COME ORGANIZZARE LA POSTAZIONE DI PESCA IN UNA GARA

Non avrei mai immaginato di riuscire a creare simili reazioni a catena pubblicando dei servizi dedicati al mondo delle gare di pesca! Ma si sa… da cosa nasce cosa, ed è principalmente questo il motivo per cui questa volta mi trovo a parlare di come organizzare la postazione di pesca in una gara.

Un suggerimento che potrà tornare utile a chi si sta avvicinando al mondo agonistico e non ha ancora idea di come organizzarsi, ma anche a chi si è già avvicinato da tempo e magari grazie a questo servizio gli viene qualche spunto per ottimizzarla ancora meglio.

Io stesso in oltre vent’anni di agonismo penso di aver cambiato disposizioni più volte, e ormai sono giunto ad una soluzione che è sufficientemente “elastica” da potersi adattare a tutti i tipi di porzione di spiaggia a noi assegnata.

Una cosa è certa: io ho bisogno di spazio, per cui le postazioni troppo piccole mi impediscono di lavorare al meglio, e questo è il principale motivo per cui non faccio le gare di acque interne 🙂

I 15 metri per le gare ad una canna o i 20 metri per quelle a due canne vanno più che bene.

Prima di parlare di disposizione degli accessori nella spiaggia vorrei ricordarvi ciò che ho già illustrato riguardo il posizionamento del concorrente all’interno della propria postazione, quindi se non lo avete ancora letto vi consiglio di dare prima una lettura a “come funziona una gara di pesca”.

Ora che abbiamo bene in mente che abbiamo uno spazio largo tra i 15 e i 20 metri compresi tra due paletti numerati, diamo uno sguardo a quali sono gli accessori che solitamente è necessario avere.


COSA SERVE IN UNA POSTAZIONE DI PESCA IN GARA

CANNE DA PESCA: QUANTE?

Suggerisco una scorta che vada dalle 4 alle 6 canne a seconda che si tratti di una gara a una o a due canne.

Nelle gare ad una canna solitamente porto una canna da beach (max 100 gr), due canne intermedie (canne in tre sezioni da 200 grammi di potenza in grado di gestire una zavorra sino a 125 grammi), e due canne pesanti (canne in due pezzi che gestiscono i piombi più pesanti e che mi consentono di affrontare le situazioni più difficili).

Il motivo delle canne “doppie” sta nel fatto che in caso di rottura del nylon in fase di lancio, o di rottura della canna, ho immediatamente a disposizione quella di riserva.

La canna da beach di riserva la considero solo nelle gare a due canne, perché se l’azione di pesca prevalente dovesse essere su una sola fascia, sono in grado di affrontarla con due canne dedicate anziché con una sola.

Personalmente la mia attuale configurazione di gara consiste in una Impera F1 Beach, una Supernova Beach, una Supernova GR Surf da 200 grammi, e una coppia di Cassiopea XCT 230 grammi per la gestione “dell’artiglieria pesante”.

Ma è una configurazione di massima perché può variare in funzione delle spiagge con più o meno arenile (allora agirò sulla lunghezza delle canne), in funzione delle condizioni meteo marine (in questo caso gestirò la scelta in base alla loro potenza), e in funzione delle novità del mercato (in questo caso opterò per quelle che mi daranno migliori prestazioni).


MULINELLI

Porteremo un mulinello per ogni canna che abbiamo nella sacca.

Gli abbinamenti che solitamente consiglio sono descritti in modo completo in questo articolo dedicato “Abbinare il mulinello alla canna“.

Esco dagli schemi tipici solo per la canna da beach, perché preferisco utilizzare un mulinello di taglia leggermente superiore per un miglior bilanciamento di una canna lunga 4,80/5,00 metri.

In questi casi reputo ottimale la taglia 5500 (ad esempio io utilizzo l’X-RIDE beach Trabucco o lo Xenial 5000).

Per le canne intermedie il Lancer XTR 6500 è perfetto. Un mulinello che ho voluto anche recensire da quanto mi è piaciuto (se vuoi leggere la recensione clicca qui).

Per le canne pesanti utilizzo il Lancer XTR 8000.

Ovviamente voi utilizzate i mulinelli che preferite o che già possedete, stando attenti solo alla taglia.

