Avere una montatura già pronta con gli ami, e già legata e arrotolata su una ruzzola è una grande comodità per tutti i pescatori. Questo è uno dei motivi che mi ha spinto a scrivere un articolo su come avvolgere la montatura su una ruzzola.
Tra l’altro questo servizio è parallelo a quello che ho dedicato a due metodi di sistemazione delle scorte di ami, che se non avete letto vi consiglio vi consiglio di dargli uno sguardo (ecco il link del ring system e dell’hook system).
Dare un nome a questi sistemi serve solo per poterli identificare ed eventualmente linkare quando si affrontano discorsi analoghi o collegati: infatti per questo gli ho dato un nome e l’ho chiamato BRAK SYSTEM.
Non si tratta di una mia invenzione EH!!! 😀
Lungi da me attribuirmi meriti di cose che centinaia e centinaia di persone hanno inventato da prima che io nascessi 😉 Io racconto solo il mio modo di pescare dalla spiaggia 😉
Gli altri motivi che mi hanno portato a scrivere su questo argomento sono quelli legati ai problemi nello “srotolamento”… Infatti quanto volte abbiamo srotolato una montatura e gli ami ci hanno impedito, o rallentato, o addirittura per il nervosismo abbiamo buttato tutto da una parte e ne abbiamo presa un’altra?
Poi per i più “pignoli”, ci sono degli accorgimenti che eliminano quelle fastidiose memorie dovute all’arrotolamento sopra lo sgancio, o al moschettone per il piombo, così non saremo più costretti ad avvolgere la montatura al contrario per avere lo sgancio in cima.
Prima di tutto vediamo di cosa abbiamo bisogno, poi vediamo quali sono i risvolti positivi.

SCELTA DELLA RUZZOLA
Prima ancora di mostrarvi che modifiche apportare alla ruzzola, è bene che vi dia qualche indicazione sulla sua dimensione ottimale: eh si!
Perché se scegliamo un ruzzola dal diametro troppo piccolo rispetto alla lunghezza del trave, ogni accorgimento adottato sarà vanificato dall’effetto “molla” che si crea facendo fare troppi giri intorno alla ruzzola.
Per questo motivo prima di affrontare il tema di come avvolgere la montatura su una ruzzola bisogna fare una scelta sensata per quanto riguarda le sue dimensioni.
Ormai da parecchio tempo mi sono assestato su quelle da 7 cm di diametro: un buon compromesso che limita parecchio il c.d. “effetto molla”.
Bisogna però fare i conti anche con le dimensioni del contenitore delle ruzzole: non sempre riescono ad ospitare diametri così grandi, e ci troviamo costretti ad usarne di inferiori.
Una discreta attenzione va riservata anche alla loro altezza, soprattutto se siamo in possesso dei tackle box, o seat box, o cassoni, o chiamateli come vi pare; a volte per pochi millimetri perdiamo la possibilità di fare colonne da tre ruzzole, per cui ricordatevi di fare una scelta accurata anche in questo senso.

MODIFICA DELLA RUZZOLA
La prima cosa che faccio alla ruzzola prescelta è un foro fatto con il trapano, utilizzando una punta che sarà dimensionata all’ingombro dello sgancio per il piombo che utilizziamo.
Il foro sarà profondo circa tre centimetri, e sarà quindi in grado di ospitare lo sgancio, o la girella + sgancio, o moschettone + girella.
Una volta che avremo inserito la parte ingombrante all’interno del foro, lo spazio all’interno della ruzzola sarà a completa disposizione della nostra montatura, senza alcun corpo che ne possa imprimere alcuna memoria.
La parte finale della montatura, che sia un’asola o che si tratti di una girella, sarà comodamente bloccata su uno dei due bordi della ruzzola tramite uno spillo.
Dimensionare la punta del trapano in base all’ingombro dello sgancio per il piombo è utile per evitare che questi esca direttamente dalla ruzzola quando noi la svolgiamo.
Questo accorgimento l’ho adottato quando una volta ho sganciato lo spillo dalla girella, e mentre la attaccavo allo sgancio dello shock leader ho lasciato srotolare comodamente la montatura, e siccome lo sgancio per il piombo è uscito autonomamente per via del buco troppo grande, quando mi sono accorto che la ruzzola non era attaccata alla montatura, questa era già finita 100 metri al largo per via del vento 😀
In questo modo, invece, quando lasciamo cadere la ruzzola, la montatura si svolge e lo sgancio per il piombo rimane incastrato nella ruzzola, salvandola.
Ma se invece volessimo avvolgere la montatura già armata? Cioè con braccioli e ami attaccati? Ora vi spiego 🙂

