lo è) rimediare a situazioni del genere? Grazie ( e scusa per la banalita’ della domanda…ma siamo in molti a farcela 🙂 ) CIAO
Ciao Enzo, il tuo problema è il problema di tantissimi pescatori purtroppo. Sappi che le risposte alle domande più banali sono anche quelle più seguite 🙂
il periodo “buono” solitamente è ottobre novembre, vero, ma le stagioni ormai non sono più come un tempo. C’è ancora molto caldo, tutto è sfasato, il problema sta tutto li… tanti pesci piccoli come se fossimo ad agosto… ma per certi versi l’estate ancora non è finita…
Secondo me il problema sta qua
Grazie!! allora incrociamo le dita e speriamo che il meteo ci dia una mano 😉
È una cosa che stiamo aspettando in tanti 🙂 me compreso 😉
ciao una domanda la montatura a 2 o 3 ami ,fai l’asola a monte del trave o metti una micro girella ? grazie
Ciao Peppe, in qualunque montatura sino allo 0,40 uso sempre l’asola. La girella la riservo per motivi di sicurezza ai soli travi destinati ad essere usati in ground cast.
Ciao Roberto, sto seguendo con molto interesse, tutti i tuoi articoli, per la fine dell’estate ho intenzione di riacquistare l’attrezzatura da surf-casting, visto che per vari motivi avevo abbandonato circa 20 anni fa (sic!), i tuoi articoli sono molto utili, soprattutto per chi, come deve cominciare ,o ricominciare, praticamente da zero. Un saluto.
Grazie Roberto, il tuo messaggio mi riempie di soddisfazione 😉
Ciao,da due anni ormai mi sono avvicinato a questa disciplina e grazie ai tuoi consigli sto avendo delle belle soddisfazioni. Grazie e continua così,sei un grande!
Grazie Fabio, non potevi scrivere parole migliori 🙂 Se i suggerimenti funzionano vuol dire che sono validi, e per me è il massimo 🙂
Utilizzando lo short rovesciato dato che l’attacco del bracciolo é alto l’esca lavora sul fondo? Te lo chiedo considerando che vorrei usare questo sistema per insidiare la spigola
Se usi bracciolo alto ma senza popup, l’esca sta a fondo. Se c’è corrente può lavorare staccata dal fondo, ma se parli di pesca alla spigola, con una anguilla o un cefalo vivo, il discorso ovviamente cambia. In generale sappi che l’esca si stacca dal fondo per via di corrente, o per l’azione di un popup o simile 😉
Quindi innescando della seppia a mare mosso dato che c’é corrente non ho bisogno di flotter per alzare l’esca
Al massimo puoi metterti un pezzo di popup dentro, più che per farla galleggiare, per dare ulteriore mano a tenere l’esca con il bracciolo disteso e quindi con meno rischi groviglio.
I garbugli possono essere causati dal lancio. Se si in che modo bisogna lanciare? Ti parlo di lancio above. Non so fare altri tipi di lancio
I garbugli sono dovuti prevalentemente alla cattiva gestione del dimensionamento lunghezza/diametro del bracciolo (e a tal proposito ti ricordo che puoi leggere qualcosa di specifico cliccando qua). Inoltre puoi dare una lettura anche a tutti gli accorgimenti da adottare per lanciare più lontano cliccando qua. Infine per quanto riguarda qualunque tipo di lancio, devi solo prestare attenzione che i braccioli siano svolti perfettamente dal trave e il gioco è fatto 😉
Tuoi colleghi però affermano che per evitare garbugli é necessario terminare il lancio con la canna a 45 gradi rispetto al mare in modo che l’angolo d’impatto con l’acqua sia ampio
Ai miei colleghi forse sfugge il fatto che il piombo entra in acqua quasi in verticale…
Ciao roberto, nelle creazione dei travi i nodi che si creano l’asola in altro e il clinch in basso per legare il moschettone li copri con della guaina termorestringente o li lasci cosi come sono. Poi un’altra cosa: in termini di garbugli secondo te sono piú efficaci le girelle classiche o i fast swiwel (non so come si scriva correttamente)? Grazie
All’asola in alto*
Ciao Pasqualino, la risposta è si! quei nodi li copro. Per quanto riguarda il discorso garbugli non ho notato differenze in negativo o in positivo tra girella semplice e girella con microsgancio 😉
Con un trave dello 0.45 la girella che compone lo snodo va bene della misura 20?
Considerando che ogni casa ha le sue misure, per grandi linee la girella del 20 dovrebbe essere la misura giusta
Ciao Roberto,
la montatura con bracciolo alto può essere usata per insidiare il pesce Serra? Ho il dubbio che nelle spiagge della Maremma (basse) il trancio “sgalli” troppo. Cosa ne pensi?
Secondo me si. Il Pesce serra attacca sia verso il basso che verso l’alto (vedi quando li cacci a spinning, ad esempio). Non vedo alcun problema se il trancio arriva sino al pelo dell’acqua (ammesso che il popup sia sufficiente). In ogni caso se non vedi risultati, puoi sempre ridurre la lunghezza del bracciolo
ciao roberto, una piccola domanda.
facendo gare, lavoro molto sui travi e sugli snodi che sono davvero fondamentali.
sia se uso tecnosfere sia micro girella, utilizzo un pezzo di filo di cotone come stopper , la mia domanda è ..posso usare altro per fare il nodo bloccante sul trave? perchè ho notato che a volte dopo tot lanci il nodo si sfalda procurandomi non pochi problemi.. snodo che schende ecc… hai consigli su come meglio fare questo nodo bloccante?
grazie sempre
Ciao Dario, hai provato a leggere le varie soluzioni proposte in questo articolo?
