RISPETTARE IL MARE

Tramonto Scogliera Mattia Famoso

Dopo più di cento articoli dedicati alla tecnica per riuscire a catturare i pesci nelle più svariate condizioni meteo marine, è giunto il momento di bilanciare la reazione: RISPETTARE IL MARE è sicuramente l’aspetto più importante da curare, e non parlarne sarebbe un grave errore.

In questo particolare caso, però, non intendo “parlarne”, ma intendo “affrontare il discorso in modo serio”,

Rispettare il mare è un aspetto talmente importante che ognuno di noi può e deve fare la propria parte.

Un concetto del genere, solitamente associato alla salvaguardia dell’ecosistema, contro l’inquinamento, si può estendere anche ai pesci.

In questo caso, però, abbiamo bisogno di alcune informazioni scientifiche, che potrete apprezzare tra poco.


la lettura del mare accardi

Vi faccio un esempio: immaginiamo di pescare una mormora.

Sappiamo se è maschio o femmina?

Sappiamo se è un pesce maturo sessualmente?

Anche se sapessimo che dopo due anni è maturo sessualmente, come facciamo a sapere quanti anni ha una mormora?

Io per primo ammetto che di queste informazioni non ne conoscevo neanche una…

Per fortuna però, annovero tra le mie conoscenze un fenomenale biologo marino (purtroppo devo rispettare la sua volontà di rimanere anonimo), che mi ha dato le informazioni che ci consentiranno di avere una migliore conoscenza.

Avere più conoscenza significa che, a seconda della specie, della sua età, e del periodo in cui si riproducono, potremo valutare il rilascio in caso di cattura in base a quella che definirò più avanti la misura minima etica.

Come facciamo ad avere un riferimento OGGETTIVO che ci consenta di sapere se un pesce ha presumibilmente compiuto almeno un ciclo riproduttivo?

Quale potrebbe essere questo riferimento?

L’unico che noi possiamo materialmente rilevare dopo una cattura: la sua misura!

Grazie alle informazioni che sto per esporvi, potremo conoscere in base alla lunghezza della preda quanti anni ha, se è matura sessualmente, da quanto tempo lo è, e in quale periodo dell’anno si verifica l’apice della sua riproduzione.

I pesci a cui faremo riferimento saranno i più frequenti: la mormora, l’orata, la spigola.


LA MORMORA

Innanzitutto sapevate che la mormora, come l’orata, è un pesce ermafrodita?

In tanti probabilmente si, ma preferisco mettere anche le informazioni più semplici perché c’è sempre chi ancora non le conosce.

Pesce ermafrodita significa che la mormora nasce come esemplare di sesso maschile, poi ad un certo punto cambia sesso. Vediamo tutte le varie fasi di crescita, con il riferimento alla probabile taglia del pesce.

È da premettere che nei casi di ermafroditismo c’è poco di matematico, nel senso che possono esistere casi al di fuori degli schemi di massima che sto per rappresentarvi.

Nella maggioranza dei casi la mormora raggiunge la prima maturità sessuale come maschio al raggiungimento del secondo anno di età, e la taglia si aggira intorno ai 14-18 centimetri di lunghezza.

Dopo il secondo anno di vita i maschi iniziano il processo di inversione del sesso, e di questi un numero considerevole raggiunge la prima maturità sessuale come femmina già al terzo anno di vita, quando la sua lunghezza si aggira tra i 18 e i 22 centimetri.

Una buona parte delle “inversioni” avviene invece al raggiungimento del quarto anno, con una taglia che va dai 22 ai 26 centimetri.

Va precisato che l’inversione può avvenire anche dopo otto-dieci anni, o, viceversa, anche dopo due anni.

roberto accardi mormora trabucco
LUNGHEZZAETA’SESSO
0/20 cmrilasciare sempremaggior parte maschi
14/18 cm2 annimaschio
18/22 cm3 annimaschio e/o femmina
22-26 cm4 annimaggior parte femmine

RIPRODUZIONE

Va da maggio a settembre, con il picco intorno al periodo giugno-agosto.

Cosa possiamo dedurre in modo schematico da queste informazioni?

Cosa possiamo fare per salvaguardare la presenza di questi pesci nei nostri mari?

Innanzitutto rispettando le misure minime imposte dalla Legge, che per la mormora è fissata in 20 centimetri, al di sotto dei quali bisogna rilasciare eventuali catture accidentali (e non difendiamoci dietro l’alibi del “tanto poi friggiamo tutto”).

