Quante volte abbiamo recuperato la nostra montatura da pesca trovando uno o più braccioli aggrovigliati? In carriera credo che nessun pescatore sia stato esente da tale problema. Sapere come risolvere il problema dei grovigli è fondamentale affinché le nostre chance di cattura aumentino.
Benché abbia scritto già un articolo su come dimensionare un bracciolo, le domande che mi giungono riguardo questo annoso problema sono sempre tantissime. Questo mi ha portato a trattare l’argomento in modo che si raccolgano le parti essenziali già descritte in altri articoli, e a queste si aggiungano nuove informazioni sulla base delle vostre domande. In questo modo dovrei riuscire a centrare il bersaglio con più facilità!
Per sapere come risolvere il problema dei grovigli è fondamentale analizzare dapprima quali siano le cause. Una volta descritte, vi spiegherò che accorgimenti adottare per risolvere il problema.
Dovete sapere che quando il recupero col groviglio è frequente, le possibilità di cattura si riducono al minimo, in quanto le possibilità che l’esca non sia presentata in modo adeguato aumentano vistosamente.
Risolvere il problema del groviglio vuol dire iniziare a “pescare” pesci!
Ora andiamo a vedere quali sono le cause…
LE CAUSE DEI GROVIGLI
Per grandi linee possiamo racchiudere le cause in tre grandi famiglie.
RAPPORTO TRA LUNGHEZZA E DIAMETRO DEL BRACCIOLO SBAGLIATO
Questa problematica è senza dubbio una delle cause principali che perseguitano i pescatori con meno esperienza. Un bracciolo troppo lungo, o troppo sottile, possono creare il groviglio ma attenzione! In gioco ci sono anche la dimensione dell’esca, le condizioni meteo marine, e addirittura il posto in cui il nostro piombo cade!
SOLUZIONE
Come ho già avuto modo di spiegare nell’articolo come dimensionare un bracciolo, la soluzione al groviglio consiste nell’aumentare il diametro del bracciolo, senza però esagerare. A volte è più conveniente accorciarlo piuttosto che renderlo più grosso.
Ovviamente dipende dalla pescata che stiamo facendo. Per esempio se aumentiamo il diametro del bracciolo, il nodo sull’amo potrebbe diventare troppo ingombrante per l’esca che stiamo utilizzando, e potrebbe danneggiarla. In questo caso è meglio dare la precedenza ad un bracciolo più corto (è anche la soluzione più veloce).
Se invece partiamo da un bracciolo da 120 centimetri, e riscontrando più volte dei grovigli scegliamo di accorciarlo, stiamo attenti a non accorciare troppo! Piuttosto che arrivare a braccioletti da 50 centimetri è preferibile optare per l’aumento del diametro 😀
Spero che facendo questi due esempi in rappresentanza di due situazioni estreme sia riuscito a darvi una idea per la scelta del giusto compromesso lunghezza / diametro.
ESEMPIO DI SNODO REALIZZATO MALE

Altra causa di grovigli riguarda il mondo dello snodo. Sto parlando del gruppo formato da perlina girella perlina, ma anche perlina sfera perlina, e per qualunque altra soluzione noi adottiamo per collegare il bracciolo alla nostra montatura.
Il primo fattore che può creare il groviglio è il bloccaggio delle due perline troppo vicine alla girella (o sfera, e sgancio rapido, ecc). La girella deve poter ruotare intorno alla lenza madre, e se le perline la comprimono il groviglio è assicurato.

SOLUZIONE
Lo spazio tra le due perline su cui fare girare la girella lo consiglio sempre attorno ai 7/8 millimetri, al massimo un centimetro. In questo modo la girella o la sfera hanno tutta la libertà che serve. Attenzione però anche a non adottare un distanziamento eccessivo: anche questa situazione potrebbe aiutare la formazione dei grovigli!
MISURA ERRATA DELLA GIRELLA O DELLA SFERA
Ecco un altro colpevole dei nostri grovigli 😀
La ricerca della montatura più leggera possibile, dello snodo più piccolo possibile, la ricerca della perfezione, ci portano a volte ad utilizzare la girella più piccola possibile anche laddove la lenza madre richieda misure maggiori.
