Uno dei primi problemi che si affrontano quando una persona inizia ad appassionarsi di pesca dalla spiaggia è, tra i vari, quello di costruire una montatura da pesca.
Questo tema nel mio blog è abbastanza assortito, e intendo arricchirlo al massimo; avete già letto i consigli dedicati a chi si avvicina alla pesca dalla spiaggia e chi invece si avvicina al surfcasting?
Tornando al discorso montature (o travi), ricevo tante domande a riguardo, e l’unico modo per dare una risposta anche a quelle future è scrivere un articolo totalmente dedicato a come costruire una montatura da pesca.
In questa occasione vi parlerò dei particolari ai quali bisogna prestare maggiore attenzione: principi che valgono per tutte le montature! Quindi non farò nessun riferimento a montature specifiche per il surfcasting, o per la pesca di galla, o per la pesca alle mormore, bensì farò il fuoco sui dettagli ai quali dare la massima importanza.
Dopo aver appreso queste informazioni basilari, sarete pronti a costruire una montatura da pesca equilibrata, ben fatta, che aumenterà le vostre chance di cattura!
Con il mio consueto ordine, comincerò da un capo della montatura e, dettaglio dopo dettaglio, arriverò sino al capo opposto (in poche parole inizierò dal piombo e finirò con il sistema di aggancio allo shock leader o al filo diretto della bobina).
SCELTA DEL SISTEMA DI AGGANCIO E SGANCIO DEL PIOMBO
Sappiate già da ora che io sono abbastanza scettico sul fatto che girella, quando si trova in trazione, adempia alla funzione di scarico della torsione (ci ho addirittura scritto un articolo che potrete leggere in separata scheda cliccando qua).
In questo caso però, stiamo parlando di un accessorio che utilizzeremo per agganciare il piombo alla montatura, e pertanto ai fini della leggerezza della stessa averla o non averla cambia davvero poco.
Per completezza vi mostrerò più soluzioni, poi sarete voi a scegliere in base alle vostre preferenze!
Innanzitutto la scelta dovrà necessariamente tenere conto del peso del piombo che intenderemo utilizzare, ma noi facciamo finta che questo aspetto non esista, in modo da vedere ogni singolo dettaglio in modo generale e facilmente comprensibile.
Quale nemico dobbiamo quindi sconfiggere per scegliere un aggancio per il piombo?
Senza dubbio quello del groviglio che si potrebbe creare con il bracciolo che sta li vicino (il cosiddetto “amo pescatore”)! Per fortuna in commercio esistono tante soluzioni che prevedono una copertura con una guaina, con girella, senza girella, insomma… per tutti i gusti.
Ve ne mostro qualcuna:
sgancio rapido e/o moschettone con girella


sganci rapidi senza girella




L’attenzione maggiore dobbiamo prestarla sulle eventuali asperità dello sgancio, da coprire necessariamente in modo da ridurre le possibilità che il bracciolo collegato il primo snodo possa aggrovigliarcisi attorno.
Una guaina di silicone è senza dubbio la scelta migliore per eliminare questi rischi.
Prima di passare ai punti di connessione tra la montatura e il bracciolo con amo ed esca, una piccola panoramica sulle soluzioni esistenti.
SCELTA DEL COLLEGAMENTO TRA MONTATURA E BRACCIOLO
Le soluzioni tra le quali potrete fare la vostra scelta sono per fortuna poche, e io le riassumerei in tre possibilità:
- La girella
- La sfera
- Lo sgancio rapido

La girella è di gran lunga la soluzione più diffusa, che consente di esercitare azioni di pesca tra le più svariate, anche in velocità.
La sfera è la soluzione più leggera, ma è anche la più lenta (aspetto che riguarda soprattutto il mondo dell’agonismo).

Lo sgancio rapido è la soluzione più veloce sotto l’aspetto dell’intercambiabilità dei braccioli, ma più pesante delle prime due opzioni.

