Consigli sulla scelta dei vari componenti in modo da dimensionare una montatura.
In passato ho avuto modo di scrivere sul dimensionamento del bracciolo in funzione dell’esca e delle condizioni meteo marine.
Questo argomento si è subito rivelato molto interessante tanto che sono stato portato a scrivere un articolo che, analogamente, desse una serie di consigli su come DIMENSIONARE UNA MONTATURA.
Come ben sapete gli elementi che costituiscono una montatura sono parecchi, e soprattutto chi ha meno esperienza nella pesca dalla spiaggia, o nel più impegnativo surfcasting, ha bisogno di qualche consiglio per evitare di effettuare scelte sbagliate.
Eh si! Sbagliare anche un solo parametro nel DIMENSIONARE UNA MONTATURA equivale a dire che dobbiamo distruggere e rifare tutto!!! Pensate ad un errore nella scelta girella, magari sottodimensionata, e che lavora male…
Prima di affrontare in profondità questo argomento, meglio specificare prima quali sono gli elementi sui quali occorre riflettere per DIMENSIONARE UNA MONTATURA.
LUNGHEZZA
DIAMETRO DEL TRAVE
SCELTA DEL SISTEMA DI AGGANCIO DEL PIOMBO
SCELTA DELLO SNODO E PERLINE
SCELTA DEL SISTEMA DI AGGANCIO ALLO SHOCK LEADER
Per ognuno di questi argomenti c’è tanto da parlare, e tanto da consigliare 😉
LUNGHEZZA DELLA MONTATURA
La scelta della lunghezza è fondamentale per poi dimensionare una montatura in tutti i suoi altri elementi.
Ciò che determina la sua lunghezza è senza dubbio la condizione meteo marina che vogliamo affrontare, anche perché sarà proprio il mare a stabilire la lunghezza (e il diametro) dei nostri braccioli, e la lunghezza dei braccioli a determinare quella della montatura.
A riguardo potete sempre contare su altri miei specifici articoli sulla azione di pesca a mare mosso, e sulla azione di pesca a mare calmo, in modo da avere alcuni concetti fondamentali più chiari.
Questo è il motivo per cui è sempre opportuno avere delle scorte di montature di diverso tipo in modo che possano ospitare in modo ottimale braccioli corti, intermedi, e lunghi.
In ogni caso una piccola regola matematica per determinare la lunghezza della montatura la possiamo ricavare proprio partendo da quella del bracciolo (B):
io ho standardizzato tre lunghezze di braccioli (max 50 centimetri per affrontare mare molto mosso o per fare più distanza; max 75 centimetri per una azione intermedia; max 120 centimetri per una azione di pesca col mare piatto), e con queste vi assicuro che ho perfettamente affrontato mari e oceani di mezzo mondo.
Da considerare anche la distanza tra lo sgancio del piombo e il primo snodo (D) solitamente circa 8/10 cm, e la distanza di sicurezza (S) tra uno snodo e l’altro che solitamente corrisponde a circa 5 centimetri e riduce la possibilità di groviglio tra un bracciolo e l’altro.
La lunghezza (L) della montatura sarà quindi:
L = D + 2*(B+S)
Immaginando, ad esempio, una montatura in grado di ospitare tre braccioli di max 120 cm, la formula funziona così:
L = 10 + 2*(120+5) = 260 cm
DIAMETRO DELLA MONTATURA
La scelta del diametro del trave è relazionata al piombo e al tipo di canna che intendiamo utilizzare.
Dimensionare una montatura significa evitare, ad esempio, che questa si spacchi durante l’esecuzione del lancio, per cui è bene tenere a mente che per certi diametri è impossibile sopportare certi piombi, così come dobbiamo stare attenti anche a non commettere l’errore contrario (cioè sovradimensionare).
Se utilizziamo prevalentemente canne da beach che gestiscono piombi sino a 90 grammi, possiamo tranquillamente stare nell’ordine dello 0,25 / 0,28.
Se invece usiamo prevalentemente canne intermedie (ad esempio una qualunque canna in tre sezioni con azione max 200 gr) che gestiscono piombi sino a 125/150 grammi il diametro sarà tra lo 0,37 e lo 0,40.
Ovviamente si parla di lanci in side e non di ground cast.
La gestione di canne più pesanti richiede ancora più attenzione perché avendo a che fare con piombi sino a 200 grammi è sempre meglio stare in prudenti margini di sicurezza:
0,50 per chi non dispone di lancio tecnico angolato;
0,60 per chi angola il piombo con canne in tre sezioni;
0,70 per chi è dotato di ottimo groundcast eseguito con canne in due sezioni.
