La scelta degli attrezzi per praticare questa disciplina è una delle “domande” più gettonate e, come certamente avrete letto dal titolo, oggi parleremo della scelta del mulinello.
La domanda del secolo: cosa devo comprare?
QUALE “COSO” SCEGLIERE?
Il “coso” (o mulinello) è un attrezzo molto importante: è tramite lui che siamo in contatto con l’apparato pescante e, quando li prendiamo, i pesci.
Il mulinello interagisce con noi e con la nostra passione in diverse azioni e, di seguito, vedrete quelli che per me sono i punti da analizzare:
- Lancio
- Peso del mulinello
- Recupero della preda e trainetta
- Ricambi e manutenzione
Beh, riguardo al lancio sappiate che certamente ci focalizzeremo molto su di esso visto che in questa disciplina si usano mulinelli a bobina fissa.
Come tutti saprete esistono diverse taglie di mulinelli che vanno scelte in base al tipo di “pescata” che dobbiamo effettuare.
PRIMA DOMANDA!!
GROSSA O PICCOLA?…eheheheh
Immaginiamo di partire con piombi leggeri, quelli che vanno nel range dei 50-100g per intenderci…
Abbiamo CERTAMENTE scelto una canna adatta al lancio di questi piombi e dunque, vuoi per la bassa distanza da raggiungere, vuoi per una minore esasperazione nella proiezione, la scelta ricadrà sicuramente in taglie che vanno dal 17 al 30.
Aspetta…momento momento…

😱CHE SO ‘STI NUMERI!!???😱
Questi numeri non sono altro che la “taglia della bobina” ed indicano l’altezza utile in cui il rotore del mulinello depositerà il filo nella bobina espressa in millimetri.

Se invece le distanze da raggiungere o le condizioni di mare e vento impongono pesi maggiori, dovremo ricorrere a bobine dalla taglia maggiore, montate ovviamente su mulinelli più grandi (taglie 35 e 45).
Questa scelta del mulinello e della sua taglia è essenziale in quanto da essa dipende in maniera direttamente proporzionale la distanza di lancio, e di conseguenza, anche la possibilità di intercettare le zone di pascolo dei pesci.
PERCHÉ LA DISTANZA DIPENDE ANCHE DALLA BOBINA?
La scelta del tipo bobina da inserire nel proprio mulinello è essenziale per la performance di un lancio: è proprio qui che infatti troviamo i primi attriti in gioco.
MA COME VIENE FRENATA LA NOSTRA “STAMPELLA“?
Il complesso pescante, con annesso tenbin (spesso chiamato simpaticamente “stampella“), viene frenato dal bordo superiore della bobina.
Le spire che si susseguono durante la fuoriuscita del filo infatti urtano sul bordo superiore: capirete dunque che forma, inclinazione e lunghezza determineranno una “frenata” più o meno elevata.
Anche la profondità della bobina ha un ruolo nella gittata del lancio.
Ogni bobina ha una capacità di contenere il filo che solitamente è nota per ogni casa e riportata lungo il bordo inferiore: troverete sempre le indicazioni di capacità per nylon e trecciato (pe).
Pian piano che il filo esce e la bobina si svuota l’attrito generato dal bordo superiore aumenta.
Questo è il motivo per cui tutti noi peschiamo con le bobine cariche.
SCELTA DEL MULINELLO CON BOBINA CONICA O DRITTA?
Anche la forma della bobina è importante ai fini della distanza di lancio.
Esistono bobine dritte, coniche e super-coniche.
Le bobine dritte generano spire tutte dello stesso diametro e tutte urtano sul bordo superiore nella stessa maniera.
Le bobine coniche hanno il bordo superiore che ha un diametro più stretto rispetto a quello della base.
Le spire che usciranno durante il lancio avranno dunque diametri differenti in correlazione al punto in cui si trovavano lungo l’altezza della bobina.


Ecco che il filo più vicino alla parte superiore della bobina sarà distribuito su spire a diametro inferiore rispetto a quello della base.
Capirete anche che al crescere del diametro della spira diminuisce l’attrito con il bordo superiore della nostra bobina fino a che, per diametri superiori, si possono ottenere spire a “zero attrito“.
Facendo una grandissima approssimazione (per pura facilità di spiegazione) possiamo dire che: in una bobina conica l’attrito delle spire con il bordo della bobina si riduce del 50% circa.
Analogamente le super-coniche produrranno ancor meno attrito in quanto il numero di urti sul bordo diminuirà esponenzialmente.