Il mio consiglio è questo: se siete semplicemente appassionati di pesca optate per la girella, e solo se successivamente dovesse venirvi la voglia di affrontare il mondo agonistico, allora opterete per scelte alternative.
Ora che abbiamo optato per la girella, scatta la domanda immediatamente successiva: “che diametro di girella devo scegliere?”. Considerate che la girella deve essere bloccata da due perline, e deve garantire la rotazione attorno alla lenza madre della montatura.
La nostra attenzione sarà quindi rivolta a far si che l’occhiello della girella sia abbastanza ampio rispetto alla lenza madre. Troppo piccolo o troppo giusto non andrà bene, così come una girella troppo grande.
Vi do qualche esempio in modo da facilitare le vostre scelte.
Le misure delle girelle che vengono utilizzate per costruire gli snodi, ai quali poi successivamente collegheremo il bracciolo con amo ed esca, vanno dalla 18 alla 24. Io seguo per grandi linee questo schema:
Girella del 24 => lenza madre montatura sino allo 0,26
Girella del 22 => lenza madre montatura sino allo 0,35
Girella del 20 => lenza madre montatura sino allo 0,50
Girella del 18 => lenza madre montatura 0,70
Ovviamente questi riferimenti vanno presi con un minimo di elasticità, anche perché, giusto per fare un esempio, le girelle del 22 non sono mica tutte uguali a seconda della marca che scegliamo.
Per non parlare del fatto che esistono girelle con gli occhielli tondi, e con gli occhielli a diamante (queste ultime riducono ulteriormente lo spazio di rotazione attorno alla lenza madre, pertanto almeno inizialmente ve le sconsiglio.
Ora che abbiamo scelto il tipo di “snodo”, segnatevi questo articolo da leggere successivamente, perchè parla dei vari tipi di snodi, come realizzarli, in modo molto approfondito CLICCA QUA
Ora vediamo DOVE mettere i nostri snodi, uno dopo l’altro, sino ad un massimo di tre, per poter costruire una montatura da pesca:
POSIZIONAMENTO DEI COLLEGAMENTI PER I BRACCIOLI
Sempre partendo dal basso, e quindi dal sistema di aggancio del piombo andando verso l’alto, il primo snodo (vi ricordo che viene chiamato “snodo” il sistema formato da perlina-girella-perlina) va posizionato a circa 7/10 cm dall’attacco destinato al piombo.

In questo modo il bracciolo potrà lavorare non eccessivamente vicino al piombo, e in caso di catture non in grado di spostare la zavorra potremo leggere le tocche sulla cima della nostra canna (immaginate se lo snodo fosse attaccato al piombo, in questo caso piccole prede non sarebbero mai in grado di trasmettere segnali alla nostra canna da pesca).
Lo snodo successivo andrà posizionato ad una distanza che corrisponderà alla lunghezza del bracciolo che abbiamo scelto più cinque centimetri:
Esempio:
vogliamo costruire una montatura
che sia in grado di ospitare tre braccioli da un metro?La distanza tra uno snodo e quello successivo
sarà di 100 + 5 = 105 cm
Questo consente di evitare che in fase di lancio l’esca sottostante vada sopra lo snodo soprastante, creando così il groviglio.
E attenzione! La regola preistorica (nonché inutile) per cui le due esche non si devono toccare fa parte di un passato ricco di pesce ma povero di tecnica 😉
Conseguentemente, l’ultimo dei nostri snodi andrà posizionato ad altri 105 centimetri, appoggiato al sistema di collegamento tra la montatura e lo shock leader, che vedremo proprio qui sotto.