SCELTA DELLO SGANCIO PER IL PIOMBO
Per agganciare il piombo alla montatura dobbiamo stare inizialmente attenti allo spessore del gancio dei nostri piombi: quante volte vi è capitato di prendere un piombo in mano, e di non poterlo agganciare alla montatura perché lo sgancio era troppo piccolo?
O come più di frequente accade, che il gancetto del piombo è troppo grosso?
Una volta che ci siamo assicurati di non avere piombi con lo spessore del gancetto troppo grosso, abbiamo diverse soluzioni; non posso elencarvele tutte perché nel mercato di sono tantissime soluzioni, ma posso darvi qualche indicazione di massima:
Sgancio con girella
Sgancio senza girella
Sulla base delle tante domande che mi arrivano tramite i soliti canali di comunicazione, mi sento di dover specificare perché tendenzialmente non uso mai la girella sulla sgancio per il piombo, in modo che poi sarà ognuno di voi a fare la propria scelta, autonomamente.
Secondo me la girella quando si trova in trazione (ad esempio quando recuperiamo il piombo) non scarica per niente, per cui la reputo un peso superfluo per la montatura.

Inoltre lo sgancio con la girella obbliga una copertura più voluminosa contro il groviglio con l’amo pescatore, a meno che non utilizziamo soluzioni simili alla Rolling swivel lead quick link.
Per quanto riguarda invece gli sganci rapidi senza girella le opzioni sono davvero tante, quindi l’unica raccomandazione che vi faccio è quella di stare attenti a non mettere sganci troppo leggeri con piombi troppo pesanti, perché con lanci angolati potrebbero aprirsi (ma chi ha grandi proprietà di lancio queste cose le sa già).
In tutti i casi bisogna sempre prevedere un pezzo di guaina che copra le sporgenze dello sgancio e riduca così le possibilità di groviglio dell’amo pescatore.
Parliamo di qualche misura così possiamo chiudere la panoramica per questo accessorio, e per l’occasione faccio riferimento a ciò che meglio conosco. Per me l’importante è che si comprenda il meccanismo di scelta, poi uno utilizzerà ciò che gli pare 😉

Tra le soluzioni senza girella la mia preferita è la Prosurf SS Powerclip, uno sgancio in acciaio già dotato di guaina protettiva trasparente, ed è disponibile in due misure:
la Small la uso per le montature sino allo 0,40 mentre la Large per quelle più pesanti.
Poi ci sono anche soluzioni di ogni dimensione e robustezza ma prive di guaina, per cui in quei casi dovremo prevederlo noi.
Tra le soluzioni con la girella prima vi ho parlato delle Rolling Swivel Lead Quick Link per il semplice fatto che lo sgancio è già inserito in uno degli occhielli della girella, e dobbiamo solo prevedere la guaina che ricopra lo sgancio.
La misura numero 10 è quella che preferisco per le montature sino allo 0,30, mentre la 6 è quella che utilizzo per le montature dal diametro intermedio, e la 2 per quelle pesanti.
SCELTA DELLO SNODO
Un argomento del genere l’ho già trattato in questo articolo che vi invito a leggere successivamente questo, però qui parliamo di dimensionare una montatura, quindi anche di dimensionare le girelle, o le sfere, o gli sganci rapidi.
Nel caso delle girelle, prima di darvi riferimenti sulla misura delle stesse voglio fare un ragionamento di base che vi aiuti nella scelta, anche perché a seconda della casa produttrice a parità di misura non sempre le dimensioni effettive sono uguali.
Punterò quindi sul ragionamento: la tendenza all’uso della girella più piccola possibile deve essere contrastata alla grandezza del suo occhiello rispetto al diametro della montatura che abbiamo scelto. Come mai?
Perché il compito principale della girella è quello di scaricare la rotazione del bracciolo lungo l’asse della montatura, e se l’occhiello della girella non dovesse risultare sufficientemente ampio ai fini dello scarico, avremmo a che fare con perenni grovigli.
Tanto per fare un esempio, una girella del 24 standard potrà risultare ottimale per le montature leggere, e per quelle intermedie, ma assolutamente inidonea su quelle pesanti: magari riusciamo anche ad inserirla, ma vi assicuro che il rischio di groviglio è dietro l’angolo, e utilizzare una girella del 22 o del 20 non comporta alcuna compromissione sull’assetto pesca, anzi… lo scarico intorno al trave sarà sicuramente migliore!