Voglio darvi anche un consiglio “ottimizzante” sui mulinelli: è sempre meglio avere mulinelli gemelli per ogni fascia di canne, quindi una coppia per le canne da beach, una per le canne intermedie, una per le canne pesanti. In questo modo potremo ottimizzare lo spazio occupato dalle bobine di riserva, che a questo punto potranno essere ridotte della metà!


REGGICANNA O TRIPODE

Nelle gare ad una canna c’è chi preferisce utilizzare il picchetto rispetto dal tripode, mentre nelle gare a due canne la maggioranza utilizza il tripode anche perché oltre ad avere la comodità di tenere entrambe le canne, ha anche quella di avere la possibilità di montarci una serbidora, una barra porta travi, e tanti altri accessori che possono consentirci di avere a portata di mano forbici, rotoli di nylon, filo elastico, ecc.
Io ad esempio raramente utilizzo il picchetto perché tendo a montare tutto sul tripode, evitando così di dovermi portare appresso anche il paletto della serbidora, e soprattutto perché le mie riserve di montature pronte le appendo alla barra porta terminali.


SERBIDORA

E’ un accessorio importantissimo perché ci consente di lavorare gli inneschi o di compiere qualunque altra operazione in piedi piuttosto che inchinato nella sabbia.

Può essere un accessorio indipendente (serbidora e paletto), oppure un accessorio del tripode (si monta direttamente sul tripode stesso così come nella foto).

Aggiungere che una soluzione esclude l’altra è superfluo ma preferisco scriverlo ugualmente: quindi evitate di portarvi la doppia serbidora perché alla fine il peso da portare in spiaggia diventa esagerato.


PORTA TRAVI

Anche questo accessorio non può mancare in una gara di pesca, in quanto ci consente di avere una scorta di montature pronte e di poter gestire grandi attività di pesce in modo più veloce.

A differenza del discorso fatto per la serbidora, un questo caso io preferisco avere una barra porta montature montata sul tripode, e uno stendi travi autonomo messo in un’altra posizione (poi vedremo quale).

Le montature che metto sulla barra che c’è davanti al tripode sono quelle pronte e innescate, mentre quelle per eventuali cambi di strategia di pesca li metto nel porta travi indipendente.


BOX

Ormai la necessità di avere un box nel quale mettere mulinelli, finali, ami, montature, e tutto ciò che necessita di avere una protezione dalle intemperie, è più che appurata.

Esistono talmente tante soluzioni nel mercato che non avrete difficoltà a trovarne una.

Quello che uso io è fuori commercio da parecchi anni, nel senso che non è più in produzione, ma non è escluso che a breve ne salti fuori uno nuovo… e molto ben organizzato!


SECCHIO (E OSSIGENATORE)

Con le gare che ormai si stanno allineando sulla base del catch and release la necessità di avere un contenitore nel quale ospitare i pesci in attesa che gli stessi vengano misurati è stabilita dal regolamento.

Mi spiego meglio: laddove esiste il catch and release, l’obbligo di avere un secchio è accompagnato anche dall’obbligo di avere un ossigenatore funzionante!

Per ottimizzare i bagagli, all’andata il secchio conterrà piombi e esche, mentre durante la gara sarà pieno di acqua per ospitare le prede, e a fine gara sarà svuotato e riutilizzato per tenere esche residue piombi e l’immondezza creata durante la competizione.

Gli accessori che ho descritto sono solo quelli che poi vanno disposti nella spiaggia, quindi ho tralasciato tutti quelli che invece sono tipici dell’azione di pesca in sé (saranno oggetto di un servizio dedicato).


Ora che per grandi linee sappiamo COSA dobbiamo disporre, possiamo vedere DOVE sistemarle.


PRECEDENZA

A cosa dobbiamo dare la precedenza per “assegnare” gli spazi ai vari accessori?

Solitamente io imposto tutto in base allo spazio dedicato al lancio (che sarà usato anche per l’azione di pesca nelle sue fasi successive) dato che ho a disposizione nel mio bagaglio tecnico il lancio ground cast, e che per la sua esecuzione è necessario un ampio spazio al fine di poter compiere tutta la rotazione.

Spazio che deve anche essere pulito e abbastanza pianeggiante! Per intenderci, in una spiaggia piena di ciottoli sarà meglio non optare per questo lancio, ma non perché sia impossibile praticarlo, ma per una questione di sicurezza.

