PRESENTAZIONE

Ciao a tutti mi chiamo Luca Cipollaro, e qualcuno di voi probabilmente già mi conosce perché ha letto qualche cosa sul Japan Style.
Ed è proprio di questa disciplina che vi perlerò: il Japan Style.
E’ dal 1999 che pesco a livello agonistico nella provincia di Roma, e mi trovo qui a scrivere sul Japan Style per un fatto fortuito accaduto nell’autunno del 2020.
Roberto cercava sostenitori per il suo blog ed avendo stima infinita in lui ho risposto presente senza indugiare.
Una tecnica di pesca alla quale mi sono appassionato per seguire un sogno che per anni è rimasto dentro di me sin da bambino: pescare con la canna e con una linea lunghissima con tanti ami.
Scoprire che una tecnica del genere esiste, per me è stato amore a prima vista.
Dopo la creazione di un piccolo gruppo fatto dai sostenitori, parlando e dibattendo di tecnica, Roberto (con cui condivido anche il giorno di nascita che è molto particolare) mi ha proposto di scrivere di JAPAN STYLE su un palcoscenico molto importate: il suo blog.
Dopo vari tentennamenti mi ha convinto a condividere con voi tutto ciò che fin ora ho imparato e spero di farlo sempre nella maniera più semplice ed efficace affiancando i miei scritti con dei video tutorial (che pubblicherò su questo canale YouTube) e degli schemi che potranno aiutarci a praticare questa affascinante disciplina che proviene dalla parte opposta del mondo.
INTRODUZIONE AL JAPAN STYLE

Il termine Japan Style è stato creato in Italia per identificare una tecnica di pesca che è approdata nel nostro paese ormai da parecchio tempo.
Come chiaramente recita il nome, si tratta di una tecnica che al pari di altre (come ed esempio l’eging), è stata introdotta dal paese del sol levante.
Nel luogo d’origine il GIAPPONE, la tecnica prende il nome di NAGE (NAGHE’) (letteralmente tradotto LANCIO o PESCA AL LANCIO).
Pur essendo questa tecnica applicabile in purezza nei nostri mari, a mio avviso occorrono degli “adattamenti” dovuti al fatto che gli specchi di acqua dove viene effettuata sono particolarmente diversi dai nostri.
Anche le prede tipiche sono, ovviamente, molto differenti, e anche questo aspetto impone degli adattamenti o delle modifiche, tanto che si può dire che con il termine Japan Style racchiudiamo tutte le modifiche fatte dalla disciplina del Nage.
Come prima analisi il mare dove viene effettuata in origine è l’oceano, che ha escursioni di marea, dislivelli di fondale, correnti e moto ondoso profondamente differente rispetto al nostro Mar Mediterraneo.
I pesci target sono profondamente differenti come abitudini, comportamenti e morfologia.
Anche la legislatura che gestisce la pesca sportiva dalla costa è differente, in Giappone si possono usare un numero di ami indefiniti, tanto che non è affatto raro vedere fotografie di anglers nipponici con delle vere e proprie collane di pesci pescate con un solo lancio: anche 12-14 pesci in una sola volta!
In Italia ciò non sarebbe consentito, dato che prevede il limite di tre ami per ogni canna.
Queste, per grandi linee, le motivazioni che hanno portato agli degli adattamenti nei confronti della tecnica originale.
In questa sezione dedicata al Japan Style vi parlerò dei miei adattamenti, delle preparazioni, di tutto ciò che riguarda le mie attrezzature e i miei terminali.
Articolo dopo articolo, faremo un viaggio cercando di scendere quanto più nello specifico, e state tranquilli che nessun aspetto sarà trascurato, dalla canna da pesca al piombo utilizzato!
Mi piacerebbe sfatare subito uno dei primi dogmi che ruotano intorno a questa tecnica di pesca e che in più di una occasione molti pescatori mi hanno subito contestato :
“è una tecnica estremamente costosa ed io non posso permettermela”
A riguardo vi dico subito che rispetto alle tecniche tradizionali praticate dalla spiaggia (surf casting e pesca a fondo), il Japan Style è una tecnica molto più economica.
Un altro mito da sfatare è questo:
“con questi sistemi pescanti c’è il rischio di perdere pesci perché si usa il trecciato ed è troppo rigido”
Sarà sfatato anche questo mito.
Usare dei finali così lunghi sicuramente creerà qualche dubbio sulla capacità di essere in grado di lanciarli a mare, ma non vi preoccupate: ci occuperemo anche di questo aspetto per niente irrealizzabile.
Piano piano nel corso del tempo, spero di potervi aiutare a sfatare i miti sbagliati, e magari farvi appassionare, per scoprire la bellezza e il divertimento che ciascuno di noi può apprezzare pescando con la tecnica del Japan Style.
Credo che molti di questi miti siano nati perché tendenzialmente il pescatore (e soprattutto il garista) italiano è tendenzialmente conservatore. Io stesso mi sono approcciato a questa tecnica con sospetto.
Provengo da una famiglia di non pescatori, e le mie pescate erano praticate solo nel periodo estivo, con la lenza a mano, un po’ di mollica di pane bagnata con tanto pecorino dentro.
Dal momento in cui mi sono approcciato a questa tecnica, sono praticamente tornato a quei tempi, ai miei sogni da bambino, e mi ci sono applicato a capofitto.