Nel caso doveste optare per la sfera, le indicazioni nel retro delle confezioni danno già ampia idea del massimo diametro utilizzabile per ciascuna misura, quindi in questo caso opteremo sicuramente per la più piccola disponibile per quel diametro.

Nel caso delle girelle con micro sgancio, come ad esempio le Fast Link Swivels, avendo l’occhiello a diamante, dovremmo fare maggiore attenzione nella loro scelta.
Per montature sino allo 0,30 potremo utilizzare la misura del 24, sino ad arrivare alla misura del 18 per quelle che personalmente utilizzo per la gestione dei super piombi sino a 210 grammi.
L’importante è che abbiate capito cosa determina la scelta della dimensione della girella, o dello snodo in generale. Poi esistono altre specifiche situazioni che fanno optare per la sfera piuttosto che per la girella, ma qui stiamo parlando di differenze tra azione pesca a fondo e azione di pesca a galla, che vi invito a leggere se non lo avete già fatto.

Infine pongo l’attenzione anche sulla scelta delle perline che bloccano la girella o la sfera o lo sgancio rapido:
se proprio non volete ricorrere alle comode perline calibrate come le Prosurf Glass beads transparent, scegliete quelle perline per le quali la casa che le vende indica il diametro interno, in modo da poter scegliere la misura che più si avvicina a quella del diametro scelto per realizzare la montatura.
SCELTA DELL’AGGANCIO PER LO SHOCK LEADER
Ultima scelta strategica per rendere una montatura equilibrata è la parte alta della stessa, nella parte che utilizziamo per connetterla allo shock leader. In questo caso le soluzioni sono prevalentemente due:
Asola perfetta (perfection loop)
Girella
Nel primo caso abbiamo una soluzione ottimale per la pesca a galla, e in generale utile per rendere più leggero il sistema pescante.
In questo caso non c’è niente da dimensionare, ma solo da raccomandare il suo utilizzo con lanci standard tipo il side.
Per le montature che utilizzeremo per fare lanci angolati o in ground cast preferisco sempre mettere una girella, anche sovradimensionata, ma che mi rende sicuro durante l’esecuzione del lancio.
Tanto per rendere l’idea per le mie montature dello 0,70 con le quali con potenti ground cast eseguiti con la Cassiopea XCM di 230 grammi di potenza, la girella che utilizzo è la numero 5 della SS Power Swivel che tiene 225 libbre (pari a poco più di 100 kg).
Lasciando stare i miei esagerati parametri di sicurezza, se parliamo di girelle di qualità come ad esempio le Rolling Round X-pattern, e sempre contando sull’utilizzo dell’asola perfetta sino alle montature dello 0,40, per gli amanti della girella suggerisco la misura del 10/12 per montature intorno allo 0,40, dell’8 per lo 0,50, e del 4 per quelle pesanti.
ATTENZIONE che in tutti i casi in cui si utilizza la girella come sistema di connessione tra la montatura e lo shock leader, bisogna fare una adeguata scelta anche dello sgancio che metteremo sullo shock leader!
Uno sgancio troppo grosso potrebbe rendere difficoltoso il suo inserimento nell’occhiello della girella della montatura 😉
Si conclude qui la serie di nozioni che spero vi saranno utili per meglio dimensionare una montatura da pesca, e non vado oltre perché se no rischierei di sovrapporre argomenti che ho già trattato in altri articoli. Vi consiglio infatti di andare a leggervi gli articoli che vi ho linkato in precedenza in quanto molto connessi a questo argomento.
Mi auguro che anche questo pezzo sia risultato di vostro interesse, e come sempre vi chiedo di condividerlo in modo da dare migliore diffusione nel web.
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Complimenti x l’articolo.
Una domanda, se uso l’asola perfetta è meglio usare una girella con moschettone o uno sgancio rapido sullo shok? Grazie
Ciao Matteo, sullo shock io monto direttamente uno sgancio rapido perché nella girella che scarica quando è in trazione non credo affatto ^_^ Per caso hai letto questo articolo proprio relativo a questo argomento?
Salve Roberto, vorrei porti un quesito, posseggo una Shimano Venegance Surf 4.20/200gr telescopica
Sto procedendo ad imbobinare un mulinello 4500 con filo 0.22 e S.L. Conico 0.18-0.50
La Montatura che ho previsto è un trave 0,40 da 160 cm
con piombo da 150 gr.
