IL GRUPPO AGONISTICO

IL GRUPPO AGONISTICO: COME STABILIRE GLI ATLETI PIU’ IN FORMA IN UN CLUB

Quante volte avete sentito parlare di malumori dovuti alle scelte più o meno tecniche per stabilire chi dovesse partecipare ai campionati italiani per società? O ancora peggio, le avete vissute in diretta?

Il primo caso si può dire che praticamente l’ho vissuto ogni volta che ho fatto una trasferta per disputare un campionato italiano di Eccellenza o di Elite. Il secondo caso l’ho vissuto in diretta nel mio club, ma oramai sono problemi che fanno parte del passato.

La mia mania per i numeri e per le statistiche non poteva non escogitare un sistema che eliminasse la problematica con dei dati che fossero oggettivi, e quindi incontestabili: infatti, sono più di dieci anni che non si discute più, almeno per questi motivi 😀

In occasione della trasferta a Bibione (il cui report se volete potete leggerlo qua) quando mi sono trovato a parlare di una situazione del genere mi è balenata una intuizione: “perché non fare un articolo sul blog?”.

E così è stato! A questo gioco di numeri collegati ai risultati personali dovevo dare un nome, e “il gruppo agonistico” mi è sembrato il più adatto.

Cosa è il gruppo agonistico? E’ un sistema che “quantifica” l’attività di ogni iscritto ad un club con un punteggio che è direttamente proporzionale all’entità dei risultati ottenuti.

Una sorta di rendimento che considera gli ultimi 364 giorni di attività ed è quindi sempre aggiornato (ad esempio i risultati del mese di maggio sovrascrivono quelli di maggio dell’anno prima, ecc).

In pratica ho ideato un sistema che attribuisce dei punteggi fissi

–       un punteggio per ogni buon risultato di settore (primo, secondo o terzo)

–       un punteggio per ogni piazzamento nella classifica assoluta di manche e/o definitiva

–       un punteggio per le presenze ai vari eventi

–       un punteggio basato su una prestazione di lancio (misurata da terze persone di fiducia)

Ogni punteggio è RIGOROSAMENTE PROPORZIONATO all’entità dell’evento.

Ora vi spiego per bene il sistema che definisce il gruppo agonistico.


PUNTEGGIO PRESENZA – P.P.

Il gruppo agonistico prevede che ogni partecipazione ad un evento agonistico faccia acquisire un punteggio (P.P.) che è dimensionato in modo tale da evitare che qualcuno possa avere buone posizioni nella classifica di rendimento con le sole partecipazioni e senza risultati. La formula che assegna i Punti Presenza (P.P.) è la seguente:

P.P. = Partecipanti x 0,01 (x i trofei)

P.P. = Partecipanti x 0,02 (x i campionati provinciali)

L’unica distinzione che prevedo è volta ad incentivare la partecipazione ai campionati provinciali, con il punteggio presenza che viene considerato doppio (e quindi moltiplicando i partecipanti x 0,02).

Un incentivo anche per favorire la partecipazione di un atleta anche dopo che le prime prove sono andate male. Faccio qualche esempio perché i tipi di gare sono diversi e si potrebbero generare dei dubbi:


ESEMPIO DI PARTECIPAZIONE AD UN TROFEO INDIVIDUALE con 125 partecipanti

P.P.= 125 x 0,01 = 1,25


ESEMPIO DI PARTECIPAZIONE AD UN TROFEO A BOX CON 82 box partecipanti

P.P.= 82 x 0,01 = 0,82 punti per ogni componente del box


ESEMPIO DI PARTECIPAZIONE AD UNA PROVA DEL CAMPIONATO PROVINCIALE con 96 partecipanti

P.P.= 96 x 0,02 = 1,92


Ad incentivare ulteriormente la partecipazione agli eventi federali, a scapito di quelli non federali, nella società a cui appartengo le gare non federali non danno alcun tipo di punteggio. A voi la libertà di adottare questa restrizione oppure no.

EVENTI ESCLUSI per l’assegnazione dei punti presenza: campionati regionali, italiani, club azzurro, supersfide, campionati per società, campionati del mondo.