Da garista mediocre ma testardo quale sono, ho però voluto andare a fondo e cercare di capire quali fossero i vantaggi e gli svantaggi del Japan Style, in modo spero analitico fin dove sono potuto arrivare.
Si tratta di una disciplina nuova, e c’è un mondo totalmente nuovo da scoprire. Tutto ciò che ho scoperto sino ad ora lo metterò a vostra disposizione, e tutto ciò che ancora ci sarà da scoprire magari lo faremo assieme.
Ci vediamo presto in occasione del mio prossimo articolo, dove si comincerà a scendere nello specifico. Mi raccomando! Se volete rimanere aggiornati basta segnarvi in alto a destra con la vostra email, e sarete avvisati ogni volta che verrà pubblicato un nuovo articolo.
Boa noite , qual é o peso das chumbadas mais usadas ? obrigado .
jose luis
Ciao Luca, seguo Roberto da diverso tempo e sono contento che abbia aperto questa parentesi molto interessante!!
Ti vorrei chiedere riguardo ai fili in poliestere? quali si trovano in Italia? io li cerco da tempo e ne ho trovato uno solo, venduto da un sito famoso italiano, ma alternative ce ne sono? o qualcosa di simile che ne possa assumere le caratterestiche? se ne hai provati con la tua esperienza sarebbe molto utile!!
Grazie
Amedeo
Ciao e grazie per la domanda molto tecnica. In Italia unico filo inn poliestere che ho provato è della Asso ma profondamente differente da quello prodotto e venduto in Giappone; le caratteristiche di funzionamento sono molto differenti una rispetto a tutte le Altre la capacità di resistenza alle aggressioni dei granchi. Ti ringrazio e ti rispondo in modo veloce potresti provare a sostituirlo con fili tipo qualche fluorcarbon particolarmente rigido ma rispetto al Poliestere come già detto non resiste alle aggressioni dei granchi.
Grazie mille per la tua pronta replica e delucidazione!!
Non so se si possono mensionare marchi e negozi sul blog, eventualmente mi potresti indicare quali hai provato e dove reperirli? Poliestere naturalmente
Grazie ancora
Un saluto
Amedeo
In Italia tranne qualche negozio che li acquista su piattaforme on line e ne rivendono non esiste distribuzione almeno che io sappia. Il poliestere lo acquistò direttamente in Giappone . Tra i marchi che puoi cercare Gosen, Sessya, YGK, Sunline ed altri.
Cosa cambia tra una linea longa e il Nage?
Ciao e buonasera le differenze sono molte, proverò ad elen carne qualcuna.
La Ll portoghese è nata per pescare a galla ed arriva a misurare anche oltre ai 10 metri in quella utilizzata per il nage di solito è molto più corta. In seconda battuta la linea o arisu per il nage nasce principalmente per la. Pesca a fondo anche se con i dovuti accorgimenti paga anche se utilizzata a mezzacqua o addirittura a galla. La differenza sostanziale è però sulla lunghezza e sul Modo di ancorare i braccioli derivati sulla lenza madre. Nella. Portoghese si usano bocche di lupo o snodi, nel Nage semplicemente nodi. I braccioli inn ultimo sono costituiti da pochi cm di filo a differenza della Portoghese che prevede decine di cm se non metri. I materiali costruttivi sonon differenti nel nage per creare braccioli derivati è consigliabile l’utilizzo di fili di poliestere molto molto oii rigido del nylon.
Molto esauriente, perfetto. Aspetto con ansia il prossimo articolo
A presto e grazie per la domanda
A presto e grazie per la domanda
Grazie mille. A presto
Qual’è la canna più adatta per pescare a Nage. Si puoi usare anche una 130 gr tipo la crypteria trabucco?
Buonasera di norma le canne da Japan style sono a vetta tubolare. Più in la spiegherò quali sono le caratteristiche essenziali per le canne adatte a questa disciplina. La kripteria è una canna a cima ibrida soffrirebbe molto utilizzata con un assetto con oe totale.
Ho visto che la Kamshin sempre della Trabucco ha in dotazione due vette di cui una adatta per la tecnica Nage. Ma come mai la vetta in carbonio ha una potenza di 200 gr, mentre quella tubolare per la stessa canna riporta 27/35 gr.? È normale questa enorme differenza o mi sfugge qualcosa? Grazie!
Buongiorno e grazie per la domanda, la potenza della Canna ovviamente rimane la Medesima viene espressa secondo come viene espressa sulle canne giapponesi ed indica un range di piombi lanciabili, i numeri espressi non sono grammi se vuole ottenere i grammi basta moltiplicare 27 e 35 per un coefficiente di 3.75 ottenendo un range 101.25 gr e 131.25. Spero di essere stato chiaro.
Chiarissimo grazie! Ti seguirò con piacere. Ci seguiamo anche su Instagram
Ti seguirò con costanza ed interesse. al momento ti lascio un : fino a quale livllo di onda può accettare il JS?
Buonasera il livello di onda sopportato dipende molto dal tipo di spiaggia. Diciamo che nel paese di origine di questa disciplina le correnti in gioco sono di tipo oceanico, quindi la sola. Corrente di marea è molto intensa. Avrò modo di parlare anche del Japan Style è del mare mosso. Grazie per aver interagito.
Speriamo sia presto, è sempre costruttivo imparare cose nuove