In termini di DISTANZA-CARICO ROTTURA DEL PIOMBO
Ti appare un ottimo compromesso?
Lancio prevalentemente in above.
Salve Roberto, vorrei porti un quesito, posseggo una Shimano Venegance Surf 4.20/200gr telescopica
Sto procedendo ad imbobinare un mulinello 4500 con filo 0.22 e S.L. 0.18-0.50
La Montatura che ho previsto è un trave 0,40 da 160 cm
con piombo da 150 gr.
In termini di DISTANZA-CARICO ROTTURA DEL PIOMBO
Ti appare un ottimo compromesso? o azzardato?
Lancio prevalentemente in above.
Salve Roberto, vorrei porti un quesito, posseggo una Shimano Venegance Surf 4.20/200gr telescopica
Sto procedendo ad imbobinare un mulinello 4500 con filo 0.22 e S.L. 0.18-0.50
La Montatura che ho previsto è un trave 0,40 da 160 cm
con piombo da 150 gr.
In termini di DISTANZA-CARICO ROTTURA DEL PIOMBO
Ti appare un ottimo compromesso?
Lancio prevalentemente in above.
Ciao Roberto, vorrei porti un quesito, ho una telescopica Shimano Venegance 4.20/200gr.
sto procedendo ad imbobinare un mulinello 4500, la mia intenzione è quella di “montare” un 0.22 in bobina, con S.L. 0.18-0.50.
In termini di DISTANZA – PORTATA PIOMBO ( trave 0,40, PIOMBO 125/150) ti appare un buon compromesso ?
Da considerare che lancio quasi sempre in above.
Grazie Roberto.
Ciao Davide, è un buon compromesso, e posso suggerirti di mettere uno shock leader conico dello 0,40, dato che poi userai montature dello stesso diametro. Tanto su una telescopica quelle grammature sono abbondantemente sopportate da un buon 0,40 😉
Salve Roberto, intanto grazie di pubblicare indicazioni come queste del post, che per me alle prime armi, sono manna calata dal cielo, l’unica cosa chiara che ho è che il Surf casting è un universo…..
Voglio porti una domanda, nella trave è possibile congiungere i braccioli con un nodo, a discapito degli snodi a girella? Così da evitare interruzioni e nodi nel trave che potrebbero indebolire la montatura, oltre al fatto che elimino ferraglia dando più naturalezza nella presentazione dell’esca.
Grazie mille per la risposta che vorrai darmi.
Ciao Davide, certo che i braccioli si possono legare direttamente sulla lenza madre, ma sarebbero privi di scarico della torsione attorno al trave e avresti grovigli già dal secondo lancio in poi. E si sa che groviglio = mancounpescepigliio 😀
Ciao Roberto, per quanto riguarda le dimensioni delle montature, come si puo capire se abbiamo scelto il giusto filo abinato al piombo? si può stabilire o calcolare? noti i carichi di rottura del filo, ti ringrazio anticipatamente
by supporter
Ciao Ivano, considera che io i carichi di rottura neanche li guardo nei fili 😀
I diametri che indico nell’articolo sono ricavati dalla mia esperienza in mare. Ho sempre cercato il diametro più sottile possibile che reggesse il mio lancio abituale, e come “segnale!” di allarme avevo la rottura della montatura 🙂
Tanto che, per esempio, con i travi intermedi nell’arco di dieci anni sono passato dal 45 al 35, per poi salire al 40 e, infine, assestarmi sul 37: questo diametro per gestire sino a 150 gr in side.
Quindi, tornando alla tua domanda, quando capisci che il filo non fa bene? quando lanci e il filo esplode: a questo punto devi salire al diametro successivo. Nel giro di qualche anno troverai il giusto equilibrio in base al tuo lancio e soprattutto alle tue canne.