Interessantissimo ho capito molte cose…ora si tratta di metterle in pratica!!!
Per i minitravi preferisci il nylon o quelli in acciao
Ciao Mattia, cambia davvero poco… Se non avessi quelli in acciaio già comodamente pronti, me li sarei fatti in nylon 😉
Come capocorda asola o girella? Grazie
Ciao massimo, di solito uso l’asola sino alle montature che gestiscono piombi da 125 gr (in genere 0.40). Oltre preferisco usare la girella 😉
A prescindere dai piombi usare la girella può aiutare per evitare i grovigli?
La girella in testa alla montatura la uso solo per questioni di sicurezza. Di certo non perché scarica… 😉
Quando possibile, l’asola è meglio per una questione di leggerezza.
Ciao Roberto, scusa la mia cocciutaggine😃, puoi sbiegarmi brevemente quando usare un mini trave e quando un trave 160/180 cm utilizzando solo uno snodo con amo pescante? Grazie
Brevemente il monoamo con attacco alto lo uso esclusivamente per la pesca al predatore e quindi con inneschi importanti (trancio, cefalo o anguilla) in condizioni di mare molto mosso. Il monoamo su minitrave in tutte le altre condizioni (quindi mare mosso tendenzialmente no) 🙂
Ciao Roberto : tutti i tuoi argomenti sono interessanti e validi, in tanti anni di esperienza che ho sulla pesca quei tipi di travi gli ho provati tutti con ottimi risultati. Però una domanda te la voglio fare. Leggo in molti gruppi di pesca, ci sono molte persone che usano il mini trave con bracciolo anche con più di 2.50 cm. A me sembra che esagerano sul fattore diffidenza del pesce. Ciao
Ciao Massimo, non è affatto esagerato perché come avrai modo di leggere più avanti esistono soluzioni con braccioli molto più lunghi.
Che poi sia una soluzione per vincere solo la diffidenza del pesce mi sembra riduttivo; sicuramente sarà una soluzione molto utile soprattutto per la presentazione dell’esca in acqua. Poi basta provare e vedere cosa succede. Il bello della pesca è anche questo 🙂
OK GRAZIE PER LA RISPOSTA. ALTRA PICCOLA DOMANDA , QUEL NUOVO TRECIATO CHE PRESENTATE QUALE DIAMETRO SI UTILIZZA PER GRAMMATURE AL DI SOPRA DEI 150 GRAMMI? E NON BISOGNA UTILIZZAR SCIOK PER LANCIARE. TI SALUTO COME SEMPRE SEI GENTILISSIMO-
Ciao Massimo, dovendo usare piombi pesanti il trecciato che utilizzo io è dello 0.12 8 capi. Non scendo molto come diametro anche perché non ne ho bisogno ai fini del lancio. E’ un assetto che sto studiando e osservando dal febbraio 2017 e sto accumulando esperienze al fine da poter fare una panoramica sui suoi vantaggi e svantaggi. Il tutto ovviamente si trasformerà in un articolo che pubblicherò sul mio blog 😉
Grazie per le informazioni. Aspetterò volentieri l’articolo sull’impostazione di pesca col trecciato, anche perché mi ha colpito la nuova canna supernova e me la voglio comprare. Ti ringrazio a presto.
Queste misure vanno bene se parliamo di pesca nel sotto riva?, ti parlo dei primi 20 metri
scusa ma ti avevo risposto come se tu avessi commentato un altro articolo 🙂 perdonami!
ora rispondo alla tua effettiva domanda: si queste soluzioni vanno benissimo da zero metri in poi 😉
Gentilissimo, grazie
Quindi lasciando questi 5cm la lunghezza del trave può variare senza incorrere in grovigli? Esempio pratico: trave da 1150cm-bracciolo basso a 10cm dal piombo lungo 130cm-bracciolo alto attaccato all’asola sempre 130cm
Trave da 150cm*
150 – 5 = 145 quindi due braccioli da 130 vanno bene perché rimangono 15 cm dall’amo allo snodo più vicino. Se poi si aggrovigliano tra loro è perché si è fatto il lancio senza controllare che i finali fossero distesi, oppure perché hai una coppiola allamata 🙂
Speriamo che sia sempre la coppiola. Grazie
La distanza tra bracciolo basso e piombo consigli di lasciarla sempre o é uguale?
Ciao Mattia, tra piombo e primo snodo preferisco lasciare sempre uno spazio che va da 5 a 10 cm al massimo: sempre. Poi per regolarsi sulla lunghezza del bracciolo io levo sempre almeno 5 cm dalla distanza tra uno snodo e l’altro (a patto che gli snodi siano equidistanti fra loro) 🙂
Quindi il bracciolo basso lo distanziamo di 5 cm dal piombo e il bracciolo alto attaccato o distanziato dall’asola?
Si il bracciolo che attacchiamo allo snodo vicino al piombo lo distanziamo leggermente, mentre quello alto va attaccato all’asola 😉
Con il trave a 2 ami il braccialo basso quanto deve essere distante dal piombo?
Una decina di cm al massimo 😉
Non metto in dubbio ciò che dici e soprattutto la tua esperienza( la mia a confronto non é nulla) però i braccioli da 160cm mi fanno un pò paura. 😂😂
Pasqualino nn temere 🙂 tanto provare non costa nulla 🙂 al limite potrai darmi qualche feedback su com’è andata 😉
Gentilissimo
grande roberto,questo e l articolo che mi e piaciuto di piu
Grazie Sandro 😊