EVENTI CONSIDERATI per l’assegnazione dei punti presenza: trofei, campionati provinciali


PUNTEGGIO SETTORE – P.S.

Il gruppo agonistico prevede che ogni piazzamento nel settore dia diritto ad ulteriori punti, questa volta il valore diventa importante; come vedrete dagli esempi la formula prevede anche eventuali settori non da 10 concorrenti. La formula per l’attribuzione è questa:

P.S. = N. di persone che compongono il settore x 0,3 per ogni primo di settore

P.S. = N. di persone che compongono il settore x 0,2 per ogni secondo di settore

P.S. = N. di persone che compongono il settore x 0,1 per ogni terzo di settore

In questo modo chi vince un settore da 10 (cioè nella stragrande maggioranza dei casi) prende 3 punti, chi fa secondo ne prende 2 e chi fa terzo ne prende 1.

Però se dovessero capitare settori da 20 il primo di settore prenderebbe 6 punti, il secondo 4 punti, il terzo 2 punti il che è equilibrato dato che vincere un settore da 20 è sicuramente più difficile.

Nel particolarissimo caso dei settori da 20 prevedo l’assegnazione di punti anche per il 4° 5° e 6° di settore (raddoppiano i concorrenti, raddoppio le chance di acquisire punteggio): la formula è questa:

P.S. = 20 x 0,05 per il 4° di settore (valido solo nei settori con 20 concorrenti)

P.S. = 20 x 0,04 per il 5° di settore (valido solo nei settori con 20 concorrenti)

P.S. = 20 x 0,03 per il 6° di settore (valido solo nei settori con 20 concorrenti)

Mi raccomando: il 4° 5° e 6° di settore prendono punteggio SOLO NEI SETTORI FORMATI DA 20 PERSONE.

Le competizioni con formula rally non prevedendo alcun settore non danno alcun punteggio di settore, ma, come vedremo più avanti, lo daranno in caso di piazzamento nella classifica assoluta.

EVENTI ESCLUSI per l’assegnazione dei punti settore: nessuno

EVENTI CONSIDERATI per l’assegnazione dei punti settore: tutti


PUNTEGGIO ASSOLUTO – P.A.

Il gruppo agonistico prevede l’assegnazione di punti anche (e soprattutto direi) per i piazzamenti delle classifiche finali o di manche. Con questo sistema si comincia a dare una giusta proporzione all’entità di una vittoria o di un piazzamento (finale o di manche) ad un evento agonistico.

In che senso proporzione? Ho voluto trovare una formula che consentisse di distinguere chi vince un trofeo con 50 partecipanti da chi invece ne vince uno con 150 partecipanti (mi sembra giusto non credete?). Ecco come funziona:

1° assoluto => P.A. = Partecipanti x 0,10

2° assoluto => P.A. = Partecipanti x 0,08

3° assoluto => P.A. = Partecipanti x 0,06

In questo modo se date uno sguardo agli esempi riportati qua sotto vi rendete conto come i piazzamenti assoluti siano rigorosamente proporzionati al numero degli iscritti. Ecco qualche esempio:


ESEMPIO DI PODIO AD UN TROFEO INDIVIDUALE con 125 partecipanti

1° classificato => P.A.= 125 x 0,10 = 12,5

2° classificato => P.A.= 125 x 0,08 = 10,0

3° classificato => P.A.= 125 x 0,06 = 7,5


ESEMPIO DI PODIO AD UN TROFEO A BOX CON 82 box partecipanti

1° classificato => P.A.= 82 x 0,10 = 8,20

2° classificato => P.A.= 82 x 0,08 = 6,56

3° classificato => P.A.= 82 x 0,06 = 4,92


ESEMPIO DI PODIO AD UNA PROVA DEL CAMPIONATO PROVINCIALE con 96 partecipanti

1° classificato => P.A.= 96 x 0,10 = 9,60

2° classificato => P.A.= 96 x 0,08 = 7,68

3° classificato => P.A.= 96 x 0,06 = 5,76


IL CASO PARTICOLARE DEGLI EVENTI FORMATI DA PIU’ MANCHE

In questo particolare caso l’esempio più comune è quello del campionato provinciale. Come considerare questo evento formato da 4 o 5 mini eventi? Ebbene, si considerano proprio come se fossero eventi separati: vediamo un esempio.

