
Il titolo dell’articolo per chi non conosce questa particolare montatura che nel mondo agonistico viene chiamata la mitraglietta, desterà senza dubbio tanta curiosità.
Le curiosità come sempre si trasformano in domande, e quando le stesse domande cominciano ad arrivarmi in grandi quantità, ecco che nasce un nuovo articolo 😊
Ormai ho superato quota cento articoli da parecchio, e non potete immaginare la soddisfazione di rispondere ad una domanda mettendo direttamente il link ad uno degli articoli del mio blog! A proposito, questo è il link che porta all’indice degli articoli.
In poche parole, la fonte dei miei articoli siete proprio voi, con le vostre domande 😊
Torniamo a questa particolare montatura che viene chiamata in gergo “agonistico” la mitraglietta.
Il termine la mitraglietta è sempre stato associato anche al sabiki, ma nel mondo del nostro agonismo di pesca dalla spiaggia questa montatura assume forme e funzioni che piano piano vi rivelerò.
Prima di tutto cominciate a dare uno sguardo qua a fianco… une dei tanti miei fantastici disegni 😀
Come avete appena potuto osservare la mitraglietta è una montatura molto corta, che ospita tre braccioli di circa 20 centimetri. La variante con l’amo pescatore la sconsiglio se c’è turbolenza.
La versione più efficace è senza dubbio quella da un metro in cui né il bracciolo basso né quello alto toccano rispettivamente l’aggancio con il piombo e quello con lo shock leader.
Entriamo nel vivo, e vediamo a cosa serve, quando e come si usa, e soprattutto come si può costruire.
A COSA SERVE LA MITRAGLIETTA

Lo scopo principale di questa particolare montatura è quello di ovviare alla carenza di prede, andando a cercare quelle più piccole, più difficili da catturare.
Sto parlando di piccolissime lecce stella, degli schiumaroli, e di tutte quelle prede che solitamente stanno nella prossimità di un gradino ben pronunciato, oppure delle piccole tracine che, come vedremo, non sempre si trovano nel gradino ma anche nelle secche.
Da qui la necessità di raccogliere tre esche in braccioli molto corti, che riescano a coabitare in uno spazio così piccolo come un gradino di una spiaggia media o profonda.
Non solo! Braccioli corti che riescano anche ad affrontare l’eventuale maggiore turbolenza che si crea nel gradino.
COS’E’ IL GRADINO
Non mi piace dare le cose per scontate, quindi per il neofita che non sa cos’è il gradino, ecco qua la spiegazione: si tratta del primo dislivello che assume la spiaggia partendo dal bagnasciuga (in poche parole si sta parlando di distanze piccolissime.
DOVE SI USA LA MITRAGLIETTA

Se intendiamo andare a caccia di lecce stella o cefalotti, quindi sfruttando il primo dislivello della spiaggia (il c.d. gradino) solitamente suggerisco di effettuare un lancio maggiore per poi recuperare sino a che visivamente non vediamo che il primo bracciolo comincia a lavorare in prossimità della battigia.
Se intendiamo cercare le piccole tracine, queste possono trovarsi sia nel gradino (e allora adotteremo lo stesso sistema appena descritto, oppure andando a lanciare la mitraglietta alla fine della secca, per poi fare una lenta trainetta di ricerca.
La funzione del bracciolo corto gioca a favore anche di un immediato riscontro in caso di abboccata.
COME SI COSTRUISCE LA MITRAGLIETTA?

Per la sua costruzione posso mostrarvi due vie:
1- montatura classica dotata di snodi con micro girelle, sfere o perlina tra perline
2- montatura usa e getta dove il bracciolo viene ricavato direttamente dalla lenza madre mediante un nodo DROPPER
Nel primo caso la scelta dello snodo sarà in base alle vostre preferenze (girella o sfera). Per quanto riguarda la “perlina tra perline” immagino che molti di voi si staranno già chiedendo: “ma che roba è?”
Per “perlina tra perline” intendo una perlina più grande (per esempio quella che usiamo per una lenza madre dello 0,60) racchiusa tra due micro perline (incollate o bloccate con nodo, come preferite), e il bracciolo legato con un nodo UNI alla perlina più grande.
Il secondo caso è quello di una montatura leggerissima, usa e getta, ma credo che prima sia necessario dare uno sguardo a come si realizza il nodo DROPPER
Ora che sappiamo fare questo nodo, possiamo realizzare la mitraglietta, e posso anche mostrarvelo in video:
L’utilizzo della mitraglietta è saltuario, e raramente ci capita di doverla usare, per questo motivo suggerisco sempre di averne tre o quattro pronte nel cassone in modo da essere pronti qualora ci dovesse servire.
La versione fatta col nodo dropper ha la comodità di essere realizzata con facilità e molto velocemente, ma ricordatevi che ha un limite importante: essendo il bracciolo derivato dalla lenza madre, questo è privo di scaricamento di qualunque rotazione e torsione, pertanto… non facciamogli fare gli straordinari 😀
SEGUIMI SU
Ciao Roby, ma la mitraglietta con terminali da 20 cm secondo te può essere efficace anche nella pesca a lunghissima distanza?
Ciao Roberto, onestamente non l’ho mai provata sulla lunghissima distanza perchè le faccio sempre di diametri sottili. Però si può sempre provare!
Beh mi hai fatto tornare indietro di quasi 45 anni mio padre pescava gia allora dalla spiaggia e i travi erano quasi tutti completamente “nudi ” l’asola dropper si usava gia allora ma ovviamente puoi immaginare cos’era la sardegna 45 anni fa io da 74enne ricordo che la villasimius arrivava fino a baccu mandara a egia andare a solanas era un’avventura un caro saluto !!
Ma certamente! stiamo parlando probabilmente della più antica montatura da pesca esistente: certamente chi l’ha inventata è morto di vecchiaia parecchi decenni fa 😉
Grazie Roberto che ci tieni sempre aggiornato su tutte le novità … Una domanda mettere un micro pop up sui bracciolo della mitraglietta potrebbe essere utile? Un altro cosa in caso di mare calmo e meglio usare il pescatore anche se corto ? Grazie Roberto
Ciao Simone, considerando la molteplicità delle spiagge e delle prede che possiamo trovare in tutta Italia direi che qualunque variante tu voglia fare alla mitraglietta non potrà che tornarti utile: sia in negativo (e non lo fai più) sia in positivo 😉
Complimenti Roberto x come riesci a spiegare con tanta semplicità rendendo tutto più semplice complimentissimi
Ciao Roby,bel tutorial,come sempre molto preciso e chiaro. Quando tornerò in spiaggia proverò sicuramente questo calamento…sei grande.
Figissima mi hai fatto tornare indietro nel tempo, me l’ha insegnò mio padre fine70 inizi 80 avevamo il casootto a Sassu, si pescava tantissimo. avevo una cannetta delescopica da barca una torcia in ferro con batteria quadrata e luce gialla avevamo la casa vicino al fortino che adesso è in acqua, per ogni pesce faccevo su e giù da spiaggia a casa mi slamava il pesce e mi metteva il verme che ricordi❤️😍😍😍😍😍😍😍😍🎣😜👌🏼👍🏼
Come sempre la tua semplicità nelle spiegazioni rende il tutto, anche al neofita, molto semplice ed attuabile. Grazie per la tua immensa disponibilità nell’illustrarci le varie strategie di pesca…. ☺️☺️☺️