Nella nostra simulazione avremo pertanto una montatura, partendo dall’aggancio del piombo così costruita:
Sgancio per il piombo
10 cm
primo snodo (chiamato anche amo pescatore)
105 cm
secondo snodo
105 cm
terzo snodo
girella o asola perfetta
TOTALE = 220 centimetri
Bene! questa montatura sarà in grado di ospitare perfettamente tre braccioli da un metro.
SCELTA DEL SISTEMA DI COLLEGAMENTO CON LO SHOCK LEADER
Anche in questo caso le opzioni sono davvero poche:
Girella
Sgancio
Asola
La girella e lo sgancio costituiscono un sistema di collegamento molto pesante, soprattutto se non scegliamo la dimensione con la dovuta proporzione. Io, ad esempio, la girella in testa alla montatura la utilizzo per questioni di sicurezza solo sulle montature destinate al mare molto mosso, o comunque destinate ad essere utilizzate con piombi molto pesanti (150/170/200 gr) scagliati con stili di lancio molto potenti (ground cast – aeroground).
Le montature in questione le potete vedere in questo dettagliatissimo articolo dedicato alla montatura eclettica.
Sempre a titolo di esempio, solitamente abbino queste misure:
Girella del 6 per montature destinate a piombi pesanti
Girella del 12 per montature destinate a piombi intermedi
E l’altra soluzione? Diciamo che per questioni di leggerezza ma anche di pulizia della montatura e per la perfetta configurazione sia per la pesca di galla che per la pesca a fondo, preferisco l’asola.
Nello specifico uso il perfection loop, un nodo che la dice lunga sulla sua efficienza (asola perfetta), tanto che ho anche realizzato un video tutorial sul mio canale Youtube che potete comodamente guardare qui sotto:
SCELTA DEL DIAMETRO DELLA LENZA MADRE
Passiamo ora alla scelta del diametro della nostra montatura: vi ricordo che questa scelta va fatta SOLO ED ESCLUSIVAMENTE in funzione DEL PIOMBO che intendiamo utilizzare.
Se vogliamo fare una pesca “leggera”, con mare calmo, canne telescopiche e piombo massimo 100 grammi, è inutile fare montature con diametro superiore allo 0,30 perché risulterebbero sproporzionate, sovradimensionate, e contribuirebbero a cattive presentazioni delle nostre esche a seconda dei casi.
Se invece volessimo sfruttare delle canne più potenti, con piombi da 120/150 grammi possiamo optare per una lenza madre dello 0,40.
Per chi invece volesse affrontare il mare molto mosso, avendo quindi a che fare con piombi ben superiori ai 150 grammi, si possono realizzare le montature con uno 0,50 o anche 0,60 se siete dotati di lanci particolarmente tecnici e potenti.
L’importante è non perdere di vista il fatto che IL DIAMETRO DELLA MONTATURA va scelto in funzione del piombo massimo utilizzabile.
Potete sempre approfondire il discorso leggendo questo articolo.
Un discorso che va in parallelo con un altro articolo che ho scritto circa la scelta del diametro dello shock leader, che vi invito a leggere subito dopo questo articolo, e della particolare relazione che esiste tra il diametro dello shock e quello della montatura.
CONCLUSIONI
Ora che siete in grado di costruire una montatura da pesca, potete dare uno sguardo su come affrontare situazioni successive, come ad esempio:
come organizzarvi per costruire più montature in serie
come avvolgere la montatura nella ruzzola
quali accorgimenti adottare per ridurre grovigli, ossia come dimensionare un bracciolo
E come sempre, vi chiedo di diffondere questi articoli laddove ci siano pescatori che potrebbero trovare utili queste informazioni.
Ciao Roberto ho iniziato da poco a seguirti su YouTube e sono un principiante, volevo farti una domanda sulla montatura. Praticamente se io ho uno 0,22 in bobina per andare più lontano, faccio uno shock leader dello 0,45, il trave di congiunzione tra lo shock e il piombo di che diametro lo faresti se io ad esempio dovessi lanciare un piombo da 100/120 grammi?