CAMPIONATO PROVINCIALE CON 116 PARTECIPANTI SU 4 PROVE

Tizio ottiene nelle quattro prove le seguenti penalità: 1+2+5+1 e si classifica terzo assoluto.

Nella prima manche il 1° di settore frutta anche un 1° assoluto di manche, mentre nella quarta manche il primo di settore frutta un quinto assoluto di manche. Vediamo adesso che punteggi accumula (ricordatevi che nei provinciali si moltiplica x 0,02 e nei trofei x 0,01):

Punti presenza 1^ prova 116*0,02 = 2,32

Punti presenza 2^ prova 116*0,02 = 2,32

Punti presenza 3^ prova 116*0,02 = 2,32

Punti presenza 4^ prova 116*0,02 = 2,32           TOTALE Punti presenza = 9,28


Punti settore 1^ prova = 3,0

Punti settore 2^ prova = 2,0

Punti settore 1^ prova = nessuno

Punti settore 1^ prova = 3,0                                         TOTALE Punti settore = 8,00


Punti assoluto 1^ prova = 116 x 0,10 = 11,60

Punti assoluto 2^ prova = nessuno

Punti assoluto 3^ prova = nessuno

Punti assoluto 4^ prova = nessuno

Punti assoluto classifica finale = 116 x 0,06 = 6,96        TOTALE Punti assoluto = 18,56


TOTALE PUNTI ACQUISITI = 9,28 (P.P) + 8,00 (P.S.) + 18,56 (P.A.) = 35,84

Spero che questo esempio vi abbia chiarito le idee. Se doveste avere qualche dubbio potete utilizzare il form sotto l’articolo 😉

Ora vediamo l’ultimo caso particolare, ovvero quello delle gare con formula rally, che hanno una loro gestione autonoma.


PUNTEGGIO PREVISTO PER LE SOLE GARE CON FORMULA RALLY

1° assoluto => P.A. = BOX Partecipanti x 0,10

2° assoluto => P.A. = BOX Partecipanti x 0,08

3° assoluto => P.A. = BOX Partecipanti x 0,06

4° assoluto => P.A. = BOX Partecipanti x 0,04

5° assoluto => P.A. = BOX Partecipanti x 0,03

6° assoluto => P.A. = BOX Partecipanti x 0,02

Questo ampliamento sino al sesto assoluto è stato previsto per compensare il fatto che non ci sono punteggi attribuiti al piazzamento di settore.

In ogni caso la gara con formula rally nel mio sistema ha nel suo complessivo un riconoscimento minore rispetto alle gare a settori, in quanto reputo queste ultime superiori tecnicamente parlando.

Questa particolare previsione potete decidere se inserirla oppure no.

EVENTI ESCLUSI per l’assegnazione dei punti assoluti: nessuno

EVENTI CONSIDERATI per l’assegnazione dei punti assoluti: tutti


PUNTEGGIO LANCIO – P.L.

Il gruppo agonistico infine prevede l’assegnazione di punti anche il base alle proprie capacità di lancio.

Con questo ultimo tipo di punteggio ottenibile dalle proprie prestazioni si chiude finalmente il cerchio! Una valutazione globale che assegni un “peso” anche alle capacità di lancio di ogni individuo.

E guai se dovesse mancare! La difficoltà è stata solo nel trovare il giusto peso da attribuire per evitare che i punti presenza e i punti lancio fossero sufficienti a primeggiare in una classifica di rendimento dedicata a chi pesca e non a chi… partecipa e lancia ma non fa risultato 😉

Gli eventi a disposizione per poter acquisire il punteggio del lancio sono diversi:

  • Partecipando ad una competizione federale
  • Partecipando ad una prova collettiva del club, sempre su un campo misurato, e alla presenza di qualche membro del consiglio direttivo del club

Questo punteggio vale un anno, e non si somma con eventuali prove successive: può al limite essere aggiornato in positivo nel caso in cui la stessa persona in una prova successiva ottenga una misura migliore.