LA MISURA MINIMA ETICA

Direi che per il periodo che va da giugno ad agosto, potremmo “accontentarci” di quelle mormore che vanno dai 27 centimetri in su, sicuramente meno frequenti, ma in grado di garantire un futuro più “popolato”.

Si tratta di una piccola attenzione da curare per tre mesi all’anno… Io, ora che conosco questi dati, farò certamente una pescata più consapevole e più rispettosa. A voi la decisione.

MORMORAGENFEBMARAPRMAGGIULUGAGOSETOTTNOVDIC
MISURA MINIMA DI LEGGE20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm
MISURA MINIMA ETICA     27cm27cm27cm    

L’ORATA

Anche l’orata è un pesce ermafrodita come la mormora, per cui nasce come esemplare maschio, per poi diventare di sesso femminile. Vediamo i tempi, e le taglie che raggiungono durante le varie tappe di crescita.

L’orata raggiunge la maturità sessuale come maschio al raggiungimento del secondo anno di vita, quando la sua taglia raggiunge all’incirca una lunghezza compresa tra i 24 e i 32 centimetri.

Nel caso di questa specie di pesce sono abbastanza frequenti maturazioni sessuali già dopo il primo anno, quando misurano dai 17 ai 20 centimetri.

Dopo il secondo anno di vita, molti maschi iniziano a invertire il sesso, diventando femmine, esattamente come abbiamo appena visto per le mormore.

Per le orate di sesso femminile la maturità sessuale viene raggiunta entro il terzo anno, quando la sua taglia raggiunge dai 28 ai 36 centimetri.

Nella foto, una orata di taglia catturata da Mirko Pittalis.

LUNGHEZZAETA’SESSO
0/20 cmrilasciare sempre
24/32 cm2 annimaschio e qualche femmina
28/36 cm3 anniprevalentemente femmine

RIPRODUZIONE

L’orata si riproduce nel periodo compreso tra ottobre e dicembre, con il picco nel mese di dicembre.

Per l’orata la Legge stabilisce la misura minima in 20 centimetri, per cui gli esemplari accidentalmente catturati al di sotto di questa taglia vanno liberati, rispettati.

LA MISURA MINIMA ETICA

Sulla base di quanto appena esposto, suggerirei che nei mesi di novembre e dicembre, gli esemplari al di sotto della misura di 37 centimetri vengano rilasciati, in modo che possano compiere almeno un ciclo riproduttivo.

Gli esemplari al di sopra di quella misura, per grandissime linee almeno un ciclo lo hanno completato, per cui starà a noi valutare se rilasciare oppure no.

ORATAGENFEBMARAPRMAGGIULUGAGOSETOTTNOVDIC
MISURA MINIMA DI LEGGE20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm20cm
MISURA MINIMA ETICA       37cm37cm 

LA SPIGOLA

Su questo pesce direi prima di tutto di rispondere a due domande gettonatissime:

La spigola e il branzino sono due pesci diversi?

No! Si tratta dello stesso pesce, semplicemente chiamato in più modi diversi


La spigola maculata è la spigola classica nello stadio giovanile?

No, la spigola maculata è dello stesso ordine, famiglia e genere della spigola, ma è una diversa specie (Dicentrarchus labrax la spigola, Dicentrarchus punctatus la maculata). Bisogna però sottolineare che in alcuni casi la spigola allo stadio giovanile potrebbe avere dei puntini, che però perde con la crescita.


Eliminati questi dubbi, possiamo andare avanti 😊

Considerando che la spigola non è un pesce ermafrodita, avremo a che fare con esemplari maschio o femmina a prescindere dalle dimensioni. Dovete sapere che dal secondo anno di vita in poi, a parità di età, la spigola femmina raggiunge taglie maggiori del maschio.

Infatti quando vengono catturati esemplari giganteschi sono praticamente sempre femmine.

La prima maturazione sessuale per i maschi avviene in casi sporadici già al primo anno di vita, quando misurano 18-20 centimetri. Nella stragrande maggioranza dei casi invece avviene al secondo anno di vita, quando misurano 25-30 centimetri.

Le femmine possono raggiungere la maturità sessuale al secondo anno di vita, con una taglia leggermente maggiore rispetto a quella del maschio, ma ciò che è più certo è che al terzo anno di vita la maggior parte delle femmine è matura sessualmente.

