La mormora è certamente una delle specie più diffuse nel Mar Mediterraneo, e se contiamo che la maggior parte dei pescatori si imbatte in questo tipo di preda, un articolo su come pescare la mormora non poteva certo mancare nel mio blog!
I pescatori alle prime armi, quelli a cui piace il total relax (canna da beach, sedia e birra), quelli che fanno le gare, insomma… qualunque appassionato di pesca avrà sempre a che fare con una preda come la mormora per tutto l’anno.
Tutto l’anno? C’è qualcuno che sta già storcendo il naso? Onestamente spero di no, perché sono ventisei anni che mi imbatto (più o meno frequentemente) con questa preda durante tutto l’anno.
E pensare che quando ho iniziato a pescare le realtà dell’epoca erano:
– le mormore arrivano a settembre
– le mormore più grosse si pescano a settembre/ottobre perché si avvicinano a deporre
– la mormora si pesca con il mare piatto
– e non sto a dilungarmi ulteriormente


Sapere come pescare la mormora diventa pertanto un ottimo bagaglio per qualunque tipo di pescatore.
Altrettanto importante è sapere che nei mesi di luglio e agosto le mormore hanno il picco riproduttivo, quindi soprattutto in questi due mesi è fondamentale mettersi una mano sulla coscienza, e liberare gli esemplari femmina che stanno per depositare le uova.
Come facciamo a sapere quando una mormora è femmina e sta per depositare le uova? Leggi questo articolo, e grazie alla tabella potrai sapere in base alla lunghezza del pesce, di che sesso è, e se sia il caso di rilasciarla (c.d. misura minima etica).
Quello che vi racconterò sulla pesca di questo grufolatore sarà il frutto di un quarto di secolo passato a pescare più o meno indirettamente la mormora!
LA MONTATURA PER LA MORMORA
Sapete quante volte ho visto domande del tipo “qual’è la montatura per pescare la mormora?“: direi parecchie volte!
Ciò che però mi ha spesso sconcertato, è la facilità (e la leggerezza) con cui spesso si risponde con un perentorio “si usa un trave lungo con finali lunghi“, senza però relazionare la montatura ad una determinata condizione del mare…
Questo è il motivo per cui, prima di parlarvi della montatura specifica per catturare le mormore, farò una distinzione in base alle condizioni del mare.
L’aspetto più importante, infatti, è la presentazione dell’esca sia che si parli di come pescare la mormora, sia che si parli di come pescare qualunque tipo di pesce.
Se dovessimo ipotizzare di trovare un mare abbastanza mosso, dovremo essere sicuri che utilizzare finali lunghi non metta a rischio la presentazione dell’esca con dei probabili grovigli!
A tal proposito se non lo aveste già fatto, vi suggerisco di leggere l’articolo su come dimensionare un bracciolo.


MONTATURA QUANDO IL MARE E’ PIATTO
In assenza di corrente il classico trave “lungo” è la soluzione perfetta, soprattutto se cerchiamo le catture multiple (due o tre mormore sulla stessa montatura).
La lunghezza della montatura quanto deve essere? Già mi immagino la vostra curiosità! Ebbene, anche in questo caso non esiste una lunghezza “fissa”, perchè dobbiamo fare i conti con le esigenze di tutti i pescatori (c’è chi pesca avendo a disposizione poco spazio nella spiaggia, o usa canne più corte, chi preferisce usare solo un amo, insomma… tante opzioni).
Ciò che vi suggerisco è innanzitutto stabilire con quanti ami volete pescare, dopodiché sarà la lunghezza del bracciolo a determinare quanto sarà lunga la montatura. Per agevolarvi ecco uno schema riepilogativo:
LUNGHEZZA BRACCIOLO | NUMERO DI AMI/SNODI | LUNGHEZZA MONTATURA |
---|---|---|
100 cm | 1 | circa 115 cm oppure minitrave o scorrevole |
100 cm | 2 | circa 115 cm |
100 cm | 3 | circa 220 cm |
125 cm | 1 | circa 140 cm oppure minitrave o scorrevole |
125 cm | 2 | circa 140 cm |
125 cm | 3 | circa 270 cm |
Come si può intuire, escludendo il minitrave e lo scorrevole, la montatura per un amo o per due ami è praticamente la stessa, come ampiamente spiegato in questo articolo sulle montature ad uno o due ami.
In poche parole, per sapere come dimensionare una montatura potete anche leggere comodamente questo articolo.
MONTATURA QUANDO IL MARE E’ MEDIAMENTE MOSSO
Quando vedete che l’acqua comincia a muoversi, o quando inizia a formarsi un po’ di corrente, potremmo essere costretti a dover aumentare il diametro dei braccioli per evitare che lo stesso si aggrovigli per effetto della corrente.
Aumentare troppo il diametro pur di tenere la stessa lunghezza del bracciolo potrebbe però diventare controproducente, per cui in questi casi vi suggerisco di accorciare il bracciolo.
Che problemi potrebbe dare un diametro del bracciolo troppo grosso? A mio avviso soprattutto uno: quando l’ingombro del nodo sull’amo inizia a diventare troppo “grosso”, questo potrebbe rovinare l’esca e conseguentemente la sua presentazione. Immaginate una arenicola sottile…
Questo è il motivo per cui in questi casi reputo meglio usare una montatura più corta in grado di ospitare braccioli mediamente lunghi. Anche in questo caso vi propongo una tabella in modo che poi voi facciate una scelta mirata:

LUNGHEZZA BRACCIOLO | NUMERO DI AMI/SNODI | LUNGHEZZA MONTATURA |
---|---|---|
70 cm | 1 | circa 85 cm oppure minitrave |
70 cm | 2 | circa 85 cm |
70 cm | 3 | circa 160 cm |
85 cm | 1 | circa 100 cm oppure minitrave |
85 cm | 2 | circa 100 cm |
85 cm | 3 | circa 190 cm |
Quando si comincia ad avere a che fare con braccioli più corti si può prendere in considerazione anche la “montatura a battere“, ma per questa variante vi consiglio di leggere questo articolo subito dopo questo.
MONTATURA QUANDO C’E’ MARE MOSSO
In questo caso reputo insolita la cattura delle mormore, a tal punto da non doverla argomentare più di tanto. Le regole da seguire per le montature sono quelle che potete trovare nell’articolo dedicato all’azione di pesca con il mare mosso.

FORMA E GRAMMATURA DEL PIOMBO
Vorrei premettere che a mio avviso non esiste un piombo “per mormore”, ma certamente esiste un piombo per il mare piatto, così come esiste un piombo per ogni condizione del mare e per ogni tipo di lancio 😉
Se il mare è completamente piatto il classico piombo ad ogiva va bene, mentre per la grammatura bisogna necessariamente rapportarsi alla distanza da ottenere. Per una azione di pesca classica entro i canonici 60 metri possiamo utilizzare dai 50 agli 80 grammi, se intendiamo andare oltre possiamo usare anche il piombo da 100 grammi.
L’importante è che si comprenda che la grammatura del piombo è determinata dalle condizioni meteo (ad esempio se abbiamo un vento frontale), dalla distanza da ottenere, e dalla canna che dobbiamo impiegare per ottenerla.
Mettere una zavorra da 50 grammi su una canna da 200 gr di potenza è una soluzione sbagliata. Perché? Certamente i 50 grammi saranno lanciati dalla canna senza problemi, ma l’esecuzione del lancio in questa caso sarebbe talmente veloce da mettere a rischio l’integrità dell’esca.
LE ESCHE
Per un grufolatore come la mormora l’esca regina è senza dubbio l’arenicola, ma non trascurate anche altri vermi come il coreano, l’americano, o il tremuligione (per chi ce l’ha).
E’ chiaro che quando il mare comincia ad agitarsi entrano in gioco anche esche più voluminose come il cannolicchio o il bibi, in grado di insidiare prede di taglia più soddisfacente.
Non sottovalutate neanche il granchio di sabbia (quello chiarissimo, con le palette nelle zampe). In spiagge come Platamona e Marina di Sorso i pescatori della zona sono dei veri e propri maestri con questa particolare ed insolita esca.