Ma tanto ora vi illustro anche qualche esempio così tutto appare più chiaro. Innanzitutto i punteggi vengono abbinati a degli scaglioni molto ristretti, in modo che anche l’assegnazione dei punti sia equilibrata.


P.L. = PUNTEGGIO LANCIO

Da 0 a 110 metri             0 punti

Da 110 a 120 metri         1 punto

Da 120 a 130 metri         2 punti

Da 130 a 140 metri         3 punti

Da 140 a 150 metri         4 punti

Da 150 a 160 metri         5 punti

Da 160 a 170 metri         6 punti

Da 170 a 180 metri         7 punti

Da 180 a 190 metri         8 punti

Da 190 a 200 metri         9 punti

Da 210 in poi               10 punti


La prova di lancio si può eseguire con tutti gli stili di lancio consentiti nelle normali gare di pesca, con piombo 150 grammi e 0,28 diametro in bobina. Questo vale PER TUTTE le prove a livello di club.

Per quanto riguarda le gare ufficiali di lancio tecnico, varranno solo i risultati per la categoria mulinello fisso + ground cast (il lancio pendolare può tornare utile giusto nei campionati del mondo, e quindi ben poco utili ai fini delle economie agonistiche di qualunque club.

Ora spieghiamo meglio come funziona la “durata” dei punteggi ottenuti dalle prove di lancio:

APRILE 2018= Tizio fa 181 metri e prende 8 punti che gli dureranno sino a tutto MARZO 2019

SETTEMBRE 2018= Tizio migliora la propria prestazione di aprile e fa 194 metri che gli valgono 9 punti. Siccome ne aveva già conteggiati 8, con questo aggiornamento quegli 8 punti diventano 9 (e non si sommano tra loro), e i 9 punti varranno sino a tutto il mese di AGOSTO 2019.

Nulla accade se qualcuno nelle prove di lancio successive ottiene meno metri rispetto alla prima prova.


LA CLASSIFICA FINALE

Il gruppo agonistico si può gestire con un foglio excel: si possono gestire questi punteggi in modo da ottenere una classifica che ogni mese venga aggiornata con i nuovi risultati.

Verranno infatti sommati tra loro i P.P. (i punteggi derivanti dalle presenze agli eventi), i P.S. (i punteggi ottenuti in base al proprio piazzamento nel settore), i P.A. (i punteggi ottenuti in base al piazzamento nella classifica assoluta di manche o finale, i P.L. (i punteggi ottenuti in base ai metri registrati nella prova di lancio).

Nella classifica finale l’aggiornamento mensile considererà sempre gli ultimi 12 mesi, per cui appena verranno inseriti i dati relativi al mese X dell’anno Y verranno eliminati i risultati del mese X dell’anno precedente.

In questo modo si avrà sempre l’idea di chi sta avendo il miglior rendimento.

LE SCELTE PER GLI EVENTI IMPORTANTI

Come funziona il gruppo agonistico? All’Hippocampus Club siamo organizzati così:

30 giorni prima dell’evento (ad esempio il campionato italiano per società Eccellenza), i primi tre della classifica avranno il diritto di partecipare all’evento. Qualora qualcuno dovesse rinunciare subentrerebbe chi segue nella classifica del gruppo agonistico.

Con questa ricetta sono riuscito ad eliminare un grave problema di discordia all’interno del club, tra l’altro garantendo il posto a chi effettivamente in quel momento si trova in un momento di forma “favorevole”.