Una girella del 24 su una montatura dello 0,60 rischia di girare male, così come quando utilizziamo le sfere della Stonfo. Se già per inserire la lenza madre nella sfera abbiamo difficoltà, state tranquilli che da quello snodo nasceranno grovigli anche se la proporzione tra lunghezza e diametro è perfetta!
SOLUZIONE
In questo caso non posso dare esempi “oggettivi”, se non dirvi che quando scegliete la girella o la sfera da utilizzare per creare la vostra montatura, assicuratevi che la soluzione da voi scelta giri con estrema facilità attorno alla lenza madre.
Io solitamente faccio un piccolo test. Creo la collana perlina girella perlina, metto in tensione 40/50 centimetri di lenza madre con al centro il gruppo perlina girella perlina, pizzico la lenza madre come se stessi pizzicando la corda di una chitarra, e vedo con quanta facilità gira la girella!
A prescindere da tutto, credo che il vostro “occhio” alla fine sarà sufficiente a valutare che l’ampiezza dell’occhiello della girella o del foro della sfera siano sufficientemente grandi da ospitare la lenza madre: un giusto compromesso insomma 🙂
ATTENZIONE A DOVE LANCIATE
Ebbene si! Questa causa è la più sottovalutata, o addirittura “ignorata”.
Immaginiamo di essere in pesca con un mare formato: siamo davanti ad un canalone, per cui il fondale ci consente di esercitare l’azione di pesca con braccioli da 70 centimetri dello 0,30. Peschiamo per ore con lo stesso assetto senza problemi.
Ad un certo punto cambiamo fascia perché non stiamo pescando niente, ed ecco che recuperiamo costantemente grovigli. Che cosa è successo? Ve lo dico io, dato che ho imparato la lezione sulla mia stessa pelle 😀
SOLUZIONE
La proporzione tra lunghezza e diametro del bracciolo deve tenere conto anche “del punto in cui lanciamo”: se dal canalone passiamo alla secca, dove la turbolenza è nettamente più forte, i braccioli saranno necessariamente più corti e più spessi.
Per questo motivo vi invito sempre a fare attenzione a cosa avete davanti agli occhi. Quando davanti ad una mia canna trovo un bel canalone, e davanti al canalone ci sono zone con meno fondale, come ad esempio le secche, tengo sempre due montature davanti al picchetto: una con soluzione corta e spessa se devo lanciare dove c’è più turbolenza, e una un po’ più lunga se devo lavorare attorno ai bordi del canalone.
UNICO COMUNE DENOMINATORE
Finita la panoramica delle cause, e viste le soluzioni che possiamo adottare per risolvere il problema del groviglio, non so se avete notato che la causa principale dei grovigli… siamo noi stessi 😀
SEGUIMI SU
Ciao Roberto, tra le cause dei grovigli inserisci la troppa distanza tra le perline. Nei minitravi in acciaio, anche quelli della trabucco, le perline sono mobili quindi lo spazio è molto. Quindi questo spazio eccessivo non creai garbugli?
Ciao Mattia, meglio uno spazio abbondante che troppo stretto. Le cause dei grovigli sono spesso legate a ciò che è a valle dello snodo
grazie mille, ottimi suggerimenti…come sempre
Ciao Roberto, una domanda forse stupida: quando ci troviamo con un bracciolo che crea un nodo sul trave sicuramente siamo in presenza di un groviglio, ma se il bracciolo lo si recupera attorcigliato sul trave senza che ci sia un nodo, dobbiamo considerarlo garbuglio?
Grazie Roberto molto interessante ed istruttivo. Una domanda: se dovessi dar dei numeri, a mare calmo spiaggia bassa energia con leggera corrente laterale, trave tiriamo con braccioli 120 (trave 0,40) esca arenicola, che diametro useresti per i braccioli? Grazie Andrea Molin
Ciao Andrea!! Col mare così calmo partirei sicuramente con uno 0,16. Poi al primo recupero mi rendo subito conto se il diametro va aumentato oppure se va bene così 😉