STRATEGIA DI PESCA
Finalmente entriamo nel vivo dell’articolo!
Spero avrete compreso la necessità di dover fare tutte quelle distinzioni che hanno preceduto queste parole.
Tra le domande più frequenti sicuramente queste sono le più gettonate:

E’ MEGLIO LA LENZA IN BANDO O IN TENSIONE?
Ciò che è certo è che non esiste una strategia “fissa”. A volte pescare con la lenza in bando piuttosto che in tensione “sblocca” le situazioni di stallo.
Io ad esempio comincio spesso mettendo la lenza in tiro, ma mai troppo eh! Giusto il tanto da piegare appena il sensibilissimo cimino della mia Supernova GR Prolite. Se non vedo alcun segnale, inizio a lasciare la lenza in bando e vedo se cambia qualcosa.
Ovviamente chi inizia con la lenza in bando procederà in modo inverso!
E’ MEGLIO LA CANNA BASSA O LA CANNA ALTA?
Per quanto riguarda la posizione della canna la condizione è solo una: a che distanza stiamo pescando…
Quanto più vicino lanciamo le nostre esche, quanto più bassa sarà la canna (ovviamente state attenti che il mulinello non finisca nella sabbia!).
Questo per far si che la montatura sia completamente stesa sulla sabbia.


E’ MEGLIO IL PIOMBO LEGGERO O IL PIOMBO PESANTE?
In questo caso bisogna procedere con progressione. Solitamente è meglio cominciare con grammature più leggere possibile, ma in grado di farci mettere l’esca alla distanza o nella posizione desiderata.
La mormora è un pesce molto vorace, è in grado di ingoiare con una “aspirata” della sua bocca retrattile bocconi che non vi immaginate, per cui se dovesse capitare di vedere delle mangiate che poi non vanno a segno, sappiate che molto probabilmente non state avendo a che fare con le mormore.
A prescindere da quale preda possa essere, in questi casi allungate i braccioli il più possibile, e mettete la lenza in bando.
SPOSTARE L’ESCA SI O NO?
In questo caso basta ragionare 🙂 Se l’esca è a una distanza ravvicinata possiamo fare uno o due spostamenti, dopodiché siamo praticamente arrivati al bagnasciuga 😀
Una ottima strategia di ricerca delle mormore consiste invece nel lanciare parecchio lontano la montatura con gli inneschi, e organizzare uno spostamento di una decina di giri di mulinello ogni 3/4 minuti. Se c’è qualche mormora nei paraggi state tranquilli che sarà attirata da quello spostamento.

BRACCIOLI SOTTILI OPPURE NO?
In questo caso un video vale più di mille parole… guardate cosa è successo in una sfida del tutto particolare in cui io utilizzavo un bracciolo di diametro grosso e il mio avversario un diametro nettamente più sottile 😉

OCCHIO AI GRANCHI
Avere le idee chiare su come pescare la mormora è una gran cosa, ma bisogna sapere anche come comportarsi quando si ha a che fare con il nemico numero 1 delle nostre esche: il granchio.
E’ sempre bene controllare le esche ogni 10 minuti al massimo, per verificare che gli inneschi esistano ancora!!! Ebbene si! Quando l’attività dei granchi è massiccia bastano anche 3/4 minuti per far sparire esche e… ami.
Un controllo frequente ci può dare una idea di quanto l’esca riesca a resistere in acqua: lasciare in pesca una montatura per mezzora ignorando che per la maggior parte di quel tempo non era in grado di catturare un pesce sarebbe decisamente controproducente!
Per limitare i danni possiamo utilizzare il popup aggiungendolo sul bracciolo come spiegato in questo articolo, e usando la giusta quantità come perfettamente illustrato in questo articolo.
QUALI AMI?
In questo particolarissimo caso mi sento di consigliarvi un parametro FONDAMENTALE per l’amo da scegliere: la sua leggerezza.
Che si tratti di un amo a gambo corto (come ad esempio lo Shinken Pint Trabucco), o che si tratti di amo a gambo lungo (il mio preferito in questo caso è l’Hisashi 10120N), l’importante è che siano molto leggeri.
Non dico di pesarli, ma perlomeno guardate la grossezza del gambo dell’amo per farvi una idea. Il fatto che si riescano ad aprire con le mani è un’ottima indicazione (basta che stiamo pescando mormore, e che siamo consapevoli che se si aggancia un pesce “con i denti” rischiamo di perderlo).
Per gli amanti di altre marche, potete farvi consigliare un amo a gambo corto o un crystal qualunque, ma verificate sempre la leggerezza e la sottigliezza dell’amo 😉