“Che bello! Prendiamo tutti mulinelli con bobine coniche!!!”
Eh no!
Ricordate sempre che più è conica la bobina, più tecnica dovremo avere per padroneggiare il lancio senza causare garbugli vari!
SNELLA O GRASSA?
Mi riferisco alla bobina non a quello che pensate tutti😉🤣🤣.
Il peso di questa parte del mulinello ha implicazioni in due fasi dell’azione di pesca: durante il lancio, durante il recupero con canna in mano ed in fase di trasporto.
Meno pesa il nostro attrezzo più forza metteremo nel lancio e meno ci stancheremo a fine pescata.
Ed il trasporto delle attrezzature?
Ci avete pensato?
Spesso questo aspetto viene trascurato!
Chi come me fa gare (vi auguro con risultati migliori dei miei 🤣🤭) porta nello zaino o nel cassone da 4 a 15 bobine di ricambio con fili di diametro diversi.
Ecco, pesate la bobina del vostro mulinello e moltiplicate per il numero di quelle che dovete sollevare e trasportare ogni volta…

E credetemi, spesso si parla anche di diverse centinaia di metri sulla sabbia!
Acquistando bobine più leggere e più performanti dal punto di vista appena descritto avrete dei benefici tangibili sia in termini di gittata che in termini…ortopedici🤭🤣🤣🤣🤣.
SCELTA DEL MULINELLO “LENTO O VELOCE”?
Parliamo ora del RAPPORTO DI RECUPERO o r.d.r.
E’ la misura in termini matematici dei giri che il rotore compie ad ogni giro completo di manovella depositando di conseguenza un determinato quantitativo di filo in bobina.
In modo molto sommario, per quello che ci può interessare, da questa sigla dipende la velocità di un mulinello nel recuperare eventuali prede.
Un mulinello lento è un mulinello che ha un basso rapporto di recupero.
Uno veloce ha un rapporto più alto.
Di norma anche la potenza è legata al rapporto di recupero: tanto più è basso tanto più è potente il mulinello.
La scelta del mulinello ricadrà su r.d.r. bassi laddove dovremo pescare con piombi pesanti e condizioni di correnti forti e/o onde importanti.
Mentre la scelta di un mulinello con r.d.r. veloce ricadrà in condizioni di mare poco o non particolarmente mosso e/o le correnti non sono troppo forti (oltre che essere preferibile in gara).
Capita molto spesso che i movimenti dei pesci e le successive abboccate avvengano in ristretti intervalli di tempo: sarà quindi necessaria una certa velocità nel recupero della preda per rilanciare velocemente le esche in mare.
Capiamoci: immaginiamo di avere due garisti che hanno simultaneamente un’abboccata a circa 100m di distanza.
Il primo ha un mulinello “veloce” che imbobina 100cm per giro di manetta.
Il secondo avrà un r.d.r. “lento” che di contro imbobina 75cm per giro di manetta.
Capite dunque che, in caso di gara, il primo pescatore porterà il pesce a riva in 100 giri di manetta contro il secondo che avrà bisogno di eseguirne 133.
In pratica mentre l’angler con mulinello a recupero lento starà completando il recupero del suo pesce, il suo avversario starà probabilmente lanciando dopo aver portato il primo pesce a secchio😱.
Moltiplichiamo tutto per intervalli di 5/10 minuti in un ora…il risultato è presto fatto…
MANUTENZIONE E RICAMBI
Altro aspetto da non trascurare è quello legato alla manutenzione dei propri attrezzi.
Farli asciugare, passare le superfici con un panno umido ed allontanare residui di sabbia con un pennellino (il compressore spingerebbe tutto all’interno degli ingranaggi) fa’ durare molto di più qualunque mulinello dal più economico al più costoso.
Non mettiamo mai le bobine a mollo: sulle parti metalliche si formerebbe ruggine che a lungo andare rovinerebbe il pezzo.
Ma soprattutto non usiamo ne svitol ne wd-40 (o simili) nelle parti meccaniche (ingranaggi, alberino, ecc.).
Questi prodotti infatti contengono dei solventi che sciolgono il grasso necessario alla lubrificazione creando una pasta che, a lungo andare, rovina gli ingranaggi dei nostri mulinelli.
La disponibilità della ricambistica è enormemente importante per garantire un lungo percorso insieme ai nostri gioiellini, nel caso si debbano rompere è importante avere a disposizione pezzi di ricambio per farli tornare a nuova vita.
FRIZIONE O NO DRAG?
La differenza sostanziale nella presenza o meno del drag in un mulinello sta’ nella possibilità di gestire più o meno agevolmente catture anche importanti.
Nel caso di un mulinello No-Drag (dunque con bobina BLOCCATA), infatti, l’unico modo per gestire prede “importanti” è quello di sbloccare l’antiritorno infinito tramite la levetta presente generalmente nella parte bassa del corpo del mulinello.
A questo punto permetteremo a manetta e rotore di girare nel verso opposto a quello di imbobinamento.

Ovviamente con una frizione tutto questo diventa più semplice rendendo più agevole il combattimento con eventuali prede di grosse dimensioni.
Ma perchè allora valutare l’acquisto di un No-Drag?
Un sistema totalmente fisso evita che in fase di lancio possano presentarsi eventuali slittamenti della bobina che, nel caso specifico della treccia, potrebbero causare seri tagli profondi ANCHE se si utilizza un salvadito.
CONCLUDIAMO IL DISCORSO SULLA SCELTA DEL MULINELLO
Come avrete certamente capito l’obiettivo non è quello di dirvi “prendete questo mulinello piuttosto che un altro” ma sempre e solo quello di darvi gli strumenti per creare le VOSTRE considerazioni personali.
Pensate dunque MOLTO bene a cosa, come e per cosa state scegliendo uno strumento.
Ricordatevi: dimensione della bobina, conicità, peso, rapporto di recupero, reperibilità dei ricambi e scelta tra Drag o No-Drag.
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Alla prossima!
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