CAMPIONATO SURFCASTING 2018 INTERVISTA

La conclusione dell’edizione numero 30 del campionato italiano mi ha portato a scrivere questo CAMPIONATO SURFCASTING 2018 INTERVISTA, ossia le intervista dei primi cinque assoluti, ovviamente con domande prettamente tecniche.

I top 5 risponderanno tutti alle medesime domande, e avremo così modo di vedere le varie chiavi di lettura che hanno portato ad un ottimo risultato.

Se non lo avete ancora letto, vi consiglio di leggere anche il report più generale che potrete trovare cliccando qua.

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MIRKO CASU – 1° assoluto

Ciao Mirko, innanzitutto grazie per esserti prestato a questa iniziativa e grazie per le risposte che i lettori del blog leggeranno con grande interesse visto il tuo splendido risultato che ha regalato alla nostra regione il secondo titolo in trent’anni!

Infatti era dal 1994 che un sardo non vinceva questo prestigioso titolo (per la cronaca fu Stefano Spano del Nautilus Club di Nuoro a vincerlo per primo). Ecco le tue domande:

D: Per quale società gareggi, e in che anno hai iniziato l’attività agonistica?

R: gareggio per il Blue Fish Team Sassari. Ho iniziato a fare le gare nel 2013. Ho fatto un paio di selettive quell anno. Per poi appassionarmi sempre più all agonismo e a non saltarne più una .

D: Quello di fine ottobre che ti vedrà impegnato per guadagnare l’accesso alla super sfida per il mondiale in Sud Africa nel 2019 so che non è il tuo primo club azzurro: dimmi qualcosa sui risultati che hai già ottenuto.

R: ho vinto un provinciale a Olbia 2017 , un terzo posto al provinciale di Sassari nel 2016, 3 titoli regionali consecutivi 2015/2016/2017. Ho partecipato agli ultimi 4 italiani ottenendo 11 podi in 16 manche (10 su 12  nelle ultime 3 edizioni). Nel 2017 mi sono classificato 9 assoluto all’italiano di Terracina ottenendo la qualificazione al club azzurro. E poi quest’anno sapete com’è andata.

D: A parte la componente autodidattica che risiede in ognuno di noi, c’è qualcuno in particolare che è stato per te un riferimento tecnico importante?

R: devo essere sincero, internet mi ha aiutato molto. I blog sono stati fondamentali per la mia crescita. E poi guardavo con ammirazione soprattutto voi sardi che costantemente ottenevate risultati importanti: tu, Michael Meloni, Emiliano Tenerelli, Alessandro Curreli, che avete tutti rappresentato la Sardegna a un mondiale. 

D: Ora ti metto in sequenza i settori che hai affrontato giorno per giorno: potresti commentarli uno ad uno mettendo qualche informazione sulla strategia di pesca adottata in funzione nel settore e della tua posizione?

GIORNO 1

Commento alla giornata 1: la prima manche è sempre molto difficile, devi rompere il ghiaccio, non puoi fare male o rischi di compromettere tutte le manche successive, quindi c era molta tensione. Sono capitato al 4 pettine a destra. Ho iniziato nel gradino con la Arcadia, il cimino più leggero e travi leggeri con braccioli da 1 metro , amo pescatore a terra e gli altri 2 sgallati per trovare qualche leccetta, saraghetti e mormore.  Ma son riuscito a fare solo un paio di prede.  Così ho deciso di andare fuori. Zero seven superior 250. Trecciato weper e 150 gr. trave a 3 ami con braccioli da 60 cm. e qui ho trovato il pesce. Son rimasto li  praticamente tutta la gara. 

GIORNO 2

campionato italiano individuale surfcasting 2018

Commento alla giornata 2: il sorteggio mi manda al 7 pettine. Sulla base della manche del giorno prima, decido di ripartire sotto, sul gradino e se non avesse pagato di provare fuori. Sfortunatamente vicino non sono riuscito a fare neanche una preda. Lontano solo 2. Ma ho capito subito che la situazione era diversa dal giorno prima e c’era anche meno attività.  Dopo un po’ di ricerca riesco a trovare i pesci a circa 80 / 90 mt. Piombo 100 gr e braccioli da 1 metro 1 solo sgallato. Faccio 6 /7 pezzi, chiedo al giudice la situazione del settore e mi dice che sono uscite un paio di belle mormore 25 e 27 cm che in tabella valgono tanto. Continuo su quella fascia chiudo con più pesci nel settore ma 3. Peccato la fortuna sulla taglia non è stata dalla mia parte, ma contento ugualmente per l ottimo risultato. In classifica finale risulterò 8 assoluto.