Immagino che le domande che potrebbero scaturire da questo articolo potrebbero essere tante, quindi non esitare! utilizza il riquadro qui sotto e poni la tua domanda, ti risponderò appena possibile.
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Bonjour Roberto, une question sur les pop up et les perles comment je choisis entre eux et quand et pourquoi il y a plusieurs couleurs c’est la différence. Merci😘
Ciao complimenti per i tuoi suggerimenti, una domanda. A che profondità massima si trovano le mormore? Grazie
Ciao Paolo, onestamente è una cosa che non so e che non ho mai sentito dire a nessuno… chiederò al mio amico biologo marino 😉
Ciao Roberto sempre interessantissimi i tuoi articoli,volevo chiederti se le mormore sono influenzate dalle maree come i pesci predatori,grazie in anticipo
Ciao Gaetano, per grandi linee, e senza alcuna spiegazione scientifica, direi di sì. Sugli apici di marea, soprattutto quella alta, ho spesso riscontrato buona attività. Poi quando il cappotto decide di avvolgerti… Non c’è alta marea che tenga 🤭😅
Ciao Roberto e complimenti sempre per i tuoi interessanti contenuti. Spesso si è soliti associare il pascolo delle mormore quasi esclusivamente alla notte. É una convinzione fondata o é una leggenda metropolitana?
Credo che le mormore “esistano” anche di giorno, per cui la maggiore difficoltà nel pescarle in diurna potrebbe essere legata alla maggior attenzione tecnica che la pesca in diurna solitamente richiede.
Una ripassatina come questa rinfresca il tutto e si scopre nuovo!
Puoi scommetterci Mario, quando uno si sente arrivato in qualcosa, quello è il momento in cui inizia a perdere il contatto con l’evoluzione dei tempi 😉
Articolo molto interessante Roberto. Secondo te, vale la “regola” che a luce lanci più lontano, e di notte lanci corto perché la mormora si avvicina?
Io direi che la regola più importante è di non dimenticarsi mai che il gradino è un’ottimo posto in cui i pesci pascolano… soprattutto quanto più una spiaggia è profonda 😉
Perfetto come sempre, ho visto che hai aggiunto altra arenicola ad una dose gia discreta. Non c’è il rischio che il pesce possa mangiare dall alto e non si allami?
Perfetto come sempre, ho visto che hai aggiunto altra arenicola ad una dose gia discreta. Non c’è il rischio che il pesce possa mangiare dall alto e non si allami?
Ciao Luigi, dopo che ho visto nel mio acquario marino una mormora da due etti ingoiare una palla di 6 arenicole in un solo boccone… beh… il problema dell’innesco troppo lungo me lo sono levato definitivamente 😀
Ciao Roberto, invece con il sabiki hai avuto modo di constatare la sua validità nella pesca alle mormore?
Ciao Franco, sicuramente anche il sabiki è un’ottima arma, anche se io non la utilizzo
Buonasera CT in che condizioni arrivi ad ultizzare braccioli super lunghi? Solo quando c’è poca attività? Grazie e complimenti x l articolo a dir poco spettacolare ❤️
Ciao Stefano, innanzitutto grazie 🙂 Di solito i braccioli lunghissimi li uso quando c’è diffidenza… quando c’è posa attività faccio al contrario: uso braccioli corti su montature super lunghe, in modo da distanziare più possibile le esche. Forse ti sei perso questo articolo CLICCA QUAMONTATURE SUPER LUNGHE XL
Grazie Roby… sempre interessanti le tue osservazioni 👍👍👍
Come sempre articolo pieno pieno di sostanza! Domanda ma giusto quando sento dire di usare un piombo un pochino più pesante e meglio perché si ferrano da sole? E la storia di andare ad accorciare il bracciolo in caso di attività elevata con relative catture? Grazie
Si Graziano, quelle indicate da te sono due contromosse molto fruttuose 😉