Ho analizzato bene quelle che sono i concetti, che credo di aver capito, la domanda è: C’è relazione tra dimensione del trave, tecnica di lancio e presentazione dell’esca? credo che a pari distanza se si riesce a gestire un trave, di dimensioni DIAMETRO ridotte con pari zavorra, si avrà di conseguenza una migliore presentazione dell’esca Giusto? e quindi in gara otterrò molte più opportunità rispetto alla concorrenza 😉
come sempre ti ringrazio anticipatamente
grande Roberto grazie mille per i tuoi consigli
ciao Ivano
by Supporter
Ciao Ivano, bellissima domanda! La presentazione dell’esca riguarda più l’esecuzione del lancio, l’equilibrio scelto tra lunghezza e diametro del bracciolo e… non ultimo per importanza, l’abilità nella fase dell’innesco. Il diametro della montatura influisce in altre situazioni, ma non nella presentazione dell’esca a mio avviso
Buongiorno Roberto, avendo accuratamente letto il tuo post sulla dimensionatura dei travi, e mettendola in atto, mi sono fatto una domanda, ma secondo te gli snodi dei braccioli se legati, piuttosto che con girella, non conferisce più resistenza al trave? Piuttosto che creare interruzioni e nodi per inserire gli snodi a girella?
Grazie caro per la risposta che vorrai darmi…sei sempre il top
Ciao Davide, non capisco di quali interruzioni parli. In ogni caso i nodi aggiunti non intaccano il carico di rottura della lenza madre, mentre i nodi fatti con la lenza madre ovviamente si, ma raramente chi fa lanci normali riesce a rompere un trave ben dimensionato. Ad esempio io se dovessi tirare in ground cast certamente bloccherei le girelle con dei nodi aggiunti e non certo con nodi fatti con la lenza madre 😉
Ciao roberto volevo chiederti , per preparare travi il fluorocarbon incollato per affrontare una gara lo consigli o rischio che le perline si scollano. Grazie anticipatamente
Ciao Nico, io da quando ho imparato a incollare, non mi si scolla più niente! infatti i miei travi da gara sono tutti incollati 😉
Ciao Roberto!
Articolo interessantissimo che mi ha fatto sorgere alcuni dubbi. Dispongo di due canne intermedie da 180 gr che utilizzo sia a beach che a “surf” con mare non troppo mosso (so che non è propriamente corretto) imbobinate con uno 0.23 e shock leader 0.24 -> 0.57. Siccome utilizzo piombi che vanno da 100gr a 150gr il diametro del trave dovrebbe essere dello 0.40, a questo punto sarebbe il caso che riducessi anche il diametro dello shock leader oppure non ci sono “controindicazioni” ad utilizzarlo più spesso ?
Grazie mille
Dimenticavo…Buon inizio anno! 🙂
Sam
Ciao Sam, usare uno shock dello 0,40 offrirebbe sicuramente meno peso e ingombro durante la fase di lancio, e anche una volta dentro l’acqua. Te ne accorgeresti maggiormente con forte vento laterale o con grande corrente, ma a prescindere da tutto, non ti costa niente avere lo shock leader dello stesso diametro della montatura 😉
Ciao Roberto se vorrei fare un trave per pesca intermedia con uno 0,40 e voglio mettere 2 braccioli da 1 metro il trave dovrà essere di 1,10 cm giusto? Io in genere pesco in spiaggie profonde e grazie ai tuoi articoli mi stavo Standardizzando i travi in diversi diametri e lunghezze in Modo da poter affrontare diverse situazioni. Secondo te 1,10 cm di trave che può ospitare 2 braccioli da 1 Metro è piccolo? Grazie mille
Ciao Michael, un metro e dieci tra i due snodi vanno bene per due braccioli da un metro. Io aggiungerei solo altri 6 o 7 centimetri tra lo snodo pescatore e lo sgancio che ospita il piombo. Il trave così diventerebbe 1 metro e 16 appena appena più lungo ma con un amo pescatore che secondo me lavora meglio
buon giorno ho letto articolo per la lunghezza del trave, supponendo che braccioli da 70 cm ,la distanza di sicurezza tra un bracciolo e l’altro è 5 cm e la distanza tra il 1 snodo e il sgancio del piombo è 10 nella formula è D mi dice il risultato che il trave risulta lungo solo 160cm , forse ho sbagliato qualcosa. in matematica sono un pò arrugginito.
70+5+70+5+10= 160 è giusto:)
Nella formula, il 2 cosa rappresenta?
il numero di spazi che esistono fra tre snodi 🙂
Buongiorno e auguri per il 2020. Ti volevo rivolgere una domanda per i travi: i travi fatti da te non sono incollati ma sono fatti con il nodo, puoi per favore spiegarmi che tipo di nodo e filo usi? Grazie
Puoi guardare direttamente questo tutorial 😉
https://youtu.be/ZwgVWIFOl1o
Ciao Roby . Ascolta se la girella nel trave non la metti ne’ nel piombo ne’ al posto dell’asola ..la menti nello sgancio rapido dello shock leader??