Durante la rotazione, infatti, la lenza madre potrebbe incidersi e alla lunga potrebbe combinare qualche guaio!

In caso di lancio ground cast la posizione del tripode anziché essere al centro tra i due paletti numerati sarà un po’ più sbilanciato verso sinistra o verso destra a seconda che siamo mancini o destrorsi (preferisco consigliare di avere il tripode dalla parte opposta rispetto all’uscita del piombo).

Capita anche che una spiaggia possa avere una battigia con un degrado piccolissimo; in questo caso il nostro tripode potrà essere posizionato anche al centro tra i due picchetti numerati, e potremo utilizzare per lanciare lo spazio davanti allo stesso.

Una volta stabilito lo spazio che vogliamo dedicare alla fase di lancio, possiamo posizionare tutto il resto.

Vediamo gli spazio e le posizioni un po’ più nel dettaglio:


TRIPODE O REGGICANNA

Più l’azione di pesca sarà impostata sui primi metri, e più la postazione dovrà essere lontana dalla battigia (compatibilmente con ciò che la spiaggia ci offre come spazio!)

In generale mi metto a prescindere da tutto in una posizione che dista una decina di metri dalla linea della battigia.

SECCHIO

Il secchio (e l’ossigenatore) devono stare vicino alla zona di recupero, quindi sotto il tripode è la posizione perfetta per un immediato collocamento della preda appena catturata.

In caso di vento particolarmente forte il secchio potrà anche aiutare il nostro tripode ad aumentare la propria stabilità attaccandolo al gancio che ogni tripode possiede al centro delle tre gambe (in pratica funge anche da zavorra).


BOX

Il cassone con tutti gli accessori sarà dietro al tripode ad una distanza tale da rendere agevole lo sgancio della montatura appena recuperata.

Ora potrei fare una distinzione tra gara a due canne e gare ad una canna, nel senso che nel caso di gestione di due canne, il box sarà distante dal tripode quanto basta per consentire alla canna di sinistra un eventuale lancio strisciato da dietro la testa (immaginate se il box è troppo vicino al tripode, non abbiamo lo spazio per lanciare!).

Con una sola canna il problema non sussiste perché utilizzeremo sempre lo spazio destinato al lancio ground cast, che varrà anche per tutte le nostre successive azioni di pesca (lancio, recupero, ecc).


MONTATURE DI RISERVA INNESCATE

Queste suggerisco di tenerle sempre in una barra porta travi che monteremo davanti al tripode. Quando noi effettuiamo un recupero è sempre meglio avere DAVANTI la montatura da sostituire.

Ho visto tante persone perdere tempo ad andare su e giù per la postazione e perdere tempo ad appendere la vecchia montatura e prendere quella nuova… tempo che è meglio impiegare con le esche in mare!


MONTATURE DI RISERVA

Sto parlando di quelle non innescate, ma destinate ad eventuali cambi di strategia di pesca (da pesca a fonda a pesca a galla, oppure cambio di piombatura e quindi di canna, e così via).

Queste preferisco averle in un porta travi indipendente che collocherò nei pressi del box.


CANNE DI RISERVA

Poiché in pesca avremo una o due canne, le restanti dovranno essere pronte all’uso ovvero dotate di mulinello e con il monofilo già passato negli anelli.

In poche parole con l’aggancio di una montatura queste saranno pronte all’uso.

Il loro posizionamento sarà abbastanza defilato, in modo che non disturbino il nostro perimetro di azione di pesca prevalente.

Questo è lo spazio che viene creato per l’azione di pesca (lancio, recupero, ecc) dopo aver sistemato tutti gli accessori:

COME ORGANIZZARE LA POSTAZIONE DI PESCA IN UNA GARA lo spazio per il lancio
spazio a disposizione: non fatevi ingannare dalla prospettiva!

Ricordatevi che il posizionamento dei vari componenti non deve essere “tassativo”, nel senso che c’è chi ha bisogna di molto spazio, chi si adatta in spazi più stretti, quindi questo vuole solo essere un esempio che possa essere in grado di dare una spunto, o meglio, un punto di partenza per chi non sa da dove cominciare!