Le femmine mature misurano solitamente tra i 35 e i 45 centimetri.

supporter blog roberto accardi
LUNGHEZZAETA’SESSO
0/25 cmrilasciare sempre
18/20 cm1 annomaschi e femmine
25/30 cm2 annimaschi e femmine
35/45 cm3 annifemmine, i maschi qualche cm in meno
supporter blog roberto accardi

RIPRODUZIONE

Nel periodo compreso tra dicembre e marzo, con il picco nei mesi di gennaio-febbraio.

Cosa dice la Legge per questa specie? Che la misura minima da rispettare è di 25 centimetri, sotto la quale eventuali catture vanno rilasciate in mare.

LA MISURA MINIMA ETICA

Può essere dedotta con lo stesso metro di ragionamento adottato per la mormora e l’orata: al di sopra dei 46 centimetri abbiamo una accettabile certezza che la spigola abbia compiuto almeno un ciclo riproduttivo.

Nei mesi di gennaio e febbraio possiamo adottare questa nuova misura, a salvaguardia della presenza di questa specie nei nostri mari.

SPIGOLAGENFEBMARAPRMAGGIULUGAGOSETOTTNOVDIC
MISURA MINIMA DI LEGGE25cm25cm25cm25cm25cm25cm25cm25cm25cm25cm25cm25cm
MISURA MINIMA ETICA46cm 46cm      

COSA INTENDO PER MISURA MINIMA ETICA?

Con questo termine voglio solo indicare un riferimento minimo, legato ad un breve ma importante spazio temporale: quello relativo al picco di riproduzione della specie presa in esame.

Chiunque è ovviamente liberissimo di rispettare la misura minima di legge e stop! Ci mancherebbe! Cerco solo di sensibilizzare il pescatore.

Ma dal mio punto di vista, se anche solo l’1% di chi legge questo articolo dovesse sensibilizzarsi e adottare questa nuova misura, tutto ciò si tramuterebbe in centinaia di migliaia di uova depositate in più in mare, e non è poco!


CONCLUDENDO…

Sono sicuro che tanti pescatori già rilasciano sistematicamente pesci di misure anche superiori a quelle che vi ho appena illustrato.

Io non ero tra questi, e solo una realtà scientifica che non conoscevo, e che ora conosco, è riuscita a farmi aprire gli occhi: ora sarò in grado di poter decidere di rispettare il mare in modo più efficace!


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22 Commenti

  1. Gualtiero

    Caro Roberto, un ottimo articolo, come sempre è che lambisce una tematica più ampia: come far rispettare il mare, nel nostro caso gli spot, visto che tutti puliamo l’immondizia degli altri.. ma gli altri siamo noi, quindi io sarei favorevole anche a pagare un balzello (a chi?) Purché i soldi siano spesi per vigilanza e ripopolamento. Ciao Bracardi. Bravo sempre

    Rispondi
    1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Parole sante Gualtiero… e aspetta che pubblico il video proprio su ciò che hai appena rappresentato… 😉

      Rispondi
  2. Antonio Brau

    Veramente un articolo da leggere e rileggere, e soprattutto da diffondere..l’80% almeno, di noi pescatori, non è a conoscenza di queste informazioni. L’ etica è una cosa importantissima nel nostro amato sport, e noi dobbiamo essere i primi a diffondere il giusto messaggio, perché, quando “sturriamo” non possiamo dare la colpa solo alle reti, alle barche etc se poi ci portiamo a casa pescetti.. grazie mister! Un abbraccio!

    Rispondi
    1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Proprio così Antonio! spero che queste informazioni arrivino a più pescatori possibile!

      Rispondi
  3. Gianbattista Clerici

    Grazie per i preziosi consigli. La mia pescata consiste quasi sempre in una preda , almeno da porzione per 2. Tutto poi resta in mare, torno a casa senza pungere più nessun altro pinnuto. Il mio sogno è che pure i miei nipotini giovanissimi possano godere dei piaceri della pesca negli anni a venire. Un cordiale e affettuoso saluto.