Con uno shock leader dello 0,45 farei le montature dello 0.45. Con piombi di quel peso si potrebbe usare, volendo, anche un diametro inferiore.
Complimenti x l’articolo.
Una domanda, come connettore tra la montatura e lo shok cosa consigli? Fast connector oppure girelle con moschettone? Ho provato il fast C ma una volta si è spostata la guaina e si è aperto…strano ma è successo. Grazie.
Ciao Matteo, io preferisco utilizzare uno sgancio rapido e, a sua protezione, un pezzo di termisaldante che impedisca gli sganci accidentali come purtroppo è successo anche a te
e lo shock leader con che nodo dovrei legarlo allo sgancio rapido??
vanno bene il nodo UNI, il palomar, o il clinch
Ciao Roberto, è sempre un piacere leggere i tuoi articoli e vedere i tuoi video, sto imparando veramente tanto. Volevo farti una domanda che magari ti sembrerà stupida ma sono agli inizi e quindi ne so poco: perchè utilizzare il trave? non si potrebbe agganciare il piombo e i braccioli direttamente allo shock leader? In questo modo si eviterebbe una girella quindi dovrebbe essere tutto più resistente.
Ciao Roberto, non esiste nessuna domanda stupida 😉 Senza dubbio si può anche fare la montatura direttamente sullo shock leader, però ci perderesti in intercambiabilità. Ad esempio passare da un tipo di pesca ad un altro. Ma se non hai esigenze particolari puoi serenamente adottare anche la soluzione che dici tu. Ma giusto per la comodità, perchè di avere un apparato più resistente non credo sia una cosa utile una volta che hai fatto una buona scelta dello shock leader 😉 A tal proposito, hai mai letto questo articolo? e questo altro articolo attinente?
Ok perfetto. Grazie
Complimenti Roberto, come sempre preciso ed accurato nelle spiegazioni. La lettura dei tuoi articoli mi ha migliorato molto. Mi manca solo aporofondire la fase del lancio.
Il mio obiettivo è entrare in un team e gareggiare.
Un saluto
Grazie Emanuele! queste sono le parole che mi fanno capire che il blog così come l’ho voluto impostare io, funziona 🙂
Ciao Roberto, tutto chiarissimo come sempre.
Sono un agonista alle prime armi, faccio parte della stessa società di Peppino Alesi, volevo chiederti se hai già fatto un articolo o hai in programma di farlo su come scegliere la montatura adatta da usare per una “pescata” o in “gara” in base alle condizioni del mare. Quindi misura di terminale, che misura di trave come lunghezza e diametro,lunghezza montatura e terminali ecc ecc,tutto ciò che ti porta a scegliere un assetto piuttosto che un altro.
Ciao grazie
Ciao Domenico, un articolo “così mirato” ancora non l’ho fatto 🙁
T ho fornito un assist allira😅😅😅😅
Senza dubbio! ormai la fonte dei miei articoli futuri siete e sarete sempre voi 🙂
Grazie, come sempre é un piacere leggere i tuoi testi, precisi e di una comprensibilità a portata di tutti. Il tuo blog che é una vera e propria enciclopedia del pescatore di surfcasting. Grazie ancora Roberto
Grazie Massimo!
Ciao complimenti per il tuo articolo chiaro e comprensibile è sempre un piacere leggerti. Però con rammarico devo dirti che finora ho combinato del gran casino con le mie montature 😂😂😂ora spero di riuscire meglio.
Caspita l’ho scritto due volte che bischero 😂😂scusate
Ciao accidenti che spiegazione hai fatto, chiara comprensibile e completa… Però con rammarico devo dirti che finora ho combinato del gran casino 🤣🤣🤣🤣grazie è sempre un piacere vedere i tuoi video e leggere i tuoi articoli 👍💙
Dai Marco, non è mai troppo tardi per aggiustare il tutto 🙂
PS ti rispondo solo a questo messaggio eh! ahahahahahah
Come fossi un orologiaio, superlativo come sempre. Ciao Roberto
Ti ringrazio Giovanni 🙂
Anche se argomento già noto per un garista , è sempre bello leggere i tuoi articoli perfettamente dettagliati
Ciao Roby a presto
Grazie Nicola 🙂