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GIORNO 3

campionato italiano individuale surfcasting 2018

Commento alla giornata 3: eh… questa è stato il crocevia. Settore tostissimo.  Campione italiano uscente, campione italiano 2016 e tanti tanti club azzurro. C’è voluta tutta la fortuna non avuta il giorno prima. Capito a Li Nibari, sulla sinistra. Decido di iniziare a media distanza con la Zero seven superior 200 travi dello 0.40 3 x 1 metro. Mi accorgo che alla mia sinistra mi fanno 2 saraghetti nel  gradino. In un attimo cambio assetto e butto lì anch’io. Mi spiomba l’Arcadia e recupero una salpa da 28 cm. Quel pesce mi ha dato una carica incredibile. Sapevo che valeva tanto e ho potuto gestire la gara. Infatti a 1 ora dalla fine ero tranquillamente avanti sia come numero di pesci sia come taglia. Da lì il fine settore, il 150, inizia a macinare tripletta e coppiole a ogni lancio, da 9 pezzi chiude con 20, mentre io termino con 16. Ma alla fine è andata bene. Vinco il settore per solo 1 punto. In generale salgo al 3° posto.

GIORNO 4

campionato italiano individuale surfcasting 2018

Commento alla giornata 4:  ero 3° assoluto, contentissimo, sapevo che la qualificazione al prossimo club azzurro era già in tasca, ma sotto sotto ci speravo, potevo ancora vincere. Il sorteggio mi dice n. 11 subito a destra della rotonda.  Stanchissimo ma concentratissimo, inizio la gara con un paio di lanci vicino e nulla. Cambio a media distanza e nulla. Decido allora di lanciare fuori e riesco a fare 2 miri. Riprovo li ma niente . Pochissima attività in tutto il settore. Riprovo sui 40 mt per poi avvicinarmi gradualmente . E trovo li un po’ di attività.  Mormore di piccola taglia ma valide. Insisto e alla fine chiudo con 9 pezzi. Sapevo che nel settore ero saldamente in testa, chiedevo regolarmente al giudice, ma si sa, con la tabella di conversione basta una bella preda per ribaltare tutto. Qualche voce mi era già arrivata, i due che mi precedevano in classifica avevano fatto male. Quando mi hanno dato la conferma mi son seduto sul cassone, mi tremavano le gambe. È stato bellissimo!

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D: Come ultima domanda vorrei che dessi qualche informazione sull’assetto che hai scelto per affrontare questo campionato italiano: per quali modelli di canne hai optato per la lunga, media e corta distanza, mulinelli, montature… insomma “sbottonati” il più possibile 😀 

R: ho utilizzato 3 canne. La zero seven superior 250 gr 4.30 mt per la lunga distanza. La zero seven superior 200 gr 4.50 mt per la media e la Arcadia 4.40 per la corta. Per pescare vicino ho usato travi in fluorocarbon del seaguar secol dello 0.26 da 2.10 mt. con braccioli da 1 mt. Per la media travi dello 0.40 spray leader sempre con braccioli da 1 mt e travi dello 0.60 spray leader da 1.5 mt di lunghezza dove a volte usavo 2 ami da circa 80 cm , a volte 3 ami da 60cm circa. Per i braccioli ho usato il fluorocarbon seaguar secol e nylon xilo. Ami n1000 e mr 300.

Ti ringrazio ancora per la disponibilità, e rinnovo i complimenti per un risultato del quale vado fiero come sardo, ma anche per la stima nei tuoi confronti che ho avuto modo di accrescere in questi ultimi anni.

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SIMONE MARABINI – 2° assoluto

Ciao Simone, rompo le scatole anche a te alla luce del tuo bel risultato ottenuto al campionato italiano individuale di surfcasting 2018. Vice campione italiano, ma primo dei “non sardi”… sono sicuro così come le risposte di Mirko e Emiliano interesseranno maggiormente gli altri, le tue risposte alle mie domande interesseranno parecchi agonisti sardi, ovviamente me compreso! Ecco le tue domande:

D: Per quale società gareggi, e in che anno hai iniziato l’attività agonistica?