    Rispondi
    1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Ti ringrazio Gianbattista 🙂 Spero che parteciperai al contest che pubblicherò il 30 giugno sera 😉

      Rispondi
  4. Biasini

    Salut Roberto pour ma part je relâche systématiquement toutes mes prises à part quelques exceptions de poissons de grande taille malheureusement de plus en plus rare sur nos plages Corse le problème c’est les touristes qui pêche n’importe comment et qui prennent sans aucun remords tout ce qui est pris à l’hameçon en laissant au sol leurs détritus je pêche depuis toujours et je m’aperçois que d’année en année la rareté du poisson et flagrante au point de laisser tomber la pêche définitivement et pourtant je suis vraiment passionné amicalement Biasini

    Rispondi
    1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Vos mots représentent une très mauvaise situation et je suis vraiment désolé pour votre belle terre. N’abandonnez pas la pêche… aidez plutôt à faire croire aux pêcheurs qu’ils ne savent pas les dégâts qu’ils font 🙂

      Rispondi
  5. Ivano Primi

    credo che con questo articolo farai aprire gli occhi a molti pescatori, non ha prezzo questo sapere. Che dire complimenti a te e al tuo amore della ricerca Complimenti amico mio

    Rispondi
    1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Grazie Ivano, io stesso avrei voluto aprire gli occhi molto prima… ma meglio tardi che mai! 🙂

      Rispondi
  6. Luca

    Sempre articolo top. Questa volta incentrato su di un argomento cardine. Il rispetto dell’ecosistema che ci ospita. Veramente hai centrato il punto della. Situazione è ciascuno di noi può sensibilizzare un amico il Proprio figlio . Davvero bello. Grazie ci voleva! ❤💪

    Rispondi
    1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Grazie Luca 😍

      Rispondi
  7. Roberto

    Articolo molto interessante. Ho sempre rispettato le misure minime previste ma a queste ho sempre aggiunto una decina di centimetri, anche perché, siamo sinceri, ma con un’orata di 20 o una spigoletta di 25…. Ma che ci fai?

    Rispondi
    1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Eh sì Roberto, e hai sempre fatto bene. Io tante cose invece non le sapevo, e sono ben felice di poter avere un nuovo approccio, senza dubbio più responsabile 😍

      Rispondi
  8. Marco Altamura

    Senza ombra di dubbio hai usato parole sante,la pesca è prima di tutto uno sport e una passione,da mangiare sulla tavola ne abbiamo abbastanza,quindi se il mare è generoso con noi,noi allo stesso modo dobbiamo essere generosi con lui.
    Tanto di cappello Roberto.

    Rispondi
    1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Ti ringrazio Marco 😊

      Rispondi
  9. Carlo

    Credo sia una tematica davvero importante da affrontare. Purtroppo nei vari account e gruppi dedicati alla pesca dalla spiaggia sui vari Social Media mi capita di vedere foto con carnieri soprattutto invernali che sono vere e proprie carneficine. Devo dire che nei commenti sono tanti i pescatori che ricordano le misure minime di legge e anche quelle “etiche” che sicuramente sono più sensate. Personalmente la selezione la faccio già a partire dalla scelta degli ami poiché non sono un agonista e non vado a pesca per allenarmi quindi sono più contento di due o tre catture degne di nota che di 20-30 delle quali alla fine magari ne tengo 4/5 e le altre rischio di averle allamate male e condannate a non sopravvivere dopo il rilascio. Credo che a mettere a rischio il mare comunque siano più i pescatori professionisti locali che con le loro reti sottocosta fanno veri e propri disastri ambientali!!!

    Rispondi
    1. Stefano Rosseghini

      Articolo come sempre al 🔝 grazie mille CT x tt questi articoli a dir poco spettacolari oltre il fatto che rilasciare il pescato sottomisura e un dovere x avere anche la possibilità di catture cin futuro pesci di tt rispetto
      E soprattutto x lasciamo sempre le spiaggie pulite❤️❤️

      Rispondi
      1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

        Certo che si caro Stefano! Anche le spiagge pulite contribuiscono al benessere generale dell’ecosistema

        Rispondi
    2. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Ottima riflessione Carlo, il tuo è già un atteggiamento maturo e rispettoso. Grazie per la tua testimonianza 😊

      Rispondi
  10. Giuseppe Pontis

    Concordo pienamente👍🏼
    È facciamogliela fare una trombata prima di pescarli😜😜😜😜😜😜🤟🏼🎣🎣🎣🎣🎣

    Rispondi
    1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Beh, stando ai dati scientifici dobbiamo preservare soprattutto le femmine che depongono le uova 😅 poi i maschi si sa… 🤭😜

      Rispondi

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