Mi auguro proprio che questo sistema possa in qualche modo eliminare certe problematiche tipiche della vita del club 🙂


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6 Commenti

  1. Dany

    Ciao Robi,
    la quarantena fa male, sto riflettendo su questo argomento che come ben sai mi ha aiutato e permesso alla mia società di togliersi alcune soddisfazioni. 🙂
    Giusto per un confronto, mi pare che non venga considerata l’esperienza in valore assoluto, ma solo quella accumulata nei 365 giorni che anticipano la gara.
    Considerando anche le ultime modifiche che hanno portato da 3 a 4 i componenti del team per l’eccellenza, non pensi ci possa essere il “rischio” di mandare 4 atleti con relativa esperienza precludendo invece il bagaglio storico tecnico e la condivisione che possano fornire atleti che quelle situazioni possano averle già affrontate in precedenza, anche magari più volte?
    Sono d’accordissimo con te su ciò che hai scritto nell’articolo “L’agonismo italiano suddiviso in serie” ed in particolare al punto sulla salvaguardia dei garisti dotati di alte qualità, che debba esserci continuità appunto con questo scopo, senza rischiare di azzerare il bagaglio tecnico e di esperienza da un anno con l’altro. Della serie si sale con le scale e si scende con l’ascensore.

    E quindi, tornando a noi, mi vien da pensare però che l’unico modo per considerare la componente esperienza sia avere una sorta di memoria storica, che magari venga poi applicata nella scelta di un solo componente dei quattro.
    Per selezionare questo componente “esperto” si potrebbe applicare l’algoritmo attuale ma senza avere un arco temporale limitato o ampliandolo ai 3/4/5 anni? Oppure estendere l’algoritmo a tutte le partecipazioni agonistiche, non solo a trofei e provinciali.

    Te l’ho detto che la quarantena fa male, ma fa anche pensare…😅😅😅😅😅

    Rispondi
    1. Roberto Accardi (Autore Post)

      Ciao dany, le tue considerazioni le ho analizzate tanto tempo fa, tra l’altro a mio scapito. Ora ti spiego perché.
      Inserire la skill esperienza senza dubbio favorisce la squadra nell’immediato, ma se punti solo sulla meritocrazia (merce rara in Italia) favorisci la squadra per il futuro.
      Da esperto ti dico che nel mio club raramente sono sceso dalle prime posizioni, e ben sai quanta storia agonistica mondiale c’è all’Hippocampus Club. Se uno ha esperienza ed è in forma non ha problemi a stare in alto.
      Ampliando l’arco temporale a 3 o 4 anni penalizzi i nuovi iscritti in modo troppo pesante.
      Riservando un esperto (su 4 partecipanti) si trova un compromesso buono, senza dubbio, tanto che nel nostro club abbiamo fatto proprio così 🙂

      Grazie per lo spunto, parlare con te di queste cose è sempre un piacere

      Rispondi
  2. Daniele

    Roby…devo ringraziarti!

    Applicando il tuo sistema di gestione del gruppo agonistico e filtrando con i risultati ottenuti (nei nostri pochi anni di gare) negli specifici campi gara, mi hai aiutato a prendere delle decisioni importanti sulla composizione delle terne in società per le prove provinciali.

    il risultato è stato la vittoria per società del campionato provinciale 😅

    GRAZIE GRAZIE GRAZIEEE

    Sicuramente la fortuna ha aiutato, ma il fatto di applicare un ragionamento, seppur studiato, progettato da qualcun’altro, è fondamentale per evitare anche possibili polemiche, incomprensioni e inoltre da quel ragionamento se ne possono fare altri.

    ah e grazie anche per il tuo blog che ha permesso di fare un poco d’ordine nella nostra testa

    A presto

    Rispondi
    1. Roberto Accardi (Autore Post)

      Grazie Daniele,
      leggere questi “riscontri” mi fa immensamente piacere 🙂

      Rispondi
  3. giuseppe floris

    Ciao certamente hai una spiccata simpatia con i numeri ,io come sai con i numeri ci ho lavorato tutta la vita (ex bancario ) molto interessante comunque sopratutto la parte dedicata al tuo circolo !

    Rispondi
    1. Roberto Accardi (Autore Post)

      Grazie Giuseppe 🙂 diciamo che con questo sistema chiunque faccia risultati può essere considerato. Anche i più blasonati agonisti possono avere momenti poco felici, e se c’è qualcuno che ha un rendimento migliore è giusto che passi avanti 😉

      Rispondi

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