R: La società è la “ASD GOLDEN FISH (TUBERTINI)”. Ho iniziato a fare gare a livello agonistico nel 2007

D: Si tratta della tua prima qualificazione al Club Azzurro? Che sensazioni si provano ad ottenere un bel risultato come questo?

R: Sì per me è la prima qualificazione al Club Azzurro anche se ho disputato parecchi c.i. non brillando. Sono molto contento del bellissimo risultato ottenuto e del Club Azzurro 

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D: A parte la componente autodidattica che risiede in ognuno di noi, c’è qualcuno in particolare che è stato per te un riferimento tecnico importante?

R: Riferimenti tecnici in particolare non ne ho avuti. Con gli anni di pesca e molte gare nazionali (quali c.i., eccellenze nord, elite) mi sono formato da solo.

D: Ora ti metto in sequenza i settori che hai affrontato giorno per giorno: potresti commentarli uno ad uno mettendo qualche informazione sulla strategia di pesca adottata in funzione nel settore e della tua posizione?

GIORNO 1
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Commento alla giornata 1: Ingresso n.3 – eravamo andati a provare il campo gara e ho notato che sulla lunga distanza premiava con pesci di taglia. In gara ho iniziato come in prova sparando fuori con il risultato di aver catturato qualche bel pesce.

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GIORNO 2
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Commento alla giornata 2:  Inizio la gara con una canna intermedia con 100gr su una fascia di 100m senza aver risultati per mezzora di gara; poi prendo una canna pesante con 150gr e inizio a lanciare fuori, inizio a fare qualche coppiola e imposto la pesca fuori.

GIORNO 3
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Commento alla giornata 3: ritorno all’ingresso n.3 nello stesso settore dove la prima giornata avevo fatto bene pescando fuori. Imposto la gara nello stesso modo del primo giorno ed ho di nuovo ragione facendo pesci di taglia, razze o trigoni, mormore e saraghi.

GIORNO 4
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Commento alla giornata 4: all’ultima prova non potevo non iniziare fuori dato che le prime 3 gare mi erano andate bene, così inizio la gara con 150gr e così la termino. Nella prima ora di gara catturo 5 pesci mentre nel settore la media era di 1-2 pesci a testa.

D: Come ultima domanda vorrei che dessi qualche informazione sull’assetto che hai scelto per affrontare questo campionato italiano: per quali modelli di canne hai optato per la lunga, media e corta distanza, mulinelli, montature… insomma “sbottonati” il più possibile 😀 

R: Per la lunga distanza uso una Shimano surf leader bx 4,25m 250gr, mulinello Shimano aero technium xsc con treccia Ø 0,06 multicolor. Come travi alternavo ogni lancio: una linea giapponese (nage) ad un trave a due ami per raggiungere la massima distanza. Quest’ultimo era di Ø0,50 con amo Ø 12 g-point e braccioli lunghi da 140cm Ø 0,21. La linea giapponese (o nage) lunga 4m con ami Ø12. 

Tutto gli altri travi e ami legati sono ancora dentro al cassone!!!!

Ti ringrazio ancora per la disponibilità, e ti prometto di non pubblicare la foto che abbiamo fatto nel lungomare di Porto Torres il giorno prima delle competizioni 😀 😀 😀

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CARMELO TRIGILA – 3° assoluto

Ciao Carmelo, alla luce del tuo bel risultato ottenuto al campionato italiano individuale di surfcasting appena svolto vorrei porti qualche domanda dato che penso che le tue risposte saranno per tutti molto interessanti, me compreso! Ecco le tue domande:

D: Per quale società gareggi, e in che anno hai iniziato l’attività agonistica?

R: Gareggio per la società Noto Barocca che ha sede nella città di Noto. La mia attività agonistica parte nel 1985 compiendo la mia prima gara all’età di 14 anni.

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D: Non è la prima volta che sali sul podio ad un campionato italiano: parlaci un po’ dei tuoi risultati.

R: Ho partecipato ad un campionato italiano nel 2014 a Messina ottenendo in tutte e quattro le prove 4 primi di settore e mi sono posizionato al 2° gradino del podio ottenendo il titolo di vice campione italiano. In questa mia ultima esperienza compiuta in Sardegna ho ottenuto nelle quattro prove un quarto di settore e 3 primi di settore posizionandomi per questa volta al terzo gradino del podio.

D: A parte la componente autodidattica che risiede in ognuno di noi, c’è qualcuno in particolare che è stato per te un riferimento tecnico importante?