Parlare di come organizzare la postazione di pesca in gara non è niente altro che il trampolino per un altro articolo dedicato a come affrontare l’azione di pesca durante una gara.

Se poi volete proseguire, ho scritto anche un articolo su Quanta esca portare in una gara.

Se vi è piaciuto l’articolo, per favore condividetelo nella vostra bacheca grazie 🙂


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16 Commenti

  1. antonio

    ciao roberto volevo farti una domanda sull’organizzazione del cassone.
    io sono un garista, ho 14 anni e volevo sapere come ricavare spazio nel cassone per mettere bobbine e mulinelli.

    Rispondi
    1. Roberto Accardi Brakardi (Autore Post)

      Ciao Antonio, nel mio cassone ci sono mulinelli e bobine di ricambio, però non ho capito la tua domanda. Che cassone hai?

      Rispondi
  2. Marco

    Buonasera Roberto
    scrivo qui anche se l’articolo è dato ma mi sembra il più pertinente visto l’argomento trattato.Parlando di attrezzatura e materiali come si prepara una competizione di più giorni..tipo l’eccellenza o l’italiano?Ad esempio quanti travi bisogna avere?Ne sento di ogni e dovendo affrontare a breve l’eccellenza da inesperto onestamente mi sento perso.Grazie.

    Rispondi
    1. Roberto Accardi (Autore Post)

      Ciao Marco, tra gli articoli “in progress” ne ho proprio uno dedicato alla dotazione standard da avere per poter affrontare una gara di pesca in modo competitivo. Si tratta solo di aspettare, perché il tempo a disposizione è abbastanza ridotto 🙁

      Rispondi
  3. Vincenzo

    Ciao Roberto sull’Evo 3Pod uso il segnalatore di abboccata. Molti me lo hanno sconsigliato perché si possono perdere pesci ( mollano la mangiata ).
    Tu cosa ne pensi?

    Rispondi
    1. Roberto Accardi (Autore Post)

      Ciao Vincenzo, penso che il rischio di perdere l’allamata ci sia solo quando si verificano piombo leggero, lenza in bando, e cima della canna molto morbida. Se usi il segnalatore di abboccata e la montatura ha ad esempio un piombo da 125 grammi secondi me il rischio non lo corri.
      Se ti capita di vedere tirate di segnalatore senza prede aumenta il piombo ed eventualmente allunga i braccioli

      Rispondi
      1. Vincenzo

        Grazie Roberto.
        Effettivamente confermo che i cimini delle mie canne sono morbidi. Ho sempre pensato l’esatto contrario (…rido) che su pesce schizzinoso punte morbide
        Sabato mi è costata cara in gara ho perso un secchio di pesce

        Rispondi
        1. Roberto Accardi (Autore Post)

          azz… però sono esperienze che insegnano! L’importante è riuscire ad evitare che certe dinamiche si ripetano nel tempo se no vuol dire che gli accorgimenti adottati sono sbagliati 😉

          Rispondi
  4. Pasqualino

    Nel mulinello da beach che diametro usi?

    Rispondi
    1. Roberto Accardi (Autore Post)

      Ciao Pasqualino, solitamente ho una bobina con 0.25 diretto (senza shock leader), e una con 0.18 e shock conico 0.32 finale. Quest’ultima è sicuramente la soluzione che uso meno 😉

      Rispondi
      1. Pasqualino

        Il trave lo fai sempre con 0.25?

        Rispondi
        1. Roberto Accardi (Autore Post)

          si, i travi leggeri li faccio sempre con lo 0,25. E’ vero che lo shock leader conico finisce con uno o,32 però mi sembra il giusto prezzo per avere i vantaggi del conico 😉

          Rispondi
  5. Pasqualino

    Hai avuto modo di valutare il lancer xtr 6500 sulle canne intemedie? Io lo vorrei abbinare ad una athena 160

    Rispondi
    1. Roberto Accardi (Autore Post)

      Si sono quasi due mesi che sto utilizzando la taglia 6500 per le canne intermedie (anche con le 200 gr), e devo dire che l’abbinamento è molto meglio rispetto alla taglia 8000 😉

      Rispondi
      1. Pasqualino

        Grazie mille

        Rispondi
  6. sandro

    bell articolo e utile anche a chi non fa gare e vuole avere tutto a disposizione

    Rispondi

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