Ciao Benny, non la metto neanche nello sgancio dello shock. Anzi, proprio li cerco di rimanere il più leggero possibile con sganci resistenti ma minuti
Roby i travi senza girella e moschettone come attacco del piombo vanno bene anche a mare mosso?
Ciao Mattia, anche con il mare mosso non uso girelle sul moschettone per il piombo, perché tanto non scaricherebbero niente, e in questi secoli di mare mosso non ho mai avuto problemi 😉
Secondo te il diametro del bracciolo incide davvero sulle catture? Uno 0.18 é meno visibile di uno 0.25 da un pesce o sono solo nostre suggestioni?
Il diametro del bracciolo nella pesca diurna incide parecchio, e questo te lo posso dire sulla base di esperienze personali. Il discorso cambia in quella notturna. In ogni caso un diametro sottile aiuta sicuramente ad una presentazione dell’esca più naturale, e credo che questo sialaspetto fondamentale da tenere a mente 😉
Tu in genere a mare calmo con bibi o americano che diametro usi?
beh… se il rischio è quello dell’orata di taglia raramente scendo sotto lo 0,28 con limare mosso, e sotto lo 0,25 con il mare piatto
Robi ma il diametro del bracciolo é davvero visibile dai pesci? Uno 0.25 rispetto allo 0.18 lo vedono di piú o é solo una nostra suggestione?
Io non credo che i pescivedano o si accorgano del filo.Una volta feci un test con sue mormore di piccola taglia in una vascao ossigenata, mangiavsno l’esca posta senza amo su due da 0,23 e 0,30 naylon. Io credo che influisca più il fattore voglia di mangiare o meno
Interessante test, però in un acquario i pesci sono abituati al cibo che cade dall’alto, quindi non so quanto potrebbe essere attendibile. Il diametro sicuramente influisce sulla “presentazione” dell’esca, quindi in particolari situazioni fa sicuramente la differenza, come ad esempio nella pesca a galla, o comunque in diurna. Se poi si parla di pesca in notturna questo concetto viene un po’ meno. Non potendo fare discorsi generali, visto che la pesca ha svariate variabili tutte importanti, l’unica cosa di “generale” che posso dire è che se la differenza di diametri del bracciolo influisce sulla presentazione dell’esca, allora il diametro inferiore è in grado di fare la differenza. Diversamente a mio avviso no.
Potresti spiegarmi meglio cosa intendi con la frase “Inoltre lo sgancio con la girella obbliga una copertura più voluminosa contro il groviglio con l’amo pescatore, a meno che non utilizziamo soluzioni simili alla Rolling swivel lead quick link.”?
Non mi è chiaro se questo sgancio sia più “accettabile” della girella ed eventualmente la ragione.
Grazie 🙂
Ciao Roberto,
se non interpreto male il 2 nella formula può leggersi come N-1, essendo N il numero dei braccioli. È corretto?
Grazie e complimenti per il tuo lavoro di divulgazione.
Emiliano
si Emiliano, puoi sostituire n-1 al 2, ma non ho voluto “appesantire” la formula con troppe variabili 😛
Eheheh perfetto grazie!
L’assenza di girella sullo sgancio del piombo non può creare problemi di grovigli considerato che se il trave inizia con un asola non c’é un punto che scarica le torsioni?
Una girella in trazione che sia in grado di scaricare la torsione al momento non l’ho mai vista neanche nei film di fantascienza 🙂 ecco perché secondo me averle o non averle è la stessa cosa. Le girelle scaricano giusto quando non sono in trazione, quindi quando sono ferme in acqua e filo in bando, oppure quando sono fuori dall’acqua. Per questi motivi al momento preferisco montature leggere e dove posso eliminare “ferramenta” la elimino 🙂
Salve ottimo ed importantissimo articolo basilare per la pesca dimensionare la montatura credo sia la cosa piu’ importante .come hai giustamente scritto e’ con quella che si pesca ovviamente salutoni e buona estate e perche no ..ottima pesca !!
Ciao Giuseppe, sempre presente 🙂
Cia Roberto se non ho capito male il tuo come sempre ottimo articolo è possibile costruire travi di diametro 0.30/0.40 (lancio side) senza l’utilizzo di alcuna Fiorella né in cima né in fondo al trave.
Italo Del Sarto.
Ciao Italo, si senza dubbio 🙂