R: Con molta modestia posso dire di aver costruito il mio lato tecnico interamente da autodidatta.

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D: Ora ti metto in sequenza i settori che hai affrontato giorno per giorno: potresti commentarli uno ad uno mettendo qualche informazione sulla strategia di pesca adottata in funzione nel settore e della tua posizione?

GIORNO 1
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Commento alla giornata 1: Durante la prima prova ho stentato un po’ a trovare la fascia di pascolo dei pesci giusta ma dopo qualche prova sono riuscito a rimontare e ridurre i danni.

GIORNO 2
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Commento alla giornata 2:  La seconda giornata è andata sicuramente meglio della prima sono subito riuscito a trovare la posizione giusta e dopo il fischio di inizio gara ho cominciato a prendere molti pesci

GIORNO 3
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Commento alla giornata 3: La gara della terza giornata è stata molto combattuta fino alla fine con il mio vicino di settore ma sono comunque riuscito ad aggiudicarmi il primo posto di settore.

GIORNO 4
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Commento alla giornata 4: Durante l’ultima giornata ho subito peso un’orata da 24cm e a seguire altri pesci che mi hanno fatto guadagnare di nuovo il primo posto.

D: Come ultima domanda vorrei che dessi qualche informazione sull’assetto che hai scelto per affrontare questo campionato italiano: per quali modelli di canne hai optato per la lunga, media e corta distanza, mulinelli, montature… insomma “sbottonati” il più possibile 😀 

R: Per quanto riguarda l’attrezzatura ho usato una etruska 50/100 grammi Colmic per i sottoriva, poi una Colmic Arcadia per la media distanza e infine una Seven F1 100/250 grammi per la lunga distanza, per quanto riguarda le tecniche non ne ho una in particolare ma mi adatto ai campi gara.

Ti ringrazio ancora per la disponibilità, e in bocca al lupo per l’imminente Club Azzurro a fine ottobre, valido per la qualificazione alla super sfida dalla quale nascerà la nazionale per il Sud Africa 2019 🙂 


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EMILIANO TENERELLI – 4° assoluto

Ciao Emiliano, ti rompo le scatole alla luce del tuo bel risultato ottenuto al campionato italiano individuale di surfcasting appena disputato in terra sarda. È stato un vero peccato arrivare alle spalle del podio, ma sono sicuro che le tue risposte alle mie domande interesseranno parecchi pescatori agonisti e non! Ecco le tue domande:

D: Per quale società gareggi, e in che anno hai iniziato l’attività agonistica?

R: Sono tesserato dal 1996, e sono passato per altre due società in passato prima di arrivare all’Hippocampus Club di Cagliari. A parer mio una delle società più forti e importanti nel panorama agonistico nazionale, e sono orgoglioso di farne parte. Dico così perché mi sono reso conto di quanto sia stato importante tesserarmi in una società con così tanta esperienza e struttura a disposizione dei tesserati.

D: Quello in Galles tra un mese sarà il tuo terzo mondiale. Hai vinto un argento in Italia nel 2005, mentre la spedizione in Sud Africa nel 2016 è andata un po’ meno bene: cosa ti aspetti dalla tua esperienza in Galles, visto che comunque si parla di spot anglosassoni abbastanza impegnativi?

R: Si è tutto esatto: il mio primo mondiale è stato nel 2005 dove sono stato molto soddisfatto del risultato a squadre (argento) sia per il risultato individuale (10° assoluto) con due terzi assoluti di manche. Purtroppo in Sud Africa sono partito riserva, e non siamo andati molto bene. Sono entrato per le ultime due manche in una situazione in cui il pescato aveva subito un crollo incredibile, e quando c’è poco pesce viene difficile emergere. In ogni caso non sono andato male. Vedremo cosa ci riserverà il Galles: tra due settimane partiremo, e siccome sarà probabile che la componente lancio farà la differenza, mi sento pronto a dare il massimo per la squadra azzurra.

D: A parte la componente autodidattica che risiede in ognuno di noi, c’è qualcuno in particolare che è stato per te un riferimento tecnico importante?

R: Nella mia esperienza agonistica credo di aver preso spunti interessanti da tutti quindi non mi sento di fare uno o più nomi. A parte la componente fortuna (che è risaputo quanto nella pesca sia importante, anche se secondo me meno di quanto si immagini) sono dell’idea di ragionare; cercare di dare una spiegazione anche quando sembra che non ci sia. In ogni caso c’è sempre da imparare un po’ da tutti: ho appreso anche da un ragazzino durante un campionato italiano under 16 mentre facevo l’ispettore di sponda. Non si finisce mai di imparare! Neanche adesso che comunque mi sono preso tante soddisfazioni, smetto di imparare e di aggiornarmi.

