Poiché esistono diverse soluzioni, un dettagliato articolo su come stoccare le linee Japan style o Sabiki è la miglior soluzione per dare qualche consiglio a chi si sta appassionando a questo stile di pesca.
Le varie soluzioni disponibili dipendono dalla modalità che abbiamo scelto per la gestione delle lenze, e dalla modalità per la loro costruzione.
A tal riguardo, nel caso non li aveste ancora letti, vi suggerisco questi due articoli: “come costruire i sabiki” e “come gestire i sabiki”.
Ipotizziamo di aver scelto di utilizzare il sabiki singolo, monopezzo: in questo caso si potranno utilizzare differenti metodi di conservazione.

STOCCAGGIO SU RUZZOLA CLASSICA
La prima soluzione che vi racconto avviene sulla classica ruzzola che utilizziamo per le montature, o anche per gli ami; in questo caso vi consiglio ruzzole che abbiano il diametro di 5-7 cm.
In una ruzzola si possono stoccare in modo ottimale ben cinque sabiki di lunghezza sino a 3-4 metri.

STOCCAGGIO SU RUZZOLA AVVOLGI SABIKI
Un’altra soluzione consiste nell’utilizzo di ruzzole di fabbricazione giapponese, come quelle mostrate nella foto accanto; a seconda della tipologia scelta si possono stoccare da 2 a 10 sabiki!
Per stoccare a loro volta queste ruzzole speciali, le soluzioni che ci offre il mercato sono parecchie: sistemi classici come le scatole top box, oppure dei contenitori cilindrici che però siano dotati di chiusura ermetica.
Isolare qualunque forma di ami stoccati dall’umidità aiuta ad evitare che questi diventino inutilizzabili a causa della ruggine.

UN COMODO ACCESSORIO
Per disporre gli ami all’interno delle ruzzole esiste un accessorio che si può trovare in vendita in alcuni negozi online; potete osservare com’è fatto nelle figure qui a fianco.
Se dovesse risultare complicato comprarlo, sappiate che si può ricavare anche dai vecchi slamatori metallici, modificandoli leggermente con l’ausilio di una lima per ferro.

Ora però torniamo al discorso principale: ossia come stoccare le linee japan style o sabiki.
Dobbiamo infatti vedere come stoccare i sabiki che vengono realizzati con sistemi di aggancio rapido (ad esempio i Fast C, oppure le Fast Link Swivel).
In questo particolare caso avremo un doppio stoccaggio: da una parte dobbiamo tutte le parti primarie, e da un’altra separata parte le parti secondarie.
LA PARTE PRIMARIA DEL SABIKI
Prima di parlare di come stoccare le linee japan style o sabiki, è meglio darvi una idea di quante è meglio averne già pronte, in modo da poter affrontare la maggior parte delle situazioni.
Un numero ideale di parti primarie da portarsi appresso potrebbe essere di circa 25/30; nella loro parte finale prevederemo gli agganci rapidi.
Vi starete chiedendo: “ma di quali diametri?” eccovi accontentati!
Il mio suggerimento è quello di costruire e stoccare circa 10-15 parti primarie per ognuno dei seguenti diametri: 0.30/0.26/0.22.
Le sistemerete su ruzzole in multipli di 5.
Come possiamo collegare le parti primarie tra di loro, in modo da poi avvolgerle nelle ruzzole con facilità?
La soluzione più pratica consiste nel collegare tra loro le parti primarie del sabiki sfruttando l’aggancio rapido che conclude la parte primaria con l’asola dell’inizio seconda parte primaria, e così via, sino a che non arriveremo all’ultima, e questa la bloccheremo con uno spillo.
LA PARTE SECONDARIA DEL SABIKI
A seconda del tipo di giunzione rapida che sceglieremo per collegare la parte secondaria del sabiki a quella primaria, avremo distinte forma di stoccaggio.
FAST LINK SWIVELS O FAST C
Consiglio lo stoccaggio delle parti secondarie su ruzzole classiche o quelle porta sabiki descritte in precedenza.
Scegliete voi in base alle vostre preferenze o, come spesso accade, in base a ciò che trovate più facilmente in commercio!

La parte secondaria del sabiki non è niente altro che il bracciolo dotato di amo. L’accorgimento da seguire è quello di dotare ogni bracciolo di una piccola asola, o di un piccolo occhiello, ricavabile da una piccolissima brillatura, in modo da consentire l’aggancio (o anche la sostituzione) alla parte primaria del sabiki con facilità.
Il numero di parti secondarie da stoccare sarà in funzione del numero dei diametri che abbiamo scelto di prevedere nelle nostre scorte, e in base alla distanza tra gli ami che abbiamo previsto sul sabiki.
Ipotizzando di scegliere tre diametri e tre distanze, prevederemo tre ruzzole per ogni diametro con tre distanze scelte.
In totale avremo circa 12/15 ruzzole, e con queste saremo in grado di affrontare quasi tutte le situazioni di pesca che potrebbero verificarsi durante le nostre pescate.
In questo modo il materiale da portare con sé a pesca, che si tratti di gara oppure no, diminuirà notevolmente.
Una ulteriore standardizzazione e semplificazione degli stoccaggi può derivare dalla scelta del nodo come sistema di giunzione tra la parte primaria e la parte secondaria del sabiki.
Questo è tra i sistemi più usati anche tra i pescatori giapponesi, e ci consente di risparmiare tempo, ed alla lunga è anche il più pratico in assoluto.

ULTERIORE SOLUZIONE
Potremo disporre le nostre parti secondarie anche sistemandole tutte su un’unica ruzzola:
Nella foto qui sotto potete vedere una riserva di 45 ami pari a 15 parti secondarie complete!

Per unire la parte primaria del sabiki a quella secondaria basterà effettuare un nodo albright di 4/6 spire.
Per prendere una nuova parte secondaria basterà slegare i tre ami vecchi, recidere con le forbici la lenza madre all’altezza della legatura del 4 amo come nella figura qui a fianco, ed effettuare il nodo.
Se la scelta del pescatore ricade sul cambiare i braccioli, a parte i braccioli che deve legare analogamente al nostro modo di pescare, deve prepararsi tanti sabiki secondo quante tipologie si deve portare dietro e che potrebbero servire.

I braccioli già provvisti di piccole asole o dotati di nodo scorsoio, andranno conservati in appositi portafogli “rig wallet” o in appositi tubi rigidi possibilmente trasparenti, etichettati col tipo di amo ed il tipo di amo come nella figura a fianco.
Il numero di portafogli (contengono fino a 10 bustine l’uno) dipenderà esclusivamente dalla tipologia di ami che intendiamo utilizzare.
Dipende dalla loro numerazione, dal diametro del filo scelto (solitamente ci si limita a 2 misure di amo di due tipologie ed ad un paio di diametri di filo), e dal tipo di filo che abbiamo deciso di usare (solitamente poliestere, ma in alcuni casi anche fluorcarbon).
Come sempre vi invito ad utilizzare il riquadro qui sotto per eventuali domande, alle quali risponderò prima possibile. Buona lettura 🙂
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