Quante volte vi è capitato di sentir parlare qualche pescatore a cui piace pescare con la teleferica? O più semplicemente avete sentito il termine “teleferica” abbinato ad una azione di pesca.
A giudicare dal numero di domande che mi sono giunte su questo particolare metodo di pesca, credo che il sistema sia sconosciuto a tante persone.
Il tema è così particolare e per certi versi divertente, che non solo ho voluto scriverci un articolo sopra (questo), ma ci ho voluto anche realizzare un video per il mio canale Youtube 😊che verrà pubblicato questo fine settimana, quindi ISCRIVETEVI se vi fa piacere 🙂
Qui a fianco il fermo immagine del video realizzato con Riccardo Barrili di Barisardo, ripreso e montato da Daniele Mallus, mentre qui sotto il video vero e proprio 🙂

Pescare con la teleferica significa avere a che fare con inneschi di pesci vivi: cefali, anguille, o anche prede occasionali trasformate in inneschi per predatori: stiamo parlando quindi di una pesca dedicata a prede di discrete dimensioni.
Giusto per rendere l’idea, pescare con la teleferica utilizzando vermi non ha senso, e neanche funzionerebbe!
Prima che qualcuno possa pensare che il sistema della teleferica sia “il sistema universale per l’utilizzo del vivo”, preferisco smorzare gli entusiasmi… ci sono situazioni in cui la teleferica è migliore delle soluzioni classiche (vedi minitrave o short rovesciato), e altre in cui la teleferica è improponibile.
Prima di andare a vedere i vari campi di applicazione del sistema della teleferica, preferisco illustrate alcuni dettagli che hanno una rigorosa precedenza logica 😉

VI parlerò infatti di:
- – COME FUNZIONA LA TELEFERICA
- – COME PUO’ ESSERE COSTRUITA
- – GLI ACCORGIMENTI DA ADOTTARE
E solo dopo aver parlato di questi aspetti preliminari vi parlerò di quando è conveniente utilizzarla e quando invece pescare con la teleferica non ha alcun senso.
COME FUNZIONA LA TELEFERICA

Come la parola stessa può farvi immaginare, la teleferica non è niente altro che una specie di bracciolo che si posiziona direttamente sul filo della bobina del mulinello, e che viene lasciato scorrere verso il gradino di risacca con il pesce vivo innescato.
La successione delle operazioni per pescare con la teleferica sarà pertanto la seguente:
- 1- Agganciamo il piombo (suggerisco sempre zavorre pesanti, dai 150 gr in su) allo sgancio dove solitamente agganciamo la montaturaLanciamo il piombo ad una distanza a piacere (io solitamente lo metto ad una cinquantina di metri
- 2- Abbassiamo la canna, e agganciamo al filo in bobina la teleferica innescata col vivo
- 3- Alziamo la canna in modo che la teleferica “scorra” verso il mare sino a che l’innesco non supera il gradino di risacca
- 4- A questo punto la preda innescata sarà libera di nuotare lungo tutto il filo dal gradino di risacca sino al piombo
Sarà nostra cura verificare che l’innesco riesca a superare il gradino di risacca, ma questo aspetto lo ritroveremo in modo più approfondito più avanti.
Ora che vi ho mostrato come funzione pescare con la teleferica, posso procedere a farvi vedere come si costruisce: non vi preoccupate, è davvero semplice!
COSTRUIRE UNA TELEFERICA
Partendo dal collegamento della stessa con il filo in bobina, dobbiamo dotarci di uno sgancio che abbia una curvatura abbastanza ampia in modo da facilitarne lo scorrimento lungo il filo della bobina.
Che sia sgancio con girella o senza girella non importa: l’importante è che lo sgancio abbia un sistema di chiusura sicuro, in modo da evitare che durante il combattimento questo possa sganciarsi o uscire dal filo in bobina.
Al sistema di aggancio della teleferica leghiamo circa due metri di nylon, al quale collegheremo poi l’amo che intendiamo utilizzare per innescare il vivo.


Ovviamente se dovessimo riscontrare l’inconveniente dei pesci serra, o di predatori dotati di dentature importanti, al bracciolone di due metri (circa) collegheremo tramite una girella uno spezzone di cavetto di acciaio di circa 20/30 centimetri, e al cavetto collegheremo infine l’amo scelto.
Questo è l’esempio di teleferica realizzata con il finale fatto di cavetto di acciaio, in uno dei miei fantastici disegni 😀
Mentre questo è il disegno relativo alla teleferica fatta di solo nylon.
Sarà come sempre il mare a dirci se la teleferica fatta di nylon non va bene, e solitamente la causa è sempre la stessa 😀 Il pesce serra 😀

ACCORGIMENTI

Pescare con la teleferica significa avere a che fare con prede importanti, potenti, e dato che il sistema pescante scorre lungo il filo in bobina, si può già intuire quanto uno 0,20 possa essere assolutamente inadeguato.
Visto quanto sto per scrivervi circa quando è opportuno utilizzare la teleferica e quando no, possi dirvi che quando uso questo sistema utilizzo mulinelli che hanno in bobina un prudente ed efficace 0.30 di diametro. Nello specifico mi piace usare fili siliconati come il Velvet o lo Special Sea Hi-Viz della Trabucco.
Un ultimo accorgimento, anche se per me abbastanza superfluo, consiste nel posizionamento di una perlina di gomma di qualunque dimensione, purché lo stesso sia maggiore dell’apertura dello sgancio scelto.
A cosa serve questa perlina? A proteggere il nodo che collega il filo della bobina del mulinello allo sgancio al quale abbiamo poi successivamente apposto il piombo.

In questo particolare caso l’utilizzo dello shock leader è superfluo, ma come spesso accade, se dovessimo improvvisare una pescata con la teleferica, sicuramente avremo a che fare con bobine già dotate di shock leader.
Non vi preoccupate, lasciatelo pure nella bobina che non crea nessun problema alla teleferica.
Quando il predatore aggredisce il nostro innesco e rimane allamato, quando iniziamo l’azione di recupero prima o poi lo sgancio della teleferica andrà a collidere con lo sgancio al quale è attaccato il piombo: ecco il senso della perlina gommosa c.d. “salvanodo”.
Ora che vi ho raccontato come funziona, come costruirla, quali accorgimenti è meglio adottare, posso completare l’articolo parlandovi del suo utilizzo.
Nella foto un bellissimo rombo catturato da Mirko Pittalis.
I VANTAGGI DI PESCARE CON LA TELEFERICA
Si può ben intuire quale possa essere il principale vantaggio di questo sistema pescante: il pesce innescato in questo modo non subisce alcuno shock dovuto al lancio, in quanto viene delicatamente “calato” in acqua tramite la teleferica.
L’innesco vivo in questo modo risulta molto più vitale e conseguentemente catturante.
Attenzione però! La cura nell’eseguire l’innesco vivo devono essere sempre alte. Un innesco malfatto potrebbe uccidere il vivo in breve tempo.
Un altro aspetto positivo è senza dubbio quello per cui la diffidenza del predatore viene vinta da un innesco che non oppone grandi resistenze, e la possibilità che questo venga inghiottito aumentano.
GLI SVANTAGGI DI PESCARE CON LA TELEFERICA
La principale problematica viene creata dalle condizioni del mare, quando questo è troppo mosso, a tal punto che non si riesce a far scavalcare l’onda del gradino di risacca all’innesco.
È questo il motivo per cui in precedenza vi ho scritto di stare attenti che il vivo superi il gradino di risacca. Se non ci riesce c’è il rischio che la preda innescata venga trascinata verso la battigia, con conseguente potere catturante vicino allo zero.
Anche la presenza di alghe può rendere infruttuoso pescare con la teleferica. Spesso queste si accumulano nei primi metri e allora la necessità di scavalcarle richiede altre soluzioni di pesca.
Infine, a seconda della conformazione della spiaggia, può risultare necessario che l’innesco raggiunga determinate distanze, o stazioni in particolari punti del mare (piccolo canale o dislivello, o presenza di corpi morti o scogli, ecc), e anche in questo caso l’utilizzo della teleferica risulterebbe infruttuoso, o meno efficace.
QUANTI AMI?
Prima che vi venga in mente questa domanda preferisco portarmi avanti e giocare d’anticipo 😀
Per pescare con la teleferica, vista la sua buona percentuale di inneschi ingoiati, basterebbe sempre e solo un amo, ma vi consiglio di regolarvi in base alla dimensione del vivo.
Quanto più questo è piccolo (ma sopra le dimensioni minime di legge) quanto più sarà opportuno utilizzare un solo amo.
Al contrario, quanto più sarà grande il vivo ( considerate che in pieno inverno non faccio fatica a mettere in acqua anche cefali da 300/400 grammi) quanto più potrete prevedere anche il secondo amo.
MATERIALE NECESSARIO
Premetto che come sempre io utilizzo materiali Trabucco, del quale sono testimonial, e che metto dei riferimenti specifici sia perché poi tanti lettori me li chiedono, sia perchè in questo modo chiunque possa vedere i materiali necessari e comprarli della marca che preferisce.
Cominciamo dalla lenza nel mulinello: ho scritto che il diametro deve essere importante vista la portata delle prede che scaturiscono dalla pesca con la teleferica.

Nylon da mettere nella bobina del mulinello Velvet Procast della Trabucco, diametro consigliato almeno 0,30.
Esempio di moschettone che funge da connessione tra la teleferica e il filo nella bobina del mulinello.
La curva del moschettone deve essere ampia, in modo da favorire più possibile lo scorrimento del filo in bobina nel suo interno.
Questo qui a fianco è il resistentissimo XS Crane Coastlock, per la misura considerate che anche la più piccola va più che bene.


ll lungo bracciolo solitamente lo faccio con questo fluorocarbon, FC403 Saltwater, che con i suoi diametri compre qualunque esigenza.
In questo caso uno 0,40 sarà più che sufficiente a coprire la maggior parte delle situazioni, ma se vorrete essere più prudenti potrete salire di diametro quanto vi pare 😉
Nel caso la teleferica richiedesse l’utilizzo del cavetto di acciaio per via dei pesci serra, quelli della Trabucco sono comodissimi, e disponibili in tante misure.
A seconda del cavetto di acciaio in vostro possesso potrete regolarvi grazie a questa tabella qui vicino.


ll cavetto di acciaio, fondamentale per la pesca al pesce serra.
La serie di ami che adoro per questo tipo di pesca.
La serie HISASHI 10026 arriva sino alla misura del 5/0 e non fallisce un colpo grazie alla sua forma.
L’importante è non vanificarla con inneschi sproporzionati 😉

SUGGERIMENTI
A questo punto, se non lo avete già fatto, vi consiglio di dare uno sguardo a questi articoli, strettamente attinenti all’argomento appena trattato 😉
SEGUIMI SU
Ciao Roberto. Pesco spesso a teleferica e succede che sovente il bracciolo della teleferica dove innesco il vivo si aggroviglia sulla lenza madre. Hai qualche suggerimento?
che diametro utilizzi solitamente, quanto la fai lunga? infine, che vivo inneschi e come? giusto per cercare di capire cosa potrebbe esserci che non va 😉
0,40 nylon, terminale 2 mt, innesco su coda ( come nella traina) e un altro amo sul dorso vicino alla pinna dorsale
è abbastanza lungo come finale, in teoria non dovrebbe darti problemi, ma visto che te li da direi di accorciare un pochino; tanto ai fini degli effetti della teleferica cambia poco accorciare da due a un metro e mezzo 😉
Ciao Roberto, Per quanto riguarda il filo in bobina, menzioni il Velvet oppure il Special Sea HI-VIZ che entrambi arrivano al massimo allo o,35 di diametro……. poi vedo che come terminale che hai usato nel video, usi un generoso 0.40. e’ correttto oppure solo una dimostrazione per il video. La domanda è volta, perchè vorrei comprare il filo corretto per caricare una bobina dell’Ultegra 14000 e una bobina del Daiwa Emblem 45SW. Grazie 1000 in anticipo.
Ciao Maurizio, un conto sono i fili per il mulinello (Velvet e Special Sea) e un conto è il fluoro carbon che ho utilizzato per fare il bracciolo (FC403 Saltwater). Avendo avuto la stessa impressione per entrambi i fili da bobina, ti direi di scegliere in base alle tue affinità con i colori, perché sulla qualità non saprei quale dei due mettere per primo. Tieni presente che il Velvet è quello giallo, e lo special sea è quello bianco 😉
Ciao Roberto come al solito ti faccio i miei complimenti sempre al top e chiaro e dettagliato come un professore sulla cattedra per me sei il numero 1
Ti ringrazio per quello che fai e per come metti a disposizione di tutti la tua professionalità e le tecniche acquiste nel tempo
GRAZIE
Pietro
Grazie Pietro 🙂
Ciao Roberto, come sempre molto preciso ed interessante. Volevo chiederti: cosa ne pensi degli agganci in acciao (quelli con braccetto a spirale) al quale collegare il bracciolo? Sono meno scorrevoli rispetto all soluzione da te descritta? Grazie!
Complimenti Roberto, articolo molto molto interessante. Grazie.
Grazie Antonio
Ciao Roberto, quando pesco con la teleferica, subito dopo il moschettone su cui collego il bracciolo inserisco una palla di polistirolo. Credo sia utile per avere un riferimento visivo. Come guidichi questa soluzione?
Ciao Pasqualino, se peschi in diurna e se il polistirolo è bloccato al moschettone della teleferica ha senso 😊
Si pesco in diurna e il polistirolo è attaccato al moschettone
Sei troppo forte 💪😜👍
Grazie Michele 😊
Grande Roberto come sempre esaustivo, chiaro e obiettivo.
Grazie ❤️