D: Ora ti metto in sequenza i settori che hai affrontato giorno per giorno: potresti commentarli uno ad uno mettendo qualche informazione sulla strategia di pesca adottata in funzione nel settore e della tua posizione?

GIORNO 1
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Commento alla giornata 1: 

GIORNO 2
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Commento alla giornata 2: 

GIORNO 3
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Commento alla giornata 3: 

GIORNO 4
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Commento alla giornata 4: 

Entro domani pubblicherò i commenti di Emiliano sui settori delle quattro prove, e la risposta all’ultima domanda.


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PAOLO DEL PIANO – 5° assoluto

Ciao Paolo, sei uno dei top 5 del recentissimo campionato italiano individuale. Un’ultima manche che ti ha privato del podio, ma una serie di piazzamenti di tutto rispetto. Vorrei porti qualche domanda dato che penso che le tue risposte saranno per tutti molto interessanti, me compreso! Ecco le tue domande:

D: Per quale società gareggi, e in che anno hai iniziato l’attività agonistica?

R: Gareggio e sono presidente della asd Luna Rossa Napoli nata a gennaio del 2016 che ha come sponsor tecnico la Colmic ed il negozio Maddaluno Mare. Ho iniziato a gareggiare nel 1997 nella ssc Smals 

D: Non è la prima volta che raccogli piazzamenti di prestigio ad un campionato italiano: parlaci un po’ dei tuoi risultati e di questo Club Azzurro che stai per affrontare.

R: Dal 97 a oggi ho vinto 4 provinciali a Napoli un titolo italiano nel 2000 a Roccella Jonica nella specialità surf casting a box ed ho raggiunto 5 club Azzurro. Nel 2007 ho sfiorato il titolo italiano individuale di surf Casting, al termine dei 3 giorni di gara mi sono classificato ottavo.  Il club azzurro è sempre un esperienza magnifica in cui tutto può accadere e dove non sempre tutto va come si vorrebbe…. ma chi è garista lo sa: la pesca non è una scienza esatta.

D: A parte la componente autodidattica che risiede in ognuno di noi, c’è qualcuno in particolare che è stato per te un riferimento tecnico importante?

R: Gli anni in cui ho iniziato a gareggiare erano gli anni in cui i social nn c erano e si migliorava sperimentando riflettendo e mettendosi continuamente in gioco. Il mio riferimento tecnico sono stati tutti gli amici che in pesca mi hanno fornito spunti di riflessione fra questi ricordo e ringrazio Franco Menna Vincenzo Marano e Massimo Madonna. Oltre gli amici citati l’unico vero ed assoluto maestro è e sarà sempre il Mare… E’ lui che con i suoi capricci e la sua imprevedibilità mi insegna sempre qualcosa ricordandomi costantemente che c’è sempre da imparare.

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D: Ora ti metto in sequenza i settori che hai affrontato giorno per giorno: potresti commentarli uno ad uno mettendo qualche informazione sulla strategia di pesca adottata in funzione nel settore e della tua posizione?

GIORNO 1
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Commento alla giornata 1: La prima giornata di gara è stata un fulmine a ciel sereno. Campo di gara totalmente sconosciuto,  riva rettilinea leggermente rientrante ed una notevole quantità di poseidonia morta. Qualche ricciolo di onda mi indicò di provare nel sottoriva da 0 a 15 mt.  Qualche mormoretta e un paio di oratelle dopo circa 40 minuti mi fecero cambiare impostazione. Alle ore 21 e 30 passai quindi a sondare la fascia media fra i 60 e i 100 mt con un triamo simmetrico da 260 cm con braccioli da 130 cm per un diametro dello 0.14 armato con un piombo da 4 once. È iniziato il finimondo: in due ore 8 vaschette di esca rossa per più di 40 prede costituite tutte da mormore e tempi di attesa molto brevi mai superiori ai 5 / 7 minuti. 

GIORNO 2
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Commento alla giornata 2: la seconda giornata il picchetto non era dei più favorevoli a fine settore avevano gli scogli a circa 120 mt dinanzi a me nessun segno particolare… riva uniforme fondale chiuso ed onde omogenee… Mi preparo per una gara caratterizzata da pescetti rubacchiati qua e la ed apro un triamo asimmetrico di 260 cm dello 0.23 con braccioli dello 0.13 lunghi 160 30 100. Dopo 6 7 catture il sottoriva si ferma. Ciò mi porta ad applicare una mia regola ferrea, ovvero dopo 20 massimo 30 minuti senza prendere nulla si deve cambiare. Opto per un lancio sulla lunga distanza con un triamo simmetrico 3×80 con braccioli dello 0.17 di cui uno flotterato con i pop up Ma.Vi, del mio caro amico Vincenzo Marano, ed uno armato  con piccolo attrattore luminoso… ho letto bene… È la svolta… le catture di occhiate e di saraghi fasciati di taglia si susseguono fino al termine della gara.

GIORNO 3
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Commento alla giornata 3: Terza giornata mi becco il settore risultato nei giorni scorsi meno pescoso… Picchetto 3. Si parte nel sottoriva dopo 5 prede tecniche e svariate ricerche fatte da 0 a 120 mt con vari travi decido di puntare li dove nessuno osa… Biamo 0.60 con braccioli da 80cm dello 0.20 e piombo da 150 gr, bobina con pe, shock leader a coda di topo e ground ore 15… 1, 2,3 strike… mormora da 25… mi accorgo del colore sul quale c’è il pascolo… Precisamente il sesto della sequenza e decido di arrivarci con un triamo 3 x 80… dopo varie catture di mormore e saraghi lo strike della vita… mormora 32 mormora 28 mormora 27… le catture continuano fino alle 23e30… le ultime prede risulteranno fatte con minitrave e bracciolo dello 0.20 da 80 cm clippato… Dopo il primo assoluto della prima sera arriva un terzo assoluto…

GIORNO 4
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Commento alla giornata 4: quando il Diavolo ci mette la mano tutto è inutile. Quarta prova di nuovo picchetto tre… Ma il mare si sa,  non è mai uguale a se stesso:  guai a dare per scontato qualcosa. Nonostante la sera precedente resetto il cervello e inizio la mia costante ed incessante ricerca… va tutto storto… A destra e sx sporadiche catture su fasce diverse, dinanzi a me da 0 a 150 mt solo pescetti… Alla fine terminerò con circa 7 tipologie di travi utilizzati, dalla linea longa di 4 metri al biamo sulla lunghissima distanza… Come nel 2007 l’ultima gara mi è stata fatale… ma so di stare in pace con la coscienza… Di più non potevo… Nonostante 11 pezzi solo 5 a peso…

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D: Come ultima domanda vorrei che dessi qualche informazione sull’assetto che hai scelto per affrontare questo campionato italiano: per quali modelli di canne hai optato per la lunga, media e corta distanza, mulinelli, montature… insomma “sbottonati” il più possibile 😀 

R: La preparazione delle gare riflette la mia idea del mare, ovvero di essere di fronte ad un elemento imprevedibile sempre diverso e sempre pronto a sorprenderti insegnandoti qualcosa. Da tale convinzione deriva la mia cassetta dei travi e la preparazione della postazione di gara che imposto in modo da potermi adeguare  in un paio di minuti a qualsiasi situazione di pesca… In quest’ultimo campionato italiano ho utilizzato diverse canne dalla mitica Colmic Teknica pro per il sottoriva e la corta distanza, alla Yuki orata Trt per la media lunga distanza fino all ultima nata di casa Colmic, ovvero la Zero seven superior  twin tip, per la lunghissima distanza. Un ruolo fondamentale hanno avuto i fili caricati nei mulinelli: pe 0,05 per lunghissima distanza, nylon multicolor per media lunga distanza e colmic secol match 0.185 per sottoriva e corta distanza. Ami Colmic serie Nuclear abbinati a fluorocarbon Colmic Zayo mi hanno consentito catture di taglia con diametri ridottissimi. Per i piombi mi sono affidato ai C1bomb di Fonderia Roma, al Mig 21 del caro amico Gianni Gaudieri ed ai piombi superfluorescenti del caro amico siciliano Lorenzo conosciuto on-line come Lorenzo Il Restauratore. 

Ti ringrazio ancora per la disponibilità, e in bocca al lupo per l’imminente Club Azzurro a fine ottobre, valido per la qualificazione alla super sfida dalla quale nascerà la nazionale per il Sud Africa 2019 🙂


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