IL BRAK SYSTEM
Questo soluzione è abbastanza banale, ma come tutte le cose che non si conoscono, sino a che uno lo lo legge da qualche parte, ne ignora l’esistenza.
La tecnica di avvolgimento consiste nell’andare a ritroso, in modo che quando stacchiamo lo spillo dalla ruzzola, la montatura si svolge e si ferma al primo amo (che corrisponde all’amo più alto); successivamente una volta staccato il primo amo dalla ruzzola, la montatura si fermerà al secondo amo, poi al terzo, poi allo sgancio del piombo.
Una comodità che ad oggi non è ancora stata battuta dal altri sistemi, e sino a quando non ne troverò uno migliore continuerò con questo 😛
L’unica difficoltà nell’avvolgere i braccioli a ritroso sta nel fatto che:
o abbiamo un punto vincolato che ferma l’asola o la girella in cima alla montatura, e quindi possiamo usare una mano per avvolgere la montatura e l’altra per tenere disteso il bracciolo con l’amo
oppure abbiamo una discreta manualità gestendo tutto con una mano
Ovviamente non poteva mancare un piccolo, breve, ma esplicativo tutorial che vale più di mille parole! Cliccate su questo link per vedere come fare.
C’è un piccolo trucchetto per evitare di avvolgere a ritroso tutti e tre gli ami, che si può applicare in tutte quelle montature che hanno l’amo alto collegato ad uno snodo vicino all’asola o alla girella capocorda:
l’ultimo amo potremo avvolgerlo nel senso con cui stiamo avvolgendo la montatura, e l’unica cosa che dovremmo ricordarci di fare è di distinguere quale sia l’unico amo che va in direzione opposta rispetto agli altri due: quello sarà il primo da svolgere, e in modo perfetto tutta la montatura si svolgerà sino all’amo successivo.
Un metodo, questo, che riduce a ZERO qualunque inconveniente, e senza dubbio una delle soluzioni più veloci che possano esistere (se non la più veloce).

CONCLUSIONI
Con una scelta adeguata del diametro della ruzzola, con il foro fatto con il trapano, e con l’avvolgimento della montatura a ritroso, riusciamo a ridurre i problemi legati alla memoria del nylon, a ridurre quelli dovuti ai grovigli accidentali, e ad essere più veloci ed organizzati nella preparazione.
Vi è piaciuto questo articolo? Il favore che vi chiedo è sempre lo stesso 🙂 Condividetelo utilizzando il tasto che trovare ad inizio e a fine articolo, in modo che possa arrivare all’attenzione di qualche altro pescatore che abbia il desiderio di documentarsi 😉
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Grazie mille per tutti i tuoi consigli, veramente molto utili, un saluto.
Buongiorno Campione sono un tuo estimatore mi piace il tuo essere meticoloso e mi rivedo nel tuo modo di fare. Vorrei porti una domanda… quale contenitore utilizzi x le ruzzole diametro 7 visto che le scatoline della trabucco possono ospitare fino ad un diametro di 6,5 cm ? Ti ringrazio anticipatamente per la risposta… sei un grande continua così!!!
Ciao Paolo, le ruzzole da 7 cm le inserisco negli scomparti del cassone. I Rig Box della Trabucco li sfrutto per conservare gli ami già pronti, e la ruzzola da 6,5 cm va benissimo 😉
Grazie per condividere continuamente il tuo sapere… Sei grande continua così
Buongiorno Roberto, per travi da 2.10 mt che diametro di ruzzola dovrei scegliere?
Ciao Giulio quello da 7 